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57 canali e niente da vedere: White Lotus 3, The Bondsman e Reacher 3

Torna l’appuntamento dal titolo Springsteeniano con le ultime serie viste di recente, non perdiamo altro tempo e cominciamo subito, come al solito, musica!

White Lotus
Stagione:
3 (2025)
Dove la trovate: Sky Atlantic

Devo ammetterlo, ero un po’ in rotta con la serie creata da Mike White, che al momento si era assestata su due stagioni piene di bellissime e bravissime attrici, spesso in costume da bagno, e un tema musicale oltre il martellante, vi giuro che a distanza di tempo lo sento ancora trivellarmi il cranio (storia vera).

La terza stagione porta tutti in Thailandia, papà Jason Isaacs e mamma Parker Posey sono con la famiglia in cerca di relax, anche se papà ha per le mani un’accusa di truffa che gli è appena esplosa per le mani, da gestire telefonicamente dopo aver promesso alla famiglia di usare il cellulare il meno possibile, questo spiega anche perché questa sottotrama sull’avidità, veda Isaacs sparire sempre di più nel minutaggio diventano sempre meno centrale nella storia.

La coppia più stramba e dentuta del mondo.

Tra gli altri personaggi una rediviva Michelle Monaghan, impegnata a sfoggiare il lavoro (ben fatto) dal suo chirurgo estetico ed il vostro amichevole Cassidy di quartiere, che va in dissonanza cognitiva ogni volta che Patrick Schwarzenegger sorride, ok, niente diastema per lui, ma tra denti e fronte aggrottata, sembra di vedere un deepfake si papà Arnold sul corpo di un ragazzo più giovane.

I migliori in campo, la stranissima coppia dai dentoni di Walton Goggins e dai dentoni di Aimee Lou Wood, sembrano padre e figlia, eppure sono i due a cui ci si affeziona di più, peccato per il finale in crescendo certo, in cui però i personaggi gettano via tutto per una stagione che ho seguito con ben più attenzione e coinvolgimento della seconda, il fatto che Mike White abbia volutamente ridotto il martellare della colonna sonora, è stato per me un gran miglioramento.

Commento in breve: almeno questa volta non avrò quella dannata musichina in testa.
Chi ne ha scritto meglio di me: andate in vacanza da Lisa!

The Bondsman
Stagione:
1 (2025)
Dove la trovate: Amazon Prime Video

Un cacciatore di taglie fatto a forma di Kevin Bacon viene ucciso nei primi minuti del primo episodio, ma non muore davvero, torna dall’inferno dopo aver fatto un patto, per restare vivo e sulla Terra, dovrà uccidere un demone ad episodio fuggito da laggiù… BOOM!

Una trama da telefilm degli anni ’90, con il mostro del giorno ad ogni nuova puntata, un protagonista sempre gagliardo e tosto come Gavino Pancetta, la promessa di molte motoseghe, cosa potrebbe andare storto? Non lo so, so solo che questa serie riesce a menare il can per l’aia riducendo tutto a fin troppo bla bla bla, volete il commento al volo della lapidaria Wing-woman: «Sembra quello che guardavi tu, Ash vs. Evil Dead ma fatta mille volte peggio». Insomma, delusione incredibile e aspettative tradite.

Come avete fatto a sbagliare una serie così?

Considerando che ogni tanto si torna a parlare della mai realizzata serie su Tremors con Gavino Pancetta, spero che questo sicario dall’inferno, che poteva essere figo come il Ghost fumettistico della Marvel ma invece nulla, sia almeno di buon auspicio per il ritorno di Val McKee.

Commento in breve: Kevin Bacon perfetto Danny Ketch, ora però vogliamo McKee!
Chi ne ha scritto meglio di me: se lo avete fatto, manifestatevi, sarà un piacere aggiungervi qui.

Reacher
Stagione:
3 (2025)
Dove la trovate: Amazon Prime Video

Altro giro, altra corsa, il personaggio di Lee Child continua a fare brutto su Prime Video, questa volta il romanzo scelto per essere adattato è “La vittima designata” del 2004 e devo dire che se le prima due stagioni della serie procedevano a gonfie vele, qui un po’ di fatica si fa sentire.

Non tanto per Alan Ritchson, lui è sempre gagliardo e tosto e convinto come solo chi sa di stare interpretando il personaggio della vita può essere, il resto del cast selezionato per questa terza stagione non è al pari livello, e mi dispiace dirlo, visto che siamo quasi omonimi, ma la Susan Duffy impersonata da Sonya Cassidy sembra precipitata qui da un’altra serie.

«Cassidy eh? Ti immaginavo diverso»

Inoltre, sto recuperando pian pianino di romanzi di Lee Child, devo dire che vedere Reacher andare via in moto nel finale, e non a bordo della solita corriera, mi sembra un mezzo tradimento alla filosofia del personaggio, per ora avanti così, sperando in una quarta stagione più briosa.

Commento in breve: un po’ di sana azione fa sempre bene, ma si spera di tornare presto in pista.
Chi ne ha scritto meglio di me: se ne avete scritto manifestatevi, sarà un piacere aggiungervi qui.

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