cinema, molto spesso i cattivi sono altrettanto iconici, e questa rubrica è
tutta per loro, quei fantastici bastardi che amiamo odiare, cattivi fino al
midollo: B-b-b-b-b-b-b-bad, bad to the bone!
“fatto brutto” in:
odiarlo perché:
proprio a questo pezzo:
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“Adesso ho la vostra attenzione” |
Non ho mai letto i romanzi di Harry Potter e ho visto solo un paio dei film che ne hanno tratto, galoppo anche deciso verso gli ‘anta quindi perdonatemi, ma faccio parte di quella generazione che considera Alan Rickman, oltre uno dei più grandi attori che si siano mai visto sul grande schermo, uno dei migliori ad interpretare il ruolo del cattivo. La “Trilogia Rickman della malvagità” è un triangolo con tre vertici che comprende, lo sceriffo di “Robin Hood – Principe dei ladri” (1991), sua maestà Hans Gruber e ovviamente Elliott Marston. Quindi se già “Carabina Quigley” non fosse un bel film così facile da consigliare, dovreste recuperarlo – nel caso non lo aveste mai visto -, anche solo per la prestazione di Alan Rickman.
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“Dicono che l’importante è come lo usi”, “Si ma anche averlo lungo ha i suoi vantaggi” (questa vince il premio “didascalia ambigua” del giorno) |
La scena in cui Quigley da prova della sua mira infallibile è una figata, il baffuto eroe fa posizionare un secchio ad una distanza assurdamente folle, il tutto mentre calmissimo prepara il suo fucile. Il secchio di legno lo colpisce in pieno al primo colpo, ma tanto per stare tranquillo lo centra di nuovo altre due volte, in modo che sia chiaro perché tutti lo chiamano Carabina Quigley. Tranne Crazy Cora, lei lo chiama solo Roy.
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Il destino dei cattivi di Rickman: finire lanciati fuori dalle finestre dal buono del film. |