spesso i cattivi sono altrettanto iconici, e questa rubrica è tutta per loro,
quei fantastici bastardi che amiamo odiare, cattivi fino al midollo:
B-b-b-b-b-b-b-bad, bad to the bone!
Ben prima di diventare l’odioso patriarca dei Lannister in Giocotrono, Charles Dance aveva già interpretato un quantitativo notevole di cattivi e loschi figuri, una faccia così poteva mancare in questa rubrica a tema?
Chi non si lascia intortare dai poteri del Messia tibetano è il cattivissimo Sardo Numspa, interpretato dalla faccia da schiaffi di Charles Dance, che per quelli della mia leva è il cattivo di questo film e di Last Action Hero, mentre per i più giovani Tywin Lannister di Giocotrono. Insomma uno destinato a beccarsi un Bad to the bone tutto suo da qui a breve.
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Se non si fosse capito, questo è il momento degli applausi per il notevole cattivo. |
Sardo rapisce il ragazzo per conto del suo (oscuro) signore e per motivi che non sono proprio chiarissimi, se non imputabili ai soliti cattivi che fanno cose da cattivi, ma rispettano la profezia, che recita più o meno che il bambino d’oro verrà salvato da un uomo che è tutto tranne che un angelo, anche se proviene dalla città degli angeli. Se non fosse ancora chiaro, ci pensa la locandina del film a togliere ogni dubbio, con una scritta gigante che recita “Eddie Murphy è il prescelto”, giusto per non gonfiare ancora un po’ il super ego dell’attore.
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“Solo una punturina, non farà male come portarsi in grembo uno Xenomorfo non credi?” |
Da qui in poi il film procede presentandoci i personaggi, il carismatico leader dei carcerati Dillon (Charles S. Dutton), il dottor Clemens (Charles Dance in un raro ruolo da quasi buono) e se guardate bene, in un paio di scene a far da carta da parati trovate anche il grande Pete Postlethwaite, uno dei casi più sanguinari di spreco di talento in un ruolo marginale.
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Billy Wilder diceva alcuni chiudono un occhio solo per mirare meglio. Ecco appunto. |
Infatti, la sua sconfitta finale è doppiamente consolatoria, perché a vincere è la normalità, una volta sconfitto il cattivaccio, quasi una routine per Slater (“Non ci sarà Benedict 2 per te”), il personaggio scopre le gioia della normalità, accettando a cuor leggero la consapevolezza di appartenere all’immaginario.
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Se pensate di aver avuto un padre inflessibile, ricordatevi di Tywin Lannister. |