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Batman – Caped Crusader – Stagione 1 (2024): il ritorno del Bruce Timm oscuro (malgrado i troppi produttori esecutivi)

La mia giornata tipo? Dipende dalle giornate, dai periodi, ma l’unica vera costante, il filo rosso della mia quotidianità è sempre lo stesso: devo vegliare, perché io lo so che là fuori, il maledetto GIE GIEI Abrams sta tramando nell’ombra qualcuna delle sue porcate.

La mia è una veglia eterna, anche se l’ultima volta che il maledetto ha mostrato il suo brutto muso occhialuto, era mentre si ritirava, cercando di nascondersi dal lancio di uova marce e verdura con cui è stata accolta la sua ultima regia, spero per sempre. Chiunque altro avrebbe pensato ad un trionfo personale, una sconfitta definitiva per la mia nemesi ma no, lo sapete voi come lo so io, la malinconia striscia, serpeggia, prende tutti per la gola e GIEI GIEI e il suo più viscido agente, dopo aver fallito con Star Trek e con Star Wars, magari le porte di casa Disney gli saranno anche state chiusi in faccia (o sul culo mentre lo sbattevano fuori) ma il maledetto troverà sempre il modo per intrufolarsi, mettere le zampe in pasta sull’iconografia creata da un altro, impiastricciare tutto con quelle sue manine unticce e poi, prendersi i meriti per aver rifatto, male, qualcosa che sicuramente verrà difesa a spada tratta dai Nerd, perché il talento, l’unico che riconosco alla mia nemesi è proprio questo, saltare sul carro dei vincitori, farsi bello con il lavoro altrui per un po’ e poi sparire prima che il suo bluff venga capito, anche se con Star Wars gli è andata proprio male con i tempi della fuga.

«Forse Cassidy aveva ragione Alfred, qui si sente una gran puzza di GIEI GIEI»

D’altra parte, se fosse un regista capace di fare qualcosa, qualsiasi cosa, la farebbe no? Invece dal 2019 zero, è girata qualche voce attorno alla sua vecchia idea di un film su Superman ma James Gunn ancora gli ha chiuso la porta in faccia, e il nostro che ha combinato? È entrato alla Distinta Concorrenza dalla finestra.

“Batman – Caped Crusader” infatti è stato venduto ovviamente come un rilancio di Batman la serie animata, perché? Perché come abbiamo visto anche di recente, resta ancora l’incarnazione forse più amata di sempre dell’Uomo Pipistrello, un lavoro reso grande da Bruce Timm e dal mai abbastanza citato Eric Radomski, anche se lo stesso Timm ha successivamente curato altre serie sull’Uomo Pipistrello (e la JLA), quindi sarebbe più corretto considerare “Batman – Caped Crusader” un’altra serie di Timm sul Crociato di Gotham, ma vuoi mettere evocare “Batman TAS”? Tutta un’altra roba no? E qui veniamo alla questione chiave, che poi per me è anche l’unico vero difetto di “Caped Crusader”.

«Io sono troppo cattiva per finire a fare Barbie»

Prime Video ha fatto un colpo ad accaparrarsela a scapito della solita Paramount+ che detiene di solito i diritti della roba Warner, deve essere stato uno dei punti del complicato contratto tra le ottantasei case di produzione che hanno investito soldi, le trovate qui nell’ordine di “a caso”: Bad Robot Productions, 6th & Idaho Motion Picture Company, Warner Bros. Animation, DC Studios e Amazon MGM Studios. Cosa vuol dire tutto questo? Bruce Timm servo di tanti padroni, anzi tanti produttori esecutivi, per questo i bellissimi titoli di testa di “Caped Crusader” hanno il difetto di sfoggiare il nome del maledetto, ma sono anche infarciti da una lista infinita di “Executive producer”, ve li elenco tutti: J. J. Abrams, Matt Reeves, Ed Brubaker, James Tucker, Daniel Pipski, Rachel Rusch Rich, John Agbaje, Jase Ricci e Sam Register.

Capite da voi che al netto del creatore e curatore della serie, il solo Timm, capire chi abbia fatto cosa in questa orgia di nomi è impossibile, andiamo per esclusione, Jase Ricci ha scritto almeno un episodio, altri due o tre sono firmati da quel genietto di Ed Brubaker che nelle atmosfere di “Caped Crusader” ci sguazza, tutti gli altri non si sa, facile associare Matt Reeves all’Uomo Pipistrello per via della sua filmografia ma gli altri? Impossibile quindi capire quanto sia riuscito ad inzozzare con le sue manine GIEI GIEI, questo non lo assolve, ma semmai mi costringe ad affrontare l’altro problema.

Anche in questa versione, resta uno dei miei Bat-cattivi del cuore.

Siamo nel 2024 no? Una serie non ottiene la “luce verde” se non ha un certo quantitativo di personaggi considerati inclusivi, non si scappa, e quindi anche peggio di GIEI GIEI c’è solo la premessa che mi trovo costretto a fare tutte le volte, eccoci di nuovo qui, pensate un po’? “Infernet” si è infervorata per alcuni baci lesbo (come se fossero una novità nel Bat-verso), per il fatto che Gordon e sua figlia Barbara qui sono di colore (in Gotham erano sposati e nessuno ha mai pianto), oppure perché Harley Quinn è orientale, posso dirlo? Fotte ‘na sega, tutta roba che non cambia di una virgola l’equilibrio, anzi, una “Arlecchina” non bionda sottolinea la differenza tra questa incarnazione del personaggio e le altre già viste, l’unica differenza che davvero ho trovato poco sensata riguarda il Pinguino, anzi la Pinguina.

Arriva nel primo episodio, per far incazzare gli “Incel”, “Redpilled”, o qualunque altro anglicismo vada di moda questa settimana, io preferisco definirli con il caro vecchio “coglioni”, che non passa mai di moda, perché si scaldano per il cambio di sesso di un personaggio per partito preso, il primo episodio (1×01 “In acque profonde”) si gioca Oswalda Cobbelpot (doppiata da Minnie Driver), che al netto del cambiamento è un personaggio che non ha troppo senso, anzi quasi nessuno.

La giustificazione di Timm con la pistola di GIEI GIEI puntata: Batman non ha avversari femminili di livello. See vabbè!

La caratteristica principale di Oswald era quella di essere bistrattato da tutti per il suo aspetto, Oswalda qui si esibisce sul palco del suo Casinò su acqua, una nave da crociera in acque aperte dove addirittura alcuni avventori le fanno complimenti e avance, malgrado non sia beh, Poison Ivy, quindi che cosa abbiamo qui? Una Boss del crimine però che allo stesso tempo promuove un differente tipo di bellezza femminile fuori dai canoni? Sono contro la “Grassofobia”, ma che senso ha stravolgere il personaggio del Pinguino rendendo così anche il nome senza senso? Questa serie applica modifiche anche ad altri personaggi, eppure ci riesce molto bene, ma non con questa Pinguina, e visto che non ho la possibilità di capire in modo chiaro la paternità di questa idea balorda, nel dubbio, la colpa è di GIEI GIEI! Tanto qualcosa di male lo ha fatto di sicuro.

Ad effetto, ma sa tanto di quel citarsi addosso che piace tanto al maledetto GIEI GIEI.

Un altro giorno passato a parlare male di GIEI GIEI, un’altra giornata ben spesa! Ed ora, passiamo ai lati positivi di questa serie perché ci sono, sono tanti e vanno oltre i piagnistei di coloro che commentano su “Infernet” o si barricano dietro a fumetti che non hanno mai letto, perché “Batman – Caped Crusader” dimostra di aver fatto bene i compiti.

Può sembrare un dettaglio da nulla, ma le orecchie più a punta del solito dell’Uomo Pipistrello non sono un omaggio al mio cane Lamù (… anche se), ma alle origini a fumetti del personaggio, in quella sua fase in cui era fortemente influenzato (se non proprio derivato) dagli eroi Pulp a fumetti. Non mi ha stupito vedere nell’episodio finale (1×10 notte selvaggia) Batman impugnare una pistola come faceva in quelle primissime storie, su come la utilizza non dirò nulla, vi toccherà vedere la serie, ma anche questo mi ha confermato come Bruce Timm abbia fatto i compiti e abbia deciso di utilizzare questa nuova serie animata per raccontare un’altra sfaccettatura dell’Uomo Pipistrello.

Con quelle orecchie, indistinguibile dall’ombra proiettata sul muro dal mio cane.

Va anche detto che come abbiamo visto nel post dedicato a Batman TAS, i paletti tra cui Timm ha dovuto fare lo slalom erano proprio tanti, ad esempio questa volta a differenza di TAS è riuscito a dedicare un intero episodio a Nocturna (1×08), ma il personaggio qui è una sorta di Mercoledì Addams, una bambina, quindi con nessuna ombra di possibile coinvolgimento emotivo oppure – Dio ci scampi! – erotico, come la sua controparte cartacea, però beccami gallina se quel finale, con il protagonista che avvolge Nocturna nel mantello (… È proprio Baaaaaatman! Cit.) non è uno dei momenti più alti di questa prima stagione.

Il cavaliere oscuro della valle solitaria.

In questa incarnazione Batman è freddo, quasi un personaggio fastidioso, si vede dal suo rapporto con Alfred, che evolve piano piano, con brevi dialoghi che vanno da “Padron Bruce” che quasi maltratta il sottoposto, fino a quel loro ultimo dialogo prima dei titoli di coda della prima stagione (la seconda? Già confermata, storia vera). Questo “Caped Crusader” è quasi un Noir, se non proprio una storia di gangster dove un eroe incappucciato trova il suo spazio e non risulta fuori luogo, anzi.

Dietro ad un grande eroe c’è sempre un grande maggiordomo.

Non è un caso se il doppio episodio dedicato ad Harvey Dent si apra con la puntata 1×09 intitolata “L’assassino che è in me”, che strizza l’occhio ad un celebre romanzo di Jim Thompson, perché l’ispirazione arriva da quel mondo lì, mescolato a quello degli esordi a fumetti dell’Uomo Pipistrello creato da Bob Kane con Bill Finger, un terreno in cui se avete familiarità con il lavoro di Ed Brubaker, non vi stupirà sapere che molti episodi sono scritti di suo pugno e sono anche alcuni dei migliori, come “La notte dei cacciatori” (1×04) e a proposito di vecchie conoscenze e ottime penne che arrivano dal mondo dei fumetti, il secondo episodio (“… E sii cattivo”) è scritto da Greg Rucka e non a caso, ruota attorno al personaggio della Detective Montoya, nata in Batman TAS, cresciuta nei fumetti ed entrata a far parte delle donne di Rucka. Per altro l’episodio scritto da Rucka è uno dei migliori, perché rielabora le origini di un cattivo di Bats che proprio in TAS aveva colpito molto il mio immaginario, non voglio rivelarvi troppo, gustatevi l’ottimo episodio.

Greg Rucka non poteva che scegliere un personaggio femminile.

Un personaggio che mi stava molto a cuore che qui è stato raccontato molto bene è Catwoman, il suo costume con il vestito lungo è chiaramente ispirato agli esordi a fumetti del personaggio, tutta roba che quella massa di scimmie urlatrici (chiedo scusa alle scimmie) che bercia sul Web, stizziti da un Gordon di colore, nemmeno conosce anche se sono tutti pronti ad ergersi a cultori del VERO Batman, un personaggio che ricordiamolo, non esiste. Per nostra fortuna esiste Christina Ricci, che doppia finalmente Catwoman, posso dirlo? Meglio tardi che mai e buon Christina Ricci a tutti, anche se oggi è sabato e non mercoledì.

Buon Christina Ricci, sempre e comunque!

Insomma, malgrado la puzza di GIEI GIEI, la mia eterna veglia continua, ma valutiamo le storie e i prodotti per quello che sono, non sulla base di prese di posizioni o peggio, di fumetti che alcuni non si sono nemmeno disturbati a leggere, no, questa non è Batman TAS e probabilmente non lo sarà mai, ma abbiamo un’altra occasione per goderci Bruce Timm al lavoro, malgrado i tanti paletti e produttori esecutivi, nuovamente alle prese con l’Uomo Pipistrello, un altro giro a Gotham City fossi in voi, io lo farei. Intanto vi ricordo il Bat-speciale della Bara!

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