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Bill & Ted Face the Music (2020): dopo tanti anni ma ancora… Excellent (Doctor Whoa!)

Intro/Entro: Interno giorno, Cassidy fissa pensieroso il soffitto, ricorda un po’ il Mimmo di Verdone. Cassidy, non il soffitto.

Cassidy: «Sono tutti in fissa per Tenet, che poi è anche l’unico film uscito in sala di questi tempi, ma chissà se uscirà mai il terzo capitolo delle avventure di Bill & Ted, poi chissà se sarà un bel film».

Un lampo di luce illumina la stanza, una Bara Volante atterra dal cielo e un secondo Cassidy emerge dal fumo.

Cassidy del futuro: «Ciao Cassidy del passato, sono qui per portarti buone notizie!»

Cassidy del presente: «Whoa! Anche tu hai una Bara Volante, com’è il futuro? Hanno trovato un vaccino al Covid-19? Chi ha vinto l’anello NBA? Ma soprattutto GIEI GIEI Abrams è stato arrestato per crimini contro l’umanità?»

Cassidy del futuro: «Whoa frena amico! Io tutte queste cose non le so, arrivo da quelli che per te sono circa beh, dieci minuti nel futuro»

«Dieci minuti? Beh possono succedere tante cose in dieci minuti», «Di solito è il tempo che ci vuole per leggere un post della Bara Volante»

Cassidy del presente: «Questo è davvero anti climatico… Bogus. Ma come faccio a sapere che non sei un clone malvagio? Oppure un Terminator tornato indietro per uccidermi?»

Cassidy del futuro: «Semplice, io conosco la parola concordata in caso di incontro con una versione alternativa di noi stessi proveniente dal futuro, mi basterà dirla per provarti la mia buona fede»

Nota dell’autore di quel pazzo di Cassidy: L’autore (quel pazzo di Cassidy) ci tiene a sottolineare che ha davvero una “parola di sicurezza”, da utilizzare per stabilire le intenzioni di un’ipotetica versione futura o alternativa di sé stesso, in caso di incontro (storia vera).

Ridere pure di me, ma quando mi capiterà di incontrare una mia versione futura, sarò pronto!

Cassidy del presente: «Ok ma se la diciamo, poi la sapranno tutti i lettori della Bara Volante. Tutti e dodici intendo»

I due Cassidy si voltano verso tutti e dodici i lettori della Bara Volante e sollevando il pollice in aria, fanno l’occhiolino.

Cassidy del futuro: «Allora non possiamo solo far finta che io l’abbia già detta, anche perché se avessi voluto ucciderti sarei prima andato da Dick Miller a procurarmi delle armi non credi? Inoltre sono qui per una buona ragione, portarti questo»

A lui Dick Miller non avrebbe venduto un accidenti, sembra un iTelefono con le gambe.

Cassidy del presente: «Ma questo è un DVD di “Bill & Ted Face the Music” fantastico! Il film non è ancora uscito in uno strambo tempo e Paese a forma di scarpa! Però scusami, perché un DVD? Potevi almeno portarmi un Blu-Ray»

Cassidy del futuro: «Con il budget che abbiamo alla Bara Volante? Ti è andata bene che io non ti abbia portato il film su Laserdisc. Ora fanne buon uso Cassidy del passato! Da questo dipende…»

Cassidy del presente: «Il destino dell’umanità e della realtà come la conosciamo?»

Cassidy del futuro: «No, del tuo prossimo post sulla Bara Volante, non ti montare la testa»

Fine del PRELUDIO

Un seguito di Bill & Ted a quasi trent’anni dall’uscita del capitolo precedente? Con Keanu Reeves e Alex Winter che saranno anche rimasti grandi amici da allora, ma di sicuro non sono ringiovaniti, anche se entrambi bisogna ammetterlo, si sono conservati piuttosto bene. Ha davvero senso un’operazione del genere? Non si rischia di assistere a due vecchi “Boomer” che ancora si atteggiano da ragazzini scemi, quando ormai sarebbe ora di fare gli adulti responsabili? Il rischio era molto alto, molte operazioni più “facili” (coff COFF una nuova trilogia di Guerre Stellari COFF coff) hanno fallito miseramente, possono davvero Bill & Ted riuscire nell’impresa di completare una trilogia fuori tempo massimo, risposta: SI! Gli scemi ci sono riusciti, in un modo quasi commovente nella sua gloriosa spensieratezza. Gli scemi hanno vinto, per tutti noi cretini questo è un grande giorno!

«Urrà per gli idioti!», «Tutti insieme: C-R-E-T-I-N-I! C-R-E-T-I-N-I!»

Il tema di rimettere “insieme la banda” in stile The Blues Brothers striscia sottotraccia in “Bill & Ted Face the Music”, perché Keanu Reeves e Alex Winter hanno davvero rimesso insieme la vecchia banda a partire dagli sceneggiatori Ed Solomon e Chris Matheson (figlio del Maestro Richard… Whoa!). Tutti insieme hanno trovato il modo di concludere nel modo migliore questa trilogia, con un aiuto insperato da parte della Morte dell’produttore esecutivo Steven Soderbergh, che ormai ha un solo obbiettivo nella vita: conquistare il sottoscritto, da tempo suo massimo detrattore, con operazioni di Captatio anzi CASStatio benevolentiae.

Alla regia del film troviamo Dean Parisot, se il nome non vi dice nulla siete perdonati, se invece siete saltati sulla sedia urlando il titolo del suo film del 1999, ovvero “Galaxy Quest”, sappiate che siete ufficialmente miei amici. Con una squadra di gatti senza collare del genere, “Bill & Ted Face the Music” affronta e vince l’impresa, lo fa in un momento in cui i cinema, sono con le serrande mezze abbassate e infatti questo titolo, sta iniziando a conquistare i Drive-In d’America. Un po’ gli invidio questo Yankee, non solo possono godersi il ritorno di Bill & Ted, ma possono farlo in un modo davvero… Excellent!

Avevamo lasciato Bill & Ted al massimo del loro splendore, destinati a comporre la canzone che avrebbe unito insieme tutta l’umanità e salvato il mondo, solo che i due ragazzi beh, sono leggerissimamente in ritardo sulla loro tabella di marcia. Un po’ come LeBron James prima di riuscire a vincere il suo primo titolo NBA, Bill & Ted si ritrovano attaccata in fronte un’enorme etichetta di perdenti, ora sono due padri di famiglia di mezza età che suonano ai matrimoni (come quello di Missy, la loro ex baby sitter e madre… di entrambi!) e disperatamente ancora ci provano a comporre il pezzo che salverà tutti. Ma il massimo che riescono a tirare fuori è roba assurdo che al pubblico non interessa, canzoni come “That which binds us through time: The chemical, physical and biological Nature Of Love – Part 1” (bel titolo!) suonata con theremin, tromba e cornamuse.

«Aspettate di sentire anche la seconda parte prima di giudicare»

Il padre di Ted li considera due perdenti, ma anche il matrimonio con le loro mogli (anzi le rispettive “principesse”) non è tutto pesche e crema, provateci voi a fare terapia di coppia in quattro! Ma se i fumetti di Bill & Ted (piuttosto popolari negli Stati Uniti) avevano presentato le madri dei due (ex) ragazzi, questo terzo film porta in scena la seconda generazione: Theadora “Thea” Preston figlia di Bill, interpretata da Samara Weaving e Wilhelmina “Billie” Logan, la figlia di Ted interpretata da Brigette Lundy-Paine. WHOA!

Improvvisamente dal futuro, per cercare di portare un ultimatum ai due compositori mancati, spunta Kelly la figlia di Rufus (che compare in un piccolo cameo olografico) ed è interpretata da Kristen Schaal l’attrice di The Last Man on Earth, che mi fa ridere solo con la sua presenza e la vocina buffa. La grande Leader del futuro impone l’ultima scadenza: Bill & Ted avranno tempo fino alle 7.17 PM MP46 (qualunque cosa voglia dire) per suonare la canzone destinata ad unire l’umanità e salvare il mondo, anche perché il continuum tempo spazio sta impazzendo, Babe Ruth è stato avvistato durante la dichiarazione d’indipendenza e Kid Cudi (che interpreta una versione esperta di paradossi temporali di sé stesso) ha preso il posto di Gesù durante l’ultima cena. Insomma un gran pasticcio temporale che solo Bill & Ted possono risolvere, ma visto che per passare l’esame di storia hanno pensato bene di rubare la storia (come I Banditi del tempo), perché non farlo di nuovo? Un viaggetto nel futuro per “rubare” a loro stessi la canzone in grado di salvare tutti… Excellent!

La figlia di Rufus porta avanti la tradizione (RUFUS LIVES!)

“Bill & Ted Face the Music” si gioca abilmente la carta della malinconia, omaggiando in parti uguali entrambe le precedenti avventure del duo, dal primo film prendono in prestito i paradossi temporali, ma anche il vecchio piano di mettere insieme una band di musicisti proveniente da vari momenti della storia. Mentre dal secondo film riprende un viaggetto all’Inferno e soprattutto il ritorno in scena della Morte, sempre interpretata dal magnifico William Sadler, che qui ha una parte piccola ma davvero esilarante, un momento in cui si riflettono tutti i grandi litigi tra componenti della stessa band della storia della musica, dai Mötley Crüe ai Van Halen passando per beh, Piero e Ghigo come cantavano gli Elii.

Chi ha detto che non si possono sentire le immagini?

Il film di Dean Parisot riesce a mantenere il ritmo piuttosto alto rimbalzando tra un viaggio nel tempo e l’altro, da una parte Bill & Ted devono prendere la canzone dalle mani delle loro versioni future, dall’altra le loro mogli, viaggiano in cerca di una linea temporale dove i loro matrimoni possano funziona per davvero, mentre Thea e Billie radunano un chitarrista, un trombettista, un pianista, una flautista e una batterista dai flussi del tempo. Divertitevi a scoprire i nomi messi insieme per questa incredibile band di supporto, non voglio rivelarvi troppo, ma preparate le orecchie per delle “Jam session” che vi faranno venire voglia di suonare le vostre chitarre immaginarie.

«La banda… la banda… la baaaandaa!!» (Cit.)

Quello che manca forse a “Bill & Ted Face the Music” è un tono epico che la trama non sembra interessata ad esplorare, alcuni temi sono gettati nel mucchio, come quello di essere i “prescelti”, ma non essere apparentemente all’altezza del compito. Il film è un po’ compiaciuto nel suo rimettere al loro posto tutti gli elementi, tanto che in alcuni passaggi, la sensazione è quella di un film che se avesse voluto, sarebbe potuto durare tre ore, dando più spazio a tutti. Ma per fortuna la vecchia banda opta per il minutaggio perfetto (91 minuti) e il risultato è un film che non stanca mai, dove anche i paradossi temporali si seguono alla grande e tutto trova un suo posto, i vecchi tormentoni ma anche le nuove arrivate che meritano un paragrafo a parte.

Samara Weaving è da tempo una delle preferite di questa Bara, zitta zitta sta mettendo su una carriera costellata di titoli giusti e anche se qui interpreta la figlia di Bill, al pari di Keanu Reeves dimostra di saper fare la scema (nel senso migliore del termine intendo), alla faccia di chi la vorrebbe come una versione meno costosa di Margot Robbie. Per altro spero notiate l’ironia: la nipote del Mr. Smith di Matrix è la figlia del miglior amico di Neo… Whoa! Paradosso temporale!

«Whoa! Sarà per questo che hanno messo in cantiere il quarto capitolo di Matrix?»

Per quanto riguarda Brigette Lundy-Paine, controllando la sua filmografia ho scoperto di averla già vista nel non proprio esaltante “Downsizing (2017), ma anche in Bombshell, solo che proprio non la ricordo. Poco male, qui è davvero incredibile nel rifare alcune mosse del “padre” Ted, offrendo una versione aggiornata che però non sembra per nulla un’imitazione. Forse tra le due ragazze lei è un pochino più brava, ma sono questioni di lana caprina, perché due personaggi così, nate sulla carta per risultare subito simpatiche al pubblico, possono essere pericolosissime da interpretare, invece Thea e Billie funzionano alla perfezione e chiudono perfettamente il cerchio della trilogia, non era certo qualcosa di scontato.

Ma staremmo qui a parlare della fuffa condita dalla nebbia se non fosse stato per la caparbietà dei due amici Keanu Reeves e Alex Winter, due che non si sono separati mai per davvero e che malgrado tutto, a questi personaggi ci tengono per davvero, anzi Reeves non è mai uscito dalla parte secondo me. Nel corso del tempo hanno aspettato di trovare la “sceneggiatura perfetta”, proprio come i loro personaggi hanno cercato la canzone in grado di unire tutti, anche in questo sono identici ai loro personaggi, perché malgrado l’attesa e il tempo passato, sono riusciti davvero a far funzionare questo film alla grande.

God gave rock and roll to you, gave rock and roll to you, gave rock and roll to everyone Bill & Ted.

Tra robot assassini in crisi, disgustose (e quindi esilaranti) versioni future dei loro personaggi e un cameo di Dave Grohl, “Bill & Ted Face the Music” contiene tutta la voglia di ridere e scherzare di Keanu Reeves e Alex Winter che sbagliando i tempi (quasi trent’anni per concludere la trilogia), azzeccano proprio il momento giusto. Durante questo grande pasticcio Covid che ha reso così disgraziato questo 2020, per quindici minuti, forse anche meno, il mondo ha creduto davvero nell’illusione di poter essere tutti un pochino migliori e più solidali gli uni con gli altri. Per credere a questa illusione, bisognava essere molto giovani, molto illusi e credere ancora nel potere salvifico della musica, l’unico mezzo davvero in grado di unire le persone in un grande abbraccio, che di questi tempi può essere solo ideale. La soluzione del giallo dietro alla grande canzone in grado di unire tutti, è quel tipo di abbraccio che solo la musica ha la forza di poter offrire, ed è bello che due ex ragazzini ancora scemi – nel senso migliore possibile del temine – come Keanu Reeves e Alex Winter siano tornati a ricordarcelo a bordo di una cabina del telefono.

Non si è mai troppo vecchi per Rockeggiare.

In fondo il loro motto è sempre stato “Be excellent to each other”, dovremmo ricordarlo tutti sempre, ora più che mai, quindi grazie Bill & Ted per questo lungo viaggio durato la bellezza di trent’anni.

Cassidy con le mani suona una chitarra elettrica immaginaria

Outro/Esco

Cassidy del presente: «Whoa è un film bellissimo, Cassidy di dieci minuti nel futuro!»

Cassidy del futuro: «Ne valeva la pena rubare una Bara Volante, tornare indietro per dirlo anche ai lettori della Bara Volante»

Cassidy del presente: «Ed ora casa farai Cassidy del futuro? Ritorni al futuro?»

Cassidy del futuro: «No, ci sono già stato. Ricorda: Be excellent to each other…»

Cassidy del presente: «… and party on dudes!»

I due Cassidy con le mani suonano la loro chitarra elettrica immaginaria mentre quello del futuro scompare in un lampo di luce. Tranquilli, lo rivedrete tra circa dieci minuti.

Viaggiano nel tempo in una cabina del telefono: Doctor WHOA!

Non perdetevi il post di Cobra Verde, che con Bill & Ted (e deviazioni a tema) è andato in viaggio nel tempo più di Scott Bakula!

Sepolto in precedenza lunedì 28 settembre 2020

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