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Blu tramonto di Leo Ortolani (2021): una sorta di Solaris con Nicolas Cage

Continuano i viaggi spaziali di Leo Ortolani in
collaborazione con A.S.I. (Agenzia Spaziale Italiana), dopo C’è spazio per tutti e Luna 2069 questa volta l’obbiettivo è
Marte.

Lo ammetto, non è che scalpitassi per leggere un altro
fumetto spaziale del Venerabile, la formula ormai è collaudata e Ortolani
lavora di mestiere, se da una parte con il suo piglio ironico fa della
divulgazione scientifica, dall’altra punta ad una certa malinconia di fondo. Il
problema (che non è tale) è che la formula sarà collaudata quanto volete ma
funziona, certo sarà ripetitiva, ma anche “Blu tramonto” porta a casa il
risultato.

Questa volta la storia è ambientata sul pianeta rosso, Ortolani ci spiega che su Marte i giorni si chiamano Sol è durano un po’ più che sulla Terra, più o meno il tempo che si impiega a scegliere cosa guardare su Netflix.

SOLitudine (ora ho capito il perché del nome)

Il protagonista, Rat-Man-che-non-è-Rat-Man-però-è-Rat-Man è l’ultimo astronauta sul pianeta, quello che non vuole andarsene finché non avrà trovato la vita su Marte, anche perché sulla Terra lo attendono solo ex arrabbiate, quindi va anche bene così.

Con fare divulgativo Ortolani ci fornisce nozioni anche storiche su Marte, senza rinunciare a gag molto divertenti, come il cannocchiale usato per spiare la Iole, che mi ha fatto soffocate dal ridere più e più volte.

Ma il vero colpo è la piccola modifica alla solita formula collaudata, Leo di norma si gioca un idiota (Rat-Man) affiancato ad un personaggio serio, per amplificare le uscite cretine del suo protagonista, un classico che qui varia, perché abbiamo come coppia di protagonisti da una parte Rat-Man e al suo fianco, l’eroe di questa Bara: Nicolas Cage!

Trasformare in un fumetto un appassionato di fumetti come Nicolas Cage, ci vedo del genio in tutto questo.

Ovviamente non è proprio il vero Cage ma una visione provocata dalla solitudine del protagonista, che però non lava mai la tazza dove fa colazione. Dannate visioni disordinate!

Le dinamiche sono uno spasso, si ride moltissimo sopratutto quando Ortolani si gioca la parte fantascientifica (spiegata con una vignetta, sceneggiatori dei film imparate!) ma anche quella malinconica, il pianeta manda una rappresentanze che prendendo forma ginoide in base ai pensieri di Ratty è una bellissima donna anche poco vestita, la solitudine si fa sentire che ci volete fare?

Ma che gli fai tu alle donne Ratty? Ah oh, l’oroscopo.

“Blu tramonto” riesce a passare dal comico al malinconico con la solita abilità ormai collaudata del Venerabile, la trama quindi diventa una versione Ortolaniana (e Marziana) di “Solaris” (1972, del remake non voglio nemmeno sentir parlare), anche se non avrei mai pensato di vedere Nicolas Cage recitare anche in una sorta di Solaris!

Quello che ho trovato davvero efficace è proprio la coppia di assurdi protagonisti, che riescono ad essere comicamente inetti a turno, questa stramba coppia da “Buddy movie” crea dipendenza e lo dico, spero che Ortolani troverà il modo di far tornare Nicolas Cage nei suoi fumetti, d’altra parte il nipote di Francis Ford Coppola non ha mai negato la sua presenza in un film ed è fanatico di fumetti, potrebbe essere un ospite fisso dei fumetti di Ortolani, pagando il giusto eh? Leo mica uno fa niente per niente, figuriamoci Nicola Gabbia!

“Blu tramonto” è un’altra storia spaziale riuscita di Ortolani, anche se devo dire che ormai è più che altro il mestiere del Venerabile a mantenere tutti questi albi spaziali su un buon livello, però cominciano a sembrare tutti un po’ fatti in serie, va bene la continuità autoriale ma considerando il numero di pianeti nel sistema solare, questo va sottolineato.

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