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Bone – Racconti Intorno al Fuoco: Bentornati a Boneville

Ci ho messo
parecchio a leggere la saga di Bone di Jeff Smith, ma, come sapete, ho amato
molto questo fumetto che inizia leggero ed umoristico, per evolvere in un
affresco di grande respiro, capace di mescolare umorismo, citazioni moderne, ma
anche fantasy epica e ottime caratterizzazioni dei personaggi.

Con mia somma
gioia ho scoperto che oltre al grosso volumone togli respiro (se lo leggi a
letto piazzandotelo sullo sterno, storia vera!), Jeff Smith ha fatto un altro
paio di incursioni nel mondo da lui stesso creato, una arriverà prossimamente, l’altra
è proprio “Bone – Racconti intorno al fuoco”.
La traduzione
italiana del titolo originale “Tall Tales”, di difficile adattamento poiché legata
al folklore americano, rende molto bene l’idea dell’atmosfera del volume,
storie che non fanno strettamente parte della saga ufficiale, ma comunque
collegate ad essa, quasi a costituire un divertente prologo. Smiley Bone capo
Scout, guida Bartleby e un trio di Bone Scout in una gita nel bosco e, come da
tradizione, intorno al fuoco, inizia a raccontare vecchie storie, tutte con
protagonista il leggendario fondatore di Boneville: Big Johnson Bone!



Ha chiamato Davy Crockett, vuole indietro il cappello.

Complice anche
il look, a tutti gli effetti sembra il Jebediah Springfield dei Simpson, anche
se il cognome del personaggio lascia pochi dubbi sulla sua vera fonte d’ispirazione,
il Jeremiah Johnson di Corvo Rosso non avrai il mio scalpo.

Nelle prime
storie brevi e spassosissime, assistiamo allo scontro tra (baby) Johnson e lo
spirito dell’Inverno, poi ad una gara di divora dolci, in cui a tener banco è
il leggendario e insaziabile appetito del fondatore di Boneville, i testi di Jeff
Smith restano dritti, schietti e funzionali, regalandoci due storielle che si “bevono”
in pochi minuti.



Johnson Bone prima di diventare “Big”.

Nella storia
più lunga che completa e conclude il volume, Smith resta solo per
occuparsi della matite (come sempre), mentre i testi vengono affidati al
romanziere Tom Sniegoski che se la cava molto bene, pur non sfoggiando lo
stesso stile e lo stesso umorismo graffiante di Smith.

Big Johnson
Bone è uno sbruffone simpaticone, il suo perfetto contro altare è la scimmia
Mr. Pip, di cui Johnson sbaglia costantemente il nome, in una gag che viene
portata avanti fino all’ultima pagina del volume. Malgrado l’aria spavalda, Big
Johnson si guadagna la simpatia del lettore mandando in scena un’infilata di
piani strampalati e soluzioni tutte matte, ma efficaci, il suo scontro con le
creature Ratto, la loro regina e il suo (gigantesco) primogenito aggiungono
qualcosa alla mitologia degli storici avversari dei Bone.



Qualcuno ha portato i Marshmallow?

Certo, il
volume non ha la stessa brillantezza della saga principale e letto
singolarmente potrebbe non appassionare molti nuovi lettori, manca quel cambio
di passo da storiella leggera e simpatica, a fumetto che dovrebbero leggere
tutti che è una tratto distintivo della saga di Bone.

Ma se avete
amato il fumetto di Jeff Smith, sicuramente risulterà un’occasione spassosa per
tornare nella valle, tra quei nasoni dei Bone e dei loro amici.
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