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Boy Kills World (2024): Bill Kill

Sbarcato da pochi giorni su Prime Video, questo “Boy Kills World” è il film d’esordio del regista Moritz Mohr, un oggettino che sembra perfettamente in linea con la media dei titoli che piacciono tanto ad “Amazonia Prima”, generalmente più o meno d’azione, con nel cast facce più o meno note e allo stesso modo avvezze al cinema di menare, insomma la nuova moda per cui quasi chiunque ad Hollywood e dintorni può essere una stella del cinema d’azione.

Siamo nell’epoca di John Wick no? Viviamo secondo un calendario che andrebbe aggiornato con una nuova datazione, voi lo chiamate 2024, in realtà viviamo tutti nel 13 D.T.R. (Dopo The Raid), infatti ad una prima occhiata distratta “Boy Kills World” sembra proprio questo, una co-produzione Germania, Sudafrica e Stati Uniti d’America che si impegna a trasformare Bill “Pennywise” Skarsgård in un eroe d’azione, il cui il suo Maestro è uno sciamano fatto a forma di Yayan “Mad Dog” Ruhian, che è allo stesso tempo il portatore di un certo grado di pazzia nella storia, ma anche l’unico che mena sul serio di tutto il cast.

Almeno si è scelto un Maestro che sa menare per davvero.

Eppure “Boy Kills World” cerca di calare tutto questo in una dimensione ben più giocosa e Pop, se non proprio videogiocosa, visto che i vari “Player one, wins!” che costellano i combattimenti arrivano dal picchiatutto a scorrimento (proto-Street Fighter) tanto amato dal protagonista e da sua sorella nella storia, quindi allo stesso tempo il film di Moritz Mohr, cerca di mettersi in scia a titoli più colorati come Turbo Kid oppure Scott Pilgrim Vs. The world.

Tutta roba che sulla carta mi piace, ma il problema è un po’ sempre lo stesso, buona la pizza, buono il gelato al pistacchio ma mettereste mai il gelato al pistacchio sulla pizza? La risposta è un sonoro: forse. Se chi cucina sa quello che fa, non escluso che possa esistere anche una buona pizza al gelato al pistacchio, il problema è che non so come se la cava in cucina Moritz Mohr, ma con i film, buon occhio, buon ritmo, idee anche bellico se per le inquadrature, ma l’amalgama tra gli ingredienti? Bene ma non benissimo.

«Sta mano pò esse fero e beh… Fero»

La trama di “Boy Kills World” è presto riassunta: un ragazzo chiamato solo “Boy” come da titolo del film (quindi senza nome) viene addestrato come un’arma umanoide nei boschi da uno sciamano pazzo e dedito a sostante psicotrope, per fornirgli tutti i mezzi, anche fisici, per permettere a Bill Skarsgård di sfoggiare gli adominali prima di indossare uno smanicato rubato a Marty McFly al ragazzo di vendicare la morte della sua famiglia, uccisa da una spietata dittatrice che domina un mondo che a ben guardarlo, ricorda “Hunger games” o L’implacabile a seconda della vostra età anagrafica.

Insomma, un soggetto da B-Movie degli anni ’80 oppure meglio, la base per un Manga o per un generico picchiaduro, solo con più gusto per il sangue in CGI, ma d’altra parte Prime Video è la piattaforma di The Boys quindi il loro pubblico di riferimento lo conoscono bene e sanno che le teste mozzate hanno sempre la loro quota di mercato.

Sfoggio di addominali da ambo le parti per la gioia del 100% degli abbonati.

Anche perché l’inizio del film tende al fighettismo duro, anche il resto però procede abbastanza lungo quella china, ma in generale va detto che le coreografie di combattimento sono tante, articolate, dirette mantenendo la macchina da presa sempre alla giusta distanza, da questo punto di vista il film funziona e anche piuttosto bene, con quel gusto per il sangue, gli arti mozzati e le coltellate date a “strappo” che vanno in crescendo, mentre si prosegue tra i vari avversari, su fino al Boss di fine livello.

Le svolte non sono inprevedibili, anzi, una in particolare diventa chiarissima appena quel determinato personaggio entra in scena, non vi dirò quale per non destare sospetti, piuttosto parliamo di un elemento mancato molto vistoso. La prima scelta per il ruolo di June 27 era Samara Weaving, che sarebbe stata – oltre che un bel vedere – almeno una scelta tosta, visto che come abbiamo già detto in passato, lei è un po’ la Emma Stone della Bara Volante. Purtroppo il film ha dovuto optare per la seconda scelta, la meno incisiva Jessica Rothe, che combatte con il casco in testa ben allacciato (… E luci accese, sempre!) molto comodo se vuoi sostituirla con un’abile stuntwoman capace di menare come si vede fare spesso a June 27. Un nome, una data sul calendario.

Mai presentarsi ad una sparatoria con un coltello, ma con un casco sì!

Per quanto riguarda il resto del cast, si capisce che questo è un film da streaming perché in un ruolo delirante (in più di un significato del termine), compare Famke Janssen, genitrice della famiglia reale di despoti van der Koy, famigliola nutrita, rappresentata da altri soggettoni notevoli.

Brett Gelman è un trucido di un certo livello, l’equivalente del Paolo Gucci dei van der Koy, che tutto sommato si conferma più sfaccetato di quello che potrebbe sembrare ad una prima occhiata, a differenza di Michelle Dockery che ormai ci ha preso gusto a fare la parte della stronza vestita e tirata a lucido come in The Gentlemen. Poi ditemi cosa volete, ma sempre un bel vedere anche lei.

Ribadisco, grazie a lei ho visto (quasi) tutto “Downton Abbey” (quando non dormivo)

Come contorno aggiungiamo il solito Sharlto Copley in ruolo chiacchierone e odioso come da programma, anche se il più volenteroso risulta proprio Bill Skarsgård, che fa valere l’altezza e più che un marzialista sembra un modello che si impegna molto a muovere i gomiti in modo pericoloso, andando in giro vestito come un personaggio di Double Dragon o Final Fight. Ecco, un film come “Boy Kills World” fa rimpiangere il fatto che di base, non sia l’adattamento proprio di uno di quei videogiochi, perché lo stile da videoclip della regia è quello giusto, certo avere un personaggio che non parla (letteralmente) ma pensa con il vocione del suo gioco preferito e snocciola parole prese dal dizionario dei sinonimi, non aiuta molto a livello di coinvolgimento, peccato perché Skarsgård secondo (o terzo?) estratto ci crede, ci crede un sacco, il che fa almeno ben sperare per la prossima versione de “Il Corvo”, anche noto come “Il Corvo con i tatuaggi”.

«Scusate, ho sbagliato piano»

Risultato finale? “Boy Kills Worlds” vi potrebbe salvare la serata, più figo e stiloso della media dei vostri film da streaming e con un Yayan “Mad Dog” Ruhian in grandissimo spolvero, in assenza di Samara resta lui la vera ragione per cui guardare il film. Eppure in parecchi momenti l’amalgama tra gli elementi manca e l’effetto finale è un po’ una pizza con il gelato al pistacchio, che però risulta meno e non più della somma delle sue parti, perché alla fine siamo davanti ad un lungo piano di due bambini per riprendersi la loro infanzia (e tornare a mangiare cereali), quindi magari loro la pizza al gelato gusto pistacchio avrebbero potuto apprezzarla di più di me.

Quindi se avete bisogno di salvarvi la serata, questo film sta su Prime Video, sapete cosa fare, in alternativa, potete sempre rivedere The Raid, anche solo per avere conferma della nuova numerazione del calendario “Evansgoriano”.

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