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Buffy L’ammazzavampiri – Stagione 2: Il diesel Joss Whedon comincia a carburare

Ci tengo solo
a sottolineare che ho indovinato tutte le citazioni del giochino dei film che
Xander e Willow fanno all’inizio del primo episodio della seconda stagione di
“Buffy”, confermo che “Use the Force Luke” non si può utilizzare in un gioco
del genere, dai, troppo facile!

La prima
stagione di Buffy (trovate tutto QUI) sembra quasi naif per le sue trovate e
grossomodo l’andazzo continua anche per metà della seconda stagione, vi
propongo un giochino alcolico da fare guardando Buffy, vi va? I giocatori si
fanno uno Shot ogni volta che Buffy indossa una canottiera… Vi verrà la cirrosi
epatica prima di arrivare a fine stagione.
Nelle storie seriali occidentali (serie tv e fumetti) raramente i personaggi
hanno un’evoluzione vera, più sono famosi, più restano imbalsamati nella
condizione più riconoscibile per il pubblico, pensate che so a Superman, l’Uomo
Ragno o Tex. Bisogna riconoscere a Joss Whedon il notevole pregio di avere in
testa un piano chiaro per l’evoluzione della sua creatura, in questa stagione
Buffy fa un grosso passo in avanti nella sua maturazione, il che per i
personaggi dei fumetti orientali è abbastanza normale, un po’ meno qui da noi
in Occidente. Per altro, sto continuando a paragonare Buffy a personaggi dei
fumetti, anche perché secondo me, questa serie ha parecchi punti di contatto
con i Super Eroi americani e mi sembra anche normale visto che Whedon li
conosce bene e ne ha scritti parecchi.



Xander, teniamo le mani apposto, questo è un blog serio (si fa per dire…).

Questa seconda
stagione preserva intatta anche la sua natura horror, applicata alla volontà di
Whedon di rivedere alcuni dei clichè del genere (… Chi ha detto “The Cabin in
the wood”?), di fatto Buffy e la Scooby-gang si scontrano contro tutti i
classici mostri Universal e non solo.

Se i vampiri
sono il pane quotidiano della Cacciatrice, nel corso della stagione troviamo
episodi più o meno riusciti con protagonisti le altre creature classiche
dell’Orrore: abbiamo le Mummie del trashissimo episodio 2×04 – Inca Mummy Girl
(che conferma la predilezione dell’inutile Xander per le donne demoniache…),
una rielaborazione in chiave moderna de “la moglie di Frankenstein” (2×02 – Some
Assembly Required) fino ai lupi mannari rappresentati dalla new entry della
Scooby-Gang, ovvero Oz (Seth Green nell’episodio 2×15 – Phases) uno talmente
posato e flemmatico da far sembrare Fonzie uno propenso ad attacchi di isteria.



Miglior costume di Halloween di tutti i tempi, Oz ha vinto tutto…
Per fortuna ci
sono episodi anche più riusciti che omaggiano le classiche creature
dell’Horror, l’episodio 2×20 Go Fish si gioca la carta della creatura della
laguna nera, anche se a me ha ricordato molto il classico prodotto da Roger
Corman “Humanoid from the deep” probabilmente per il fatto che anche in questa
incarnazione, le creature marine sono spinte dai loro ormoni. Ma la stagione
trova il tempo di mettere in scena uno spaventoso Babau per bambini aspirante
Freddy Kruger (2×18 Killed by Death) e un’invasione aliena che mescola “Alien”
a “L’invasione degli ultracorpi” (2×12 Bad Eggs). Certo la stagione non è tutta
pesche e crema, ci tocca pupparci anche l’episodio Xander-centrico in cui
l’inutile moralizzatore con le orecchie a sventola si trasforma in quello che
Borat chiamava “Calamita per figa” e non sperate davvero che io dica qualcosa
su quell’episodio… Inguardabile.
Eppure questa stagione di “Buffy” è strutturata molto meglio e si gioca un paio di
trame orizzontali abbastanza ben riuscite, ma soprattutto è la stagione dove fa
il suo esordio il miglior personaggio della serie: Spike!



Eminem? Al massimo Billy Idol…
L’ossigenato
vampiro inizia subito forte, con un colpo di mano prende il comando eliminando
il Consacrato, piazzando un discreto colpo di scena, ma anche un ottimo gioco
di parole tra The Anointed One / The Annoying One.
Spike con le
sue sigarette, il suo cappotto di pelle lungo fino alle caviglie (so ninety!) è
un Hooligans capace di mangiarsi tutte le scene di cui è protagonista, la sua
tormentata storia con Drusilla tiene banco… Per altro, tra Drusilla, Cordelia e
Buffy, continua la tradizione dei nomi buffi (ah ah! Buffy!) femminili, mi aspetto
a breve anche una Calpurnia.
Spike ha il
piglio giusto e, anche se nel corso della stagione cade in disgrazia e viene
più volte deriso da quello stocafisso di Angel, resta comunque il personaggio
migliore della serie, perché è uno che agisce, a differenza di tanti
personaggi che parlano e basta (COFF Coff! Xander Coff! COFF!) lui è uno che si
dà da fare, ho amato molto il suo elenco delle cose per cui
vale la pena vivere (il Manchester United e gli umani, che lui definisce come degli
Happy Meal a due gambe), ho adorato il fatto che la mamma di Buffy lo
accetti come se fosse un amico della figlia e instauri con quel pazzoide un
ottimo rapporto di amicizia.


Momento di cazzima per la Cacciatrice.

Ma è anche la
stagione dove scopriamo qualcosa sul passato di Giles (noto anche come Ripper
nella sua fase da ribelle giovanile) e sul famigerato Consiglio… A mio avviso
un branco di casinisti esagerato, per il numero di bordelli che riescono a
scatenare nel corso delle stagioni, viene da pensare che ‘sto consiglio abbia
sede in Italia e non in Inghilterra!


Proprio grazie
(si fa per dire) al Consiglio, assistiamo ad una trovata quasi degna della mia
serie del cuore, ovvero “Doctor Who”: la seconda cacciatrice Kendra, è la
versione made-in-Buffy delle rigenerazioni del Dottore, bisogna dire che il
doppio episodio che vede protagonista Kendra non è malaccio, ho apprezzato le
dinamiche tra le due, Kendra tutta cervello e schemi da seguire, Buffy tutta
amici, emozioni ed improvvisazione, è una situazione vecchia come il mondo, ma che
funziona sempre, in certi momenti sembrano la versione adolescenziale di
Schwarzenegger e Belushi nel film “Danko”.



Però Kendra “nato stanco” non suona bene come Danko “nato stanco”…
Ma la
lunghissima trama orizzontale che tiene banco per tutta la seconda stagione è,
ovviamente, il rapporto tra Buffy ed Angel. Considero Angel e
l’attore che lo interpreta (David Boreanaz) un pesce lesso palossissimo, ora, non
è il mio campo da gioco, quindi lascio il giudizio a persone più interessate di
me all’argomento “Belli tenebrosi”, ma David Boreanaz è pure tutto storto,
quindi non mi sembra nemmeno troppo credibile nella parte del “Bello figheiro”
di turno.



La scena che ha traumatizzato una generazione di ragazzine…
Detto questo, a
mio avviso Boreanaz si è divertito molto di più ad interpretare Angelus,
piuttosto che Angel, altrimenti non mi spiego come mai, un attore così moscio e
piatto, risulti così convincente quando gli viene chiesto di interpretare il
cattivo, sembra affetto da personalità multipla, quando deve fare il cattivo la
sua recitazione cambia di passo. Anche se io non mi spiego (ancora) come
abbiano fatto a fare uno Spin-Off su Angel, quando avrebbero potuto farne uno
su Spike!
Ovviamente non
si può parlare di questa stagione di Buffy senza citare l’episodio che immagino
avrà fatto sciogliere le ragazzine di tutto il mondo, ovvero la prima volta di
Buffy. Qui le cose si fanno serie, perché viene lanciato un messaggio
mica da ridere: Buffy ed Angel fanno l’amore per la prima volta e lui dopo si
esibisce nel classico “Ti richiamo” mentre se ne va sbatttendo la porta. Ufficialmente per esigenze di trama, il succhia sangue ha abbracciato il lato
oscuro della Forza, ma il messaggio è abbastanza traumatico: un uomo diventa
“cattivo” dopo aver ottenuto dalla ragazza di turno ciò che voleva, ovvero un
po’ di Mambo orizzontale…



Hola. Mi nombre es Angel. Tu hai ucciso mio padr… Scusate ho sbagliato citazione.
Non è proprio
un messaggio da poco da sganciare in una serie con un target adolescenziale e
soprattutto femminile, ma è un po’ la forza di questa serie, saper piazzare nel
corso del suo svolgimento, alcuni colpi clamorosi come questo, che servono a
far maturare la protagonista e andando avanti con le stagioni, i colpi di
scena saranno tanti, alcuni davvero clamorosi.
Certo non è
tutto pesche e crema, perché “Buffy” tende ad essere piuttosto ripetitivo nella
struttura, ho notato la sinistra abitudine che io chiamo “Il minuto 35”. Allo
scoccare del minuto 35 di TUTTI gli episodi della serie… Buffy combatte con
qualcuno, provate a farci caso.



La famigerata scena del Bazooka…
Ma dove la
serie “Buffy” ufficialmente inizia è in due episodi in particolare: il primo è
l’ottimo 2×11 Ted, su cui vale la pena spendere due parole.
Questo
episodio dimostra la capacità di Whedon di guardare in faccia i personaggi
(creati da lui ma non solo) e di dire: “Ok, che tipo di storie posso raccontare
con te?”. In questo caso oltre al solito “Biondina vs Vampiri” che è la trama
principale della serie, oppure “Biondina vs Monster of the week”, Whedon
capisce come sfruttare il background del suo personaggio, ovvero il fatto di
essere figlia di due divorziati.
Il nuovo
fidanzato della Sig.ra Summers, Ted piace a tutti, anche se con Buffy si
comporta in modo inquietante, ma soltanto quando è solo con la ragazza, il risultato è
che Buffy si trova isolata quando dice che Ted è strano e forse anche
pericoloso, tutti danno la colpa alla sua gelosia, la puntata è tesa e ben
fatta, l’elemento soprannaturale è ridotto all’osso e Buffy deve fare i conti
con la responsabilità dei suoi poteri. L’episodio è riuscitissimo e, per altro,
potrebbe quasi essere visto senza aver mai guardato nemmeno un episodio di
questa serie, potrebbe passare quasi per un episodio di “Ai confini della
realtà” grazie anche alla prova del mitico John Ritter.



Bonus icona: La presenza di John Ritter!
L’altra grande
svolta, che fa maturare Buffy (serie e personaggio) è l’episodio 2×17 Passion,
dove guarda caso Joss Whedon si mette il cappello delle grandi occasioni
(quello che indossa ogni volta che deve uccidere un personaggio… Strano non lo
fa mai!), non vi rivelerò chi resta a terra, ma sappiate che da qui in poi Joss
non si è più guardato indietro.
Ora, io non ho
mai amato molto la trovata del Bazooka, comprendo che vada presa come uno
scherzone, ma mi è sembrata una soluzione troppo frettolosa, ho decisamente
apprezzato di più il finale di stagione, una lunga tirata in cui Buffy si
lascia dietro tutte le sue certezze, sua madre, la scuola e il suo grande
amore. Sono il solo che pensa che il finale sia tutto un grosso omaggio? Sarà
che io sono cresciuto con un telefilm che concludeva ogni episodio nello stesso
(malinconico) modo, mettiamola così, nel finale non si sente The Lonely man theme, ma siamo proprio da quelle parti, mi rifiuto di credere che Whedon non
ci abbia pensato.
Insomma, la
seconda stagione di “Buffy” sale decisamente di colpi rispetto alla prima, a
breve arriveranno anche i commenti delle prossime stagioni… State tonnati!
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