Seguitemi per un momento in questo mio discorso astratto,
poniamo il caso che doveste ritrovarvi a vagare nel deserto per giorni, senza
nulla da bere e nemmeno un posto dove ripararsi da un caldo assassino. Alla
prima persona in grado di darvi soccorso cosa direste? Qualcosa tipo che so
«Acqua» no? Di certo non: «Potrei avere altra crema abbronzante, grazie».
Allora perché le persone non possono dire cose tipo «Non mi piacciono
i film d’azione» oppure «È un tamarro», o magari «Non mi piacciono i registi
che stanno in fissa dura con gli elicotteri» quando parlano di Michael Bay. Queste
sono affermazioni chiare, che potrei anche capire, ma dire che non sa dirigere equivale
a chiedere la crema abbronzante in mezzo al deserto per quello che mi riguarda.
i film d’azione» oppure «È un tamarro», o magari «Non mi piacciono i registi
che stanno in fissa dura con gli elicotteri» quando parlano di Michael Bay. Queste
sono affermazioni chiare, che potrei anche capire, ma dire che non sa dirigere equivale
a chiedere la crema abbronzante in mezzo al deserto per quello che mi riguarda.
Non credo che capirò mai l’odio nei confronti di Michael
Bay, lo stesso tipo di livore che ha trasformato “Bumblebee” nel «MIGLIOR FILM
SUI TRANSFORMERS EVAH!!» già prima della sua uscita, almeno stando alle
reazioni morigerate con cui è stato accolto.
Bay, lo stesso tipo di livore che ha trasformato “Bumblebee” nel «MIGLIOR FILM
SUI TRANSFORMERS EVAH!!» già prima della sua uscita, almeno stando alle
reazioni morigerate con cui è stato accolto.
La saga dei “Transformers” è quella con cui Michael Bay
ricorda al mondo di avercelo più grosso di tutti… Il talento. Questi robottoni
sono il suo modo di sfogarsi e insieme, di alzare l’asticella del suo talento
visivo. Sono film perfetti? No, sono spesso un enorme casino da seguire, come
nel caso di L’ultimo cavaliere, dove
la trama era un’accozzaglia di roba ammonticchiata insieme, tipo pila dei panni
da stirare, però porco mondo, se gente come il vostro (non il mio) Chris Nolan
e il mio (ma anche vostro) Jimmy Cameron parlano bene di Bay, ci sarà una
ragione no?
ricorda al mondo di avercelo più grosso di tutti… Il talento. Questi robottoni
sono il suo modo di sfogarsi e insieme, di alzare l’asticella del suo talento
visivo. Sono film perfetti? No, sono spesso un enorme casino da seguire, come
nel caso di L’ultimo cavaliere, dove
la trama era un’accozzaglia di roba ammonticchiata insieme, tipo pila dei panni
da stirare, però porco mondo, se gente come il vostro (non il mio) Chris Nolan
e il mio (ma anche vostro) Jimmy Cameron parlano bene di Bay, ci sarà una
ragione no?
Quello che i Transformers avrebbero bisogno al cinema, è un
film con una trama semplice, magari ricalcata su quella del vecchio cartone animato, in pratica Michele
Baia dovrebbe darsi una calmata, cosa che probabilmente non accadrà mai, ma se
l’alternativa è Bumblebee, andiamo male gente.
film con una trama semplice, magari ricalcata su quella del vecchio cartone animato, in pratica Michele
Baia dovrebbe darsi una calmata, cosa che probabilmente non accadrà mai, ma se
l’alternativa è Bumblebee, andiamo male gente.
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A sinistra, come il popolo di Internet vede Michael Bay. A destra questo film. |
Un po’ lo attendevo questo film, che è un po’ spin-off, un
po’ tentativo di rilancio per la saga, ma considerando l’ambientazione è anche
un prequel, potremmo definirlo “Preboot-off” e quando questabestemmia
parola prenderà piede, non voglio sapere nulla, nego la paternità fin da ora! A meno che non ci siano di mezzo soldi da portare a casa, allora si, é mia, altrimenti ciccia!
po’ tentativo di rilancio per la saga, ma considerando l’ambientazione è anche
un prequel, potremmo definirlo “Preboot-off” e quando questa
parola prenderà piede, non voglio sapere nulla, nego la paternità fin da ora! A meno che non ci siano di mezzo soldi da portare a casa, allora si, é mia, altrimenti ciccia!
L’idea di affidare la regia a uno come Travis Knight che
arriva dall’animazione, visto il soggetto della storia, non è affatto una
cattiva pensata, del resto il regista aveva fatto molto bene con Kubo e la spada magica, e per raccontare
la storia del più pacioccoso e simpaticone di tutti i Trasformers sembra ancora
la scelta giusta. Peccato che “Bumblebee” sia la sagra del già visto, un film
che dopo un inizio azzeccato, procede per scene viste e riviste mille volte, e
che riesce forse solo in un’unica impresa: Essere il miglior film di John Cena.
arriva dall’animazione, visto il soggetto della storia, non è affatto una
cattiva pensata, del resto il regista aveva fatto molto bene con Kubo e la spada magica, e per raccontare
la storia del più pacioccoso e simpaticone di tutti i Trasformers sembra ancora
la scelta giusta. Peccato che “Bumblebee” sia la sagra del già visto, un film
che dopo un inizio azzeccato, procede per scene viste e riviste mille volte, e
che riesce forse solo in un’unica impresa: Essere il miglior film di John Cena.
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John Cena si esibisce nel saluto ufficiale della Bara Volante per festeggiare. |
Bisogna dire che i primi cinque minuti del film, sono quanto
di più vicino al cartone animato che abbiamo amato tutti da bambini, che si sia mai
visto su un grande schermo. Gli Autobot guidati daCommander Optimus
Prime in lotta contro i Decepticon, sul pianeta Cybertron, spaccato in due
dalla guerra civile, una scena che funziona molto bene, anche se gioca sulla
malinconia, e quando vi dico che i primi cinque minuti di un film determinano
tutta l’andazzo, aspettatevi malinconia a pacchi per 114 minuti.
di più vicino al cartone animato che abbiamo amato tutti da bambini, che si sia mai
visto su un grande schermo. Gli Autobot guidati da
Prime in lotta contro i Decepticon, sul pianeta Cybertron, spaccato in due
dalla guerra civile, una scena che funziona molto bene, anche se gioca sulla
malinconia, e quando vi dico che i primi cinque minuti di un film determinano
tutta l’andazzo, aspettatevi malinconia a pacchi per 114 minuti.
Si perché Bumblebee viene incaricato da Commander Optimus
Prime di nascondersi sulla Terra, senza farsi beccare dai Decepticon e di
aspettare il ritorno dei suoi compagni, ma perché non trovare anche il tempo
per introdurre l’agente Jack Burns (John Cena) e giustificare il mutismo di
Bumblebee? Fatto questo, quando abbiamo un eroe con una missione, dei cattivi
Robot e un umano dal passato militare e dal ruolo potenzialmente interessante,
il film si rende conto di avere l’occasione per trasformarsi nell’ennesima
pellicola ambientata in degli anni ’80 che esistono solo al cinema, e perché
dovrebbe perdere questa occasione? Il pubblico ha tanto bisogno di UN’ALTRA
pellicola ambientata negli anni ’80!
Prime di nascondersi sulla Terra, senza farsi beccare dai Decepticon e di
aspettare il ritorno dei suoi compagni, ma perché non trovare anche il tempo
per introdurre l’agente Jack Burns (John Cena) e giustificare il mutismo di
Bumblebee? Fatto questo, quando abbiamo un eroe con una missione, dei cattivi
Robot e un umano dal passato militare e dal ruolo potenzialmente interessante,
il film si rende conto di avere l’occasione per trasformarsi nell’ennesima
pellicola ambientata in degli anni ’80 che esistono solo al cinema, e perché
dovrebbe perdere questa occasione? Il pubblico ha tanto bisogno di UN’ALTRA
pellicola ambientata negli anni ’80!
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Tu non eri neanche nata negli anni ’80! |
Si perché lo scenario cambia quanto entra in scena Charlie
Watson, interpretata da Hailee Steinfeld, la ragazzina di “Il grinta” dei
Fratelli Coen, nei panni dell’adolescente problematica e pseudo alternativa
degli anni ’80, che non ha superato la perdita del suo papà. Per spiegarcelo
perché non togliere il tappo al pennarellone a punta grossa e scrivere una
bella metafora in cui la ragazza non riesce più a tuffarsi in acqua come faceva
quando era una campionessa di nuoto, perché tutto questo le ricorda il trauma
della perdita? Se avete visto più di due film nella vostra vita, avete già
capito che questo romanzo di formazione ambientato d’estate (come questa
tipologia di storie richiede) come finirà? Con lei che si tutta per salvare
Bumblebee bravi! E no, non è uno “spoiler” sulla storia, su questo argomento
lasciatemi l’icona aperta che più avanti ci torniamo.
Watson, interpretata da Hailee Steinfeld, la ragazzina di “Il grinta” dei
Fratelli Coen, nei panni dell’adolescente problematica e pseudo alternativa
degli anni ’80, che non ha superato la perdita del suo papà. Per spiegarcelo
perché non togliere il tappo al pennarellone a punta grossa e scrivere una
bella metafora in cui la ragazza non riesce più a tuffarsi in acqua come faceva
quando era una campionessa di nuoto, perché tutto questo le ricorda il trauma
della perdita? Se avete visto più di due film nella vostra vita, avete già
capito che questo romanzo di formazione ambientato d’estate (come questa
tipologia di storie richiede) come finirà? Con lei che si tutta per salvare
Bumblebee bravi! E no, non è uno “spoiler” sulla storia, su questo argomento
lasciatemi l’icona aperta che più avanti ci torniamo.
Vogliamo anche aggiungere che Charlie Watson, si iscrive al
filone nascente – ma sempre più prolifico – di personaggi femminili tosti, che se
la cavano egregiamente anche con i motori e il più delle volte, trovano quello
di cui hanno bisogno scavando tra i rottami? Come fa Charlie quando dal
meccanico presso cui lavora trova un vecchio Maggiolone Volkswagen giallo?
Guarda caso avevo fatto una breve classifica di questa tipologia di personaggi
sempre più in voga nel cinema odierno, proprio commentando Transformers – L’ultimo cavaliere, ma qui tocca aggiornarla.
filone nascente – ma sempre più prolifico – di personaggi femminili tosti, che se
la cavano egregiamente anche con i motori e il più delle volte, trovano quello
di cui hanno bisogno scavando tra i rottami? Come fa Charlie quando dal
meccanico presso cui lavora trova un vecchio Maggiolone Volkswagen giallo?
Guarda caso avevo fatto una breve classifica di questa tipologia di personaggi
sempre più in voga nel cinema odierno, proprio commentando Transformers – L’ultimo cavaliere, ma qui tocca aggiornarla.
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Per i più giovani, queste erano il nostro Spotify. |
Per ottenere il massimo dall’ambientazione, a Travis Knight
viene chiesto di gettare dentro pezzi musicali a caso che facciano subito anni ’80,
quindi sotto con gli Smiths, “Everybody Wants to Rule the World” dei Tears for
Fears e “Don’t You (Forget about me)” dei Simple Minds, che dall’alba
dell’umanità (il 1985) vuol dire solo e soltanto una cosa: il film più citato
della storia del cinema ovvero “Breakfast Club”. Questo spiega perché Bumblebee
si ritrova a guardarlo in tv, e a rispondere con il pugno in cielo di John Bender,
al saluto militare di John Cena.
viene chiesto di gettare dentro pezzi musicali a caso che facciano subito anni ’80,
quindi sotto con gli Smiths, “Everybody Wants to Rule the World” dei Tears for
Fears e “Don’t You (Forget about me)” dei Simple Minds, che dall’alba
dell’umanità (il 1985) vuol dire solo e soltanto una cosa: il film più citato
della storia del cinema ovvero “Breakfast Club”. Questo spiega perché Bumblebee
si ritrova a guardarlo in tv, e a rispondere con il pugno in cielo di John Bender,
al saluto militare di John Cena.
Anche se i pezzi selezionati non sono male, a mancare è
proprio una certa inventiva, il che è un peccato perché Travis Knight in certi
momenti riesce a tirare fuori il meglio dai siparietti che si creano tra una
ragazzina stramba con difficoltà ad integrarsi, ed un gigantesco Robot giallo
che invece deve nascondersi a tutti i costi, i suoi trascorsi come animatore si
fanno valere, e grazie ad una computer grafica ben fatta, per alcuni minuti
sembra di guardare un film d’animazione in cui Hailee Steinfeld è l’unica a non
essere realizzata al computer.
proprio una certa inventiva, il che è un peccato perché Travis Knight in certi
momenti riesce a tirare fuori il meglio dai siparietti che si creano tra una
ragazzina stramba con difficoltà ad integrarsi, ed un gigantesco Robot giallo
che invece deve nascondersi a tutti i costi, i suoi trascorsi come animatore si
fanno valere, e grazie ad una computer grafica ben fatta, per alcuni minuti
sembra di guardare un film d’animazione in cui Hailee Steinfeld è l’unica a non
essere realizzata al computer.
Peccato che le influenze della produzione, e un lavoro di
scrittura che gioca in difesa, ci facciano passare da un momento già visto
all’altro. “Bumblebee” quindi é una cosina ben poco memorabile, di certo non
all’altezza dei cori entusiasti che lo hanno accompagnato, e che evidentemente
erano urla di gioia per l’assenza di Michael Bay alla regia.
scrittura che gioca in difesa, ci facciano passare da un momento già visto
all’altro. “Bumblebee” quindi é una cosina ben poco memorabile, di certo non
all’altezza dei cori entusiasti che lo hanno accompagnato, e che evidentemente
erano urla di gioia per l’assenza di Michael Bay alla regia.
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La mia scena preferita: Bumblebee che impara a fare la cacca nella lettiera. |
Ma parliamoci chiaro, se il design degli Autobot di Michele
Baia, fosse più simile a quello dei cartoni animati, dei fumetti e di questo
“Bumblebee”, sono sicuro che tanti fan (i veri nemici di ogni saga) non si
lamenterebbero così tanto della regia di Bay, anzi ne sono abbastanza certo,
perché questo “Preboot-off” non ha certo una trama rivoluzionaria, ma in
compenso visivamente non allaccia nemmeno le scarpe agli altri film sui Transformers
visti fino ad oggi. Ricordatemi un po’, da chi erano diretti quelli? Ecco avete capito dove volevo andare a parare.
Baia, fosse più simile a quello dei cartoni animati, dei fumetti e di questo
“Bumblebee”, sono sicuro che tanti fan (i veri nemici di ogni saga) non si
lamenterebbero così tanto della regia di Bay, anzi ne sono abbastanza certo,
perché questo “Preboot-off” non ha certo una trama rivoluzionaria, ma in
compenso visivamente non allaccia nemmeno le scarpe agli altri film sui Transformers
visti fino ad oggi. Ricordatemi un po’, da chi erano diretti quelli? Ecco avete capito dove volevo andare a parare.
In compenso bisogna digerire scene in cui Charlie, intenta a
riparare Bumblebee, fa partire l’ologramma in cuiCommander Obi-Wan
Kenobi Optimus Prime manda il suo messaggio, che stranamente non termina
con: «Aiutami, Bumblebee. Sei la mia unica speranza» altrimenti la strizzatona d’occhio sarebbe completa.
riparare Bumblebee, fa partire l’ologramma in cui
Kenobi
con: «Aiutami, Bumblebee. Sei la mia unica speranza» altrimenti la strizzatona d’occhio sarebbe completa.
Oppure la scena in cui il giallo robottone viene lasciato a
casa da solo, libero di guardare la televisione e fare danni come faceva E.T.
nel film di Spielberg. Insomma avete capito l’andazzo, l’unica concessione ai
nostri (strambi) tempi moderni, è rappresentato dall’aspirante fidanzatino di
Charlie, che rappresenta l’inevitabile personaggio di colore che non può
mancare nel cinema americano moderno, ma che risulta un pugno in un occhio,
perché in una storia che in teoria dovrebbe parlare di emarginati (umani e
Autobot), lui risulta il personaggio più emarginato dalla trama di tutti.
casa da solo, libero di guardare la televisione e fare danni come faceva E.T.
nel film di Spielberg. Insomma avete capito l’andazzo, l’unica concessione ai
nostri (strambi) tempi moderni, è rappresentato dall’aspirante fidanzatino di
Charlie, che rappresenta l’inevitabile personaggio di colore che non può
mancare nel cinema americano moderno, ma che risulta un pugno in un occhio,
perché in una storia che in teoria dovrebbe parlare di emarginati (umani e
Autobot), lui risulta il personaggio più emarginato dalla trama di tutti.
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“Io sarò sempre qui” (Cit.) |
Le scene d’azione poi sono coreografata come in un film per
famiglie, non che siano male, ma dimenticatevi la strapotenza visiva di Michael
Bay. Ecco perché a ben guardarle, queste scene funzionano meglio quando Travis
Knight è lasciato libero di risultare un po’ ironico, avevo un’icona sull’argomento
“Spoiler” lasciata aperta, la chiudiamo subito.
famiglie, non che siano male, ma dimenticatevi la strapotenza visiva di Michael
Bay. Ecco perché a ben guardarle, queste scene funzionano meglio quando Travis
Knight è lasciato libero di risultare un po’ ironico, avevo un’icona sull’argomento
“Spoiler” lasciata aperta, la chiudiamo subito.
Mentre la famiglia di Charlie, con la giardinetta di
famiglia si lancia ad aiutare la ragazza, Knight mette su un inseguimento in
auto che risulta più comico che adrenalinico, e funziona più che altro per via
della gag finale del fratello della protagonista, che però pochi minuti prima,
di fatto “Spoilera” (perdonatemi l’orrido anglicismo) tutto quello che
succederà da questo punto del film in poi. Spero che sia stato un moto di
coscienza della sceneggiatrice Christina Hodson (che a breve vedremo al lavoro su “Birds of
Prey” speriamo bene), che deve essersi resa conto lei stessa di aver scritto un
film, con una trama talmente facile da intuire, che tanto valeva far
spiattellare tutto il finale ad uno dei personaggi!
famiglia si lancia ad aiutare la ragazza, Knight mette su un inseguimento in
auto che risulta più comico che adrenalinico, e funziona più che altro per via
della gag finale del fratello della protagonista, che però pochi minuti prima,
di fatto “Spoilera” (perdonatemi l’orrido anglicismo) tutto quello che
succederà da questo punto del film in poi. Spero che sia stato un moto di
coscienza della sceneggiatrice Christina Hodson (che a breve vedremo al lavoro su “Birds of
Prey” speriamo bene), che deve essersi resa conto lei stessa di aver scritto un
film, con una trama talmente facile da intuire, che tanto valeva far
spiattellare tutto il finale ad uno dei personaggi!
Insomma “Bumblebee” è una cosina simpatica nella misura in
cui, sentiate davvero tanto il bisogno di un altro film ambientato negli anni ’80
immaginari che esistono solo al cinema, e allo stesso tempo, la vostra
insofferenza verso Michael Bay, vi faccia amare chiunque non si chiami Michael
Bay.
cui, sentiate davvero tanto il bisogno di un altro film ambientato negli anni ’80
immaginari che esistono solo al cinema, e allo stesso tempo, la vostra
insofferenza verso Michael Bay, vi faccia amare chiunque non si chiami Michael
Bay.
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Qui volevo fare una battuta su Michael Bay e la baia, ma niente, vado a rivedermi The Rock. |
Ultima prima di andare, John Cena si merita un paragrafo, si
perché come ci insegna il Zinefilo, ogni lottatore della WWE che arriva al
cinema, finisce in film dove non mena nessuno nemmeno per errore, quindi dopo
aver messo su una filmografia fatta di commedie sceme e film d’azione girati in
Romania, John Cena nemmeno qui mena nessuno, però manda a segno un personaggio
che di fatto è la versione per famiglie di quello di Michael Shannon in La forma dell’acqua, con la differenza tra capacità di recitazione che intercorre
tra Shannon e Cena, vi lascio fare le debite proporzioni. Ma che comunque
risulta la migliore interpretazione della carriera di attore di John Cena,
anche qui, se non avete visto altri film con Cena, potete immaginare la loro qualità
confrontandoli con questo, nel dubbio: You can’t see Me!
perché come ci insegna il Zinefilo, ogni lottatore della WWE che arriva al
cinema, finisce in film dove non mena nessuno nemmeno per errore, quindi dopo
aver messo su una filmografia fatta di commedie sceme e film d’azione girati in
Romania, John Cena nemmeno qui mena nessuno, però manda a segno un personaggio
che di fatto è la versione per famiglie di quello di Michael Shannon in La forma dell’acqua, con la differenza tra capacità di recitazione che intercorre
tra Shannon e Cena, vi lascio fare le debite proporzioni. Ma che comunque
risulta la migliore interpretazione della carriera di attore di John Cena,
anche qui, se non avete visto altri film con Cena, potete immaginare la loro qualità
confrontandoli con questo, nel dubbio: You can’t see Me!