Home » Recensioni » Daredevil – Stagione 2 (2016): diavoli, mazzate, bambole & Punitori

Daredevil – Stagione 2 (2016): diavoli, mazzate, bambole & Punitori

Vi ho già raccontato quanto io sia un grande appassionato dei fumetti del Diavolo Rosso di casa Marvel, dopo la bellissima prima stagione Netflix, l’attesa per la numero due era a livello storici, quello che posso dire è che mi ritengo davvero soddisfatto del risultato finale, qui sotto trovate il mio commento a questa seconda stagione senza anticipazione sulla trama, quindi leggete pure senza il timore di essere aggrediti da un Ninja-SPOILER!

A differenza dell’anno scorso niente post doppio con i commenti ai singoli episodi, ma come già fatto per Jessica Jones, arriverà un post dedicato con tutti gli omaggi, citazioni, Easter Eggs e strizzate d’occhio che sono riuscito a cogliere guardando questi 13 episodi, le tradizioni vanno rispettate.

La prima stagione di “Daredevil” era concentrata su Matt Murdock e le origini del personaggio, come tutti i seguiti, è il momento di approfondire il personaggio ed espandere il mondo di personaggi che lo popola, per farlo gli autori hanno optato per una mossa rischiosa, ovvero introdurre non uno ma due personaggi molto carismatici provenienti dall’universo Marvel, la prima è la celebre assassina Elektra, l’altro è Frank Castle, noto a tutti come il Punitore.

La classica posa eroica del “Rosso” di Hell’s Kitchen.

Nel loro accordo di collaborazione, Marvel e Netflix hanno puntato su un adattamento televisivo degli eroi più urbani della Casa delle Idee, se i vari film dell’ormai famigerato MCU ci fanno guardare in alto mentre gli Avengers sollevano città in cielo, o in basso nel tentativo di non spiaccicare a terra Ant-Man, Netflix punta il suo sguardo su strade vicoli e palazzi (cit.), ditemi cosa volete, ma per me gli eroi urbani della Marvel sono quelli che preferisco.

Se nella prima stagione abbiamo capito che Matt Murdock è un duro che prende (e da) un sacco di botte, ma soprattutto non si arrende mai, i nuovi arrivati costringono il nostro avvocato video-leso a riflettere su se stesso, mettendo seriamente alla prova la sua struttura morale e, in molti casi, rubandogli anche il palcoscenico.

«Non mi piace il bondage, e mi scappa pure la pipì!»

Intelligentemente gli autori non perdono tempo e fanno scontrare l’alter ego di Frank Castle con Devil (scusate, ma per abitudine fumettistica ogni tanto di scapperà di chiamarlo ancora così) fin dal primo episodio, intitolato “Bang!” (2×01) onomatopea che riassume alla perfezione l’episodio, ma sappiate che se la prima puntata è un bang, le restanti 12 sono un BOOM!

Come vi raccontavo, il Punitore è uno dei personaggi più celebri di casa Marvel, le sue modalità sono opposte a quelle di qualunque super eroe, come descrive alla perfezione lo stesso Frank nell’episodio “2×03 Il meglio di New York”: “I tuoi nemici si rialzano, i miei restano a terra.”.

Proprio in questa enorme differenza di vedute sta tutta la distanza tra Devil e il Punitore, che con i suoi metodi risoluti, il più delle volte durante questa stagione riuscirà a far passare Matt per un chierichetto (infatti lo chiama “Red” ma anche “Altar Boy” giusto per chiarire il concetto).

«Cieco e con le corna, cosa sei? Un arbitro di calcio?», «No, avvocato»

Se a differenza dei film del MCU, Netflix punta il nostro sguardo sugli eroi urbani, con questa seconda stagione di “Daredevil” ci mostra una deriva ancora più oscura del vigilantismo, facendo leva sulla componente morale che il personaggio di Punisher si porta dietro. Ma inutile girarci attorno: una delle principali ragioni per cui questa seconda stagione funziona così bene è perché, finalmente, abbiamo un adattamento televisivo degno di un personaggio controverso e amato come Frank Castle!

Dopo aver sbagliato non uno, ma due film e aver fatto quasi bene con il terzo, questa serie finalmente ci regala un Frank Castle per cui valga la pena fare il tifo, ex Marines decorato (non un poliziotto! Era ora!), con il cervello completamente fottuto dopo aver assistito alla morte della sua famiglia, ma comunque lucidissimo nella sua vendetta contro il crimine organizzato. Ho già espresso questo concetto, ma lo ripeto: chi si occupa del casting delle serie Netflix si merita ogni centesimo del suo stipendio, perché la scelta di Jon Bernthal è assolutamente azzeccata!

«Jon fai lo sguardo da pazzo? Ok perfetto, la parte è tua!»

Jon Bernthal dopo aver abbandonato I Camminamorti (dove interpretava Shane, guarda caso un pazzarello che rubava la scena al protagonista) ha mandato a segno una serie di scelte giuste, da “The Wolf of Wall Street” passando per Fury e “Sicario”. La sua prova è magnifica, non solo ha il grugno da bulldog giusto per Frank Castle, ma anche una voce e una presenza fisica minacciosa, è totalmente credibile nelle scene di lotta (ho promesso niente SPOILER, ma l’episodio 2×10 “L’Uomo nella cassa”) ci regala una delle più belle scene “di menare” di tutta la serie!

Frank Castle fa risparmiare soldi ai contribuenti alla sua maniera.

Inoltre, Bernthal è perfettamente a suo agio nel ruolo: è capace di portare in scena lo sguardo da macchina da guerra del Punitore, ma è molto intenso anche nelle scene drammatica, il finale dell’episodio 2×04 (“Un Penny e un decino”) oltre a concludere idealmente il primo atto della seconda stagione, ci regala uno degli episodi migliori di tutta la serie, in una scena in cui Jon Bernthal pare omaggiare il finale di “Rambo” (tranquilli, per tutti i dettagli arriva il post delle citazioni!), scusate se è poco.

«Non è finito niente. Niente! Non è un interruttore che si spegne!» (Cit.)

Gli autori scelgono di seguire la lezione di Chris Nolan (anche se non lo amo molto, quando va una cosa giusta bisogna dirlo) di inserire le modifiche al costume di Daredevil come parti integranti della storia. Sono ancora convinto che il costume di “Doppia D” funzioni meglio nelle scene buie (ovvero l’80% delle serie) anche se a livello di design, l’effetto “Power Ranger” si avverte ancora un po’ troppo.

Quando non sai, come uscire dai guai, chiama al volo i Power Ranger Daredevil.

Matt Murdock non ha soltanto i suoi bei problemi a tener testa al Punitore, anche la sua ex-fiamma, la bella e letale Elektra Natchios torna a sconvolgergli la vita e qui bisogna parlare bene ancora una volta del direttore del casting: Élodie Yung non solo è sensuale, esotica e credibile nelle scene di lotta, ma soprattutto sembra davvero greca, con buona pace della mascellona texana di Jennifer Garner!

Non voglio svelarvi troppo della trama, ma sappiate che dopo qualche velato riferimento nella prima stagione, finalmente i Ninja della Mano avranno un ruolo centrale in questa serie, dall’episodio “2×08 Colpevole come il peccato” iniziano ad arrivare Ninja a coppie di due, piovono dal cielo, escono dalle fottute pareti! (cit.), Ninja a strafottere fino al finale di stagione e con loro una serie di scene di lotta coreografate come si deve e soprattutto violente, scordatevi i pugni timidi e nascosti dal montaggio di “Capitan America: The Winter Soldier”: in questa serie si menano come si deve, se Jason Statham ha dichiarato che gli stunt dei film Marvel potrebbe farli anche sua nonna (storia vera), è stato a lungo in lizza per il ruolo di Bullseye proprio in questa serie, la sua presenza sarebbe stata la ciliegina su questa torta di botte!

We have a Élodie, you’ll appreciate (quasi-cit.)

Visto che sono in argomento, la prima stagione ci ha regalato una lotta tra Matt e una banda di criminali, girata in un unico take, chiaramente ispirata al film “Old Boy”, qui l’episodio 2×03 manda in scena la versione 2.0 di quel combattimento, come lo stesso Charlie Cox l’ha definita: “Nei nuovi episodi vi sono un sacco di belle scene di lotta. Ce n’è una in particolare che mi soddisfa perché è una specie di omaggio al piano sequenza della prima stagione, ma sotto crack”.

La lotta di Devil lungo le scale del palazzo è una vera figata, il piano sequenza ha degli stacchi e, secondo me, si sono anche un po’ aiutati con il computer, ma in ogni caso il risultato finale è una vera bomba, bisogna fare un applauso al coordinatore dei combattimenti, Phil Silvera, uno con un curriculum lungo come il suo braccio.

Tornando, invece, su Elektra, in questa serie ammicca decisamente alla versione descritta da Frank Miller in “L’uomo senza paura” (già fonte di ispirazione per la prima stagione), ma nel corso degli episodi, diventa un personaggio con maggiore spessore, mi sono divertito molto a vedere Matt ed Elektra impegnati in missioni notturne in stile James Bond e mi ha fatto anche piacere rivedere Floria Sigismondi alla regia dell’episodio 2×05 – Kinbaku, proprio quello in cui l’assassina greca fa il suo ingresso nella serie.

Ah legato da Castle no, ma giocare a Kinbaku con Elektra si? Furbacchione!

Anche il rapporto con la bionda Karen Page (una bravissima Deborah Ann Woll) e Foggy Nelson (Elden Henson ) aumenta di spessore in questa stagione, l’arrivo di Elektra separa Matt dai colleghi e sgancia una bella bomba sulla sua vita sentimentale con Karen, l’effetto collaterale è che nella serie, le sottotrame si dividono: da una parte troviamo Devil ed Elektra alle prese con la Mano, dall’altra, Karen diventa la “Spalla” di Frank Castle nella sua ricerca della verità, uno scambio di coppie che ho apprezzato molto, perché ha permesso a tutti i personaggi di salire di livello.

Questa separazione delle trame è funzionale poiché Matt si ritrova progressivamente sempre più solo, considerando la caratura di personaggi come il Punitore ed Elektra, bisogna anche mettere in conto che ogni tanto il titolare delle serie venga messo un po’ da parte, è il pegno da pagare quando l’obbiettivo è quello di espandere le trame e gettare le basi per le prossime stagioni.

Go ninja, go ninja go!

Bisogna dire che in questa seconda stagione c’è parecchie carne al fuoco, ma trame, sottotrame e personaggi sono tutti gestiti in maniera sensata (sto pensando a qualche ritorno come quello di Vincent D’Onofrio e Stephen Rider, ma anche al grande Clancy Brown!), tutti e 13 gli episodi tengono alto il livello di attenzione, non ho avvertito il calo degli episodi centrali che, invece, era presente nella prima stagione.

Anche se la Mano, Elektra e soprattutto Punisher, sono antagonisti di alto livello, forse in questa stagione manca una nemesi degna di Wilson Fisk, Vincent D’Onofrio ritorna in scena brevemente e, quando lo fa, dimostra ancora una volta di essere quello più in forma di tutti, no vabbè con quella panza in forma no, più in palla di tutti ecco. Si vede che è perfettamente a suo agio con il personaggio e poi con quel vocione gigante fa il resto, nei pochi episodi in cui compare, fa immediatamente salire il livello della serie, lo vediamo mentre inizia a costruire il suo impero come Kingpin (nome pronunciato per la prima volta in questa stagione), sono sicuro che lo vedremo… Rinascere. No, non ho scelto la parola a caso.

Mica male, ma il casco integrale è più sicuro.

Ho apprezzato molto in modo in cui, specialmente nel finale, tutti i personaggi devono fare i conti con i rispettivi mentori, per trovare la propria strada nel mondo, ma in generale anche se si tratta di una stagione che introduce molti elementi, mi sono divertito come un matto, Devil che picchia come un fabbro, Elektra e il Punitore finalmente degni dei loro nomi, vero, forse l’assenza di Steven S. DeKnight (al lavoro su “Pacific Rim 2” teniamo tutte le dita incrociate…) si avverte, ma in generale “Daredevil” mi è sembrata un’ottima conferma, anzi, io sono già pronto per la stagione numero tre!

Sepolto in precedenza lunedì 28 marzo 2016

0 0 voti
Voto Articolo
Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
Più votati
Recenti Più Vecchi
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Film del Giorno

La città proibita (2025): la vendicatrice di Roma Est

Dopo Jeeg e i suoi FreaX-Men, Gabriele Mainetti torna colpire più duro che mai. Ce ne parla il nostro sensei Quinto Moro, rigorosamente senza spoiler. Il guaio del cinema italiano [...]
Vai al Migliore del Giorno
Categorie
Recensioni Film Horror I Classidy Monografie Recensioni di Serie Recensioni di Fumetti Recensioni di Libri
Chi Scrive sulla Bara?
@2025 La Bara Volante

Creato con orrore 💀 da contentI Marketing