Ho avuto la fortuna di fare la conoscenza dei coniugi Vanessa e Joseph Winter a distanza molto ravvicinata di visioni. Prima li ho visti mandare a segno quello che è a mani basse il miglior segmento di V/H/S/99, ovvero l’infernale “To Hell And Back”, dopodiché su Shudder è comparso il loro film d’esordio “Deadstream”, posso dirlo? Uno degli horror più divertenti del 2022 (storia vera).
Alcuni registi e sceneggiatori di Horror sembrano dei luddisti, temono la tecnologia perché non sanno come gestirla nelle loro storie, ecco perché ricorrono ad espedienti barbari per portare a zero la percentuale di batteria dei cellulari, in modo da poterli far fuori dall’equazione, liberi di replicare le dinamiche senza telefono degli Horror degli anni ’70 e ’80.
Altri invece fanno di necessità virtù, il found footage ad esempio è un ottimo modo per poter realizzare un film contenendo i costi, quindi sotto di «OH MY GOOOOOD!» e «What the f&%k!» per ricadere di colpo in una tipologia di Horror di fine anni ’90 inizio 2000.
Poi ci sono registi e sceneggiatori come Vanessa e Joseph Winter, che hanno pochi soldi e tanto ingegno e non hanno nessuna paura delle tecnologia, tanto che il loro “Deadstream” più che un found footage è un horror in presa diretta, sono sicuro che gli americano abbiano già coniato una parola per definirlo, streamfootage o qualche altra diavoleria del genere.
Sta di fatto che “Deadstream” ha una storia che giustifica bene la tecnologia e insieme a questa, sostiene saldamente la buona riuscita del film. Tutto ruota letteralmente intorno a Shawn Ruddy, una sorta di Ryan Reynolds senza muscoli interpretato dallo stesso Joseph Winter, per dirvi di quanto siano modesti i mezzi di questo comunque riuscitissimo film.
Shawn ha il suo canale sul TuTubo, problema: in uno dei suoi tanti video ha messo il piede su una cacca beccandosi accuse di razzismo che lui rigetta fortemente anche se bisogna dirlo, vale la massima “Internet non dimentica”. Vere o no le accuse gli hanno precluso la possibilità di continuare a monetizzare dai suoi video, uno più scemo ed esilarante dell’altro, perché i Winters fanno iniziare “Deadstream” così, con un paio di esempi della produzioni di Shawn, il mio preferito resta lui, conciato da Baby-Mosè dentro la cesta, che deve attraversare un fiume come il patriarca fece con il Nilo. Prima scena di questo Horror e stavo già ridendo (storia vera).
Shawn che di fare un vero lavoro non ha nessuna intenzione, accetta la proposta del nuovo sponsor, una bibita energetica che per contratto, deve citare e bere ad ogni piè sospinto anche durante la diretta, che prevede una notte intera passata in una casa stregata, come uno di quei brutti programmi che trovate su DMAX, ma con utilizzo migliore di go-pro e diretta streaming, con tanto di commenti dal vivo a cui rispondere.
Proprio perché il nostro Ryan Reynolds senza muscoli vuole tornare a fare i soldi grazie al TuTubo, quindi getta via la chiave mettendosi così dalla parte del giusto, senza poter uscire vincerà la sfida e riconquisterà le sue monetizzazioni no? Ecco, prima però bisogna sopravvivere alla notte nella casa, che ovviamente è davvero stregata, questa era la parte semplice.
Quella meno semplice sta nel mandarlo a segno un film così, che utilizza alla perfezione la tecnologia facendo riuscita satira di Youtuber e compagnia cantante (perché mi rifiuto di scrivere anglicismi orridi). Shawn indaga, apre porte, si caga addosso, stempera con battute e battutine spesso più simpatiche della media, chatta e risponde ai commenti in diretta perché è tenuto a farlo e quando è nei guai, va a vedere video tutorial di Youtuber minorenni. Insomma un film che fa ridere e sobbalzare, grazie ad un utilizzo sapiente dei “Salti paura” (anche noti come “Jump scare”) mai forzati o fini a loro stessi, ma sempre ben giustificati dagli angoli di inquadratura, o dal fatto che Shawn passi il tempo con un occhio (a volte entrambi) sullo schermo.
Vanessa e Joseph Winter non si limitano alla soggettiva, il punto di vista di Shawn nei corridoi della casa, ma sfruttano davvero ogni possibile inquadratura fornita dalla tecnologia, dando a questa sorta di found footage in diretta, un’idea di montaggio, ovvero quello che di norma dovrebbe essere il nemico naturale delle tipologia di storia con nastro ritrovato. Dopodchè appena ti sei abituato a questo giochino che funziona alla perfezione, i coniugi Inverno menano il loro colpo più duro.
L’ultimo atto di “Deadstream” si trasforma nel più genuino e sentito omaggio ad Evil Dead che vi capiterà di vedere quest’anno e forse anche il prossimo, con una varietà di mostri orribili e deformi, squartamenti, dita mozzate e litrate di sangue. Tutti trucchi realizzati rigorosamente alla vecchia maniera, insomma uno spettacolo per cui io ve lo dico, mi è capitato di voler artisticamente bene ad alcuni registi per molto meno di così!
Al momento “Deadstream” si trova solo su Shudder, piattaforma che offre sempre per fortuna spazio a questo tipo di prodotti ma qui da noi non è proprio semplice accedervi, il mio dovere di non Youtuber l’ho fatto, sappiate che più riusciti, intelligenti e divertiti Horror di “Deadstream” in circolazione ne troverete pochi, poi non ditemi che non vi avevo avvisati eh?
Sepolto in precedenza mercoledì 21 dicembre 2022
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