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Doctor Who – 1×01/02 – Space Babies e The Devil’s Chord (2024): nello spazio nessuno può sentirti cantare i Beatles

Parapapam! Parapapam! Pam pam! Paaaaraaaapaaaaa! È tornato Doctor Who, con la quindicesima incarnazione del Signore del Tempo, firmata dal ritrovato Russell T Davies. I nuovo episodi disponibili ogni sabato su Disney+ arriveranno come sempre sulla Bara, so già di essere in ritardo di una puntata, ma rimedierò a breve, a volo di Bara posso farlo… Cominciamo!

1×01 – Space Babies / La stazione spaziale dei bambini

Nello spazio nessuno può sentirti smocciolare. Questo sarebbe il titolo giusto per un episodio che inaugura il nuovo corso e la nuova piattaforma nel modo migliore, con un episodio che unisce la tradizione delle puntate di “Doctor Who” ambientate in una base spaziale, alla possibilità di arrivare a tanto nuovo pubblico, che potrebbe scoprire la serie grazie alla comodità di Disney+

Quindi si parte con la nuova companion, Ruby Sunday (Millie Gibson), la modellina con giacca da scafista che sale a bordo del Tardis per partire con il nuovo Dottore (Ncuti Gatwa) che in questo episodio attenta al nostro fegato, volete fare un gioco alcolico? Vi fate un sorso ogni volta che il quindicesimo Dottore dice «Space babies!» ed entro metà episodio sarete in coma etilico.

Giovani, carini e dislocati (nello spazio tempo, quasi-cit.)

Prima di fare un salto sulla stazione spaziale, Ruby come Homer Simpson fa un casino calpestando una farfalla, ma sono tutte trovate divertenti che servono al nuovo Dottore per spiegare velocemente il suo “Nome”, cosa significa Tardis, da dove proviene e tutte quelle informazioni base che servono a rendere per tutti una puntata di “Doctor Who”, anche a chi non ha mai sentito parlare della serie.

Questa puntata è un piccolo ritorno alle origini della serie, che giova ricordarlo, nacque nel 1963 come programma tv per bambini, quindi ecco la macchina per le nascite impazzita, che genera bambini spaziali super intelligenti, una banda di pupi e pupe sui loro super passeggini, minacciati da un Boogeyman spaventoso. Posso dirlo? Alien ma con dei neonati, anche armati di lanciafiamme, ma sempre Alien.

Un goccetto da bere per ogni… Space babies!

Uno dei film più spaventosi di sempre e una puntata di rilancio, leggera, giocosa e per bambini (in tutti i sensi) possono convivere? Si, e qui lo fanno bene, con Russell T Davies che snocciola giochi di parole su Baubau fatti di… Vabbè scopritelo (anche perché in italiano è intraducibile), che sono chiaramente trovate a misura di bambino, però con un finale che è in tutto e per tutto il film di Ridley Scott, ma in versione “Doctor Who”. Insomma una puntata leggera e spassosa, seguita a ruota da un’altra, della stessa tipologia che però alza l’asticella.

Aspetta di trovare i pannolini prima di fare quella faccia Dottore.

1×02 – The Devil’s Chord / Il Maestro

1925, un Maestro di pianoforte spiega al suo studente Henry Harbinger (occhiolino-occhiolino) il concetto di Diabolus in musica, quando dal pianoforte, come in un horror, ciccia fuori il Maestro, con la seria intenzione di farmi sbagliare tutti i pronomi, visto che ad impersonare il personaggio è la bravissima drag queen Jinkx Monsoon, che ci regala un Maestro che stando alle affermazioni di Davies, non è QUEL Maestro, ma più che altro una NON velata critica al governo inglese che sta tagliando i fondi per l’istruzione artistica (storia vera).

Finalmente l’episodio crossover con RuPaul’s Drag Race.

Ruby al suo primo viaggio, non sceglie il Titanic come fanno tutti, ma la Swinging London, quella di Abbey Road e del primo disco dei Beatles, che stanno incidendo alla EMI Records una canzone… Terribile, no sul serio, una roba inascoltabile, perché in questo 1963 (dove il Dottore ha una nipote di nome Susan, come da canone del personaggio), nessuno fischietta o batte il piede a ritmo, insomma un mondo senza musica. Orrore!

Millie Gibson e Ncuti Gatwa hanno buona chimica, si divertono con i vestiti d’epoca e Jinkx Monsoon fa il suo dovere, anche per strappare per sempre dal cuore l’ultima canzone da Ruby, ultima a ricordare ancora la musica che per altro, è Carols of Bell, il pezzo che sarà il mistero/tormentone del personaggio oltre a farmi pensare sempre ad un certo film di Natale.

Lo facciamo tutti attraversano sulle strisce, vuoi non farlo proprio ad Abbey road?

La puntata sa essere leggera e con tocchi da horror per ragazzi, quando deve omaggiare la musica e i personaggi storici, lo fa piuttosto bene senza nemmeno bisogno di attori/sosia. Se nel 2005 Russell T Davies aveva optato per un Dottore bianco, stiloso e vestito di nero che apriva il suo ciclo con episodi leggeri prima di passare alle cose serie (ricordate gli Slitheen e i manichini?), nel 2024 capisce che per scrollarsi dalle spalle anni di continuità narrativa, ci vuole un Dottore nero, stiloso e vestito di tutti i colori, che ci ricorda che ogni puntata di questa serie ha una svolta nel finale, ma lo fa con la musica (che ha contribuito a salvare) e una sequenza musical.

Insomma, la nuova incarnazione dell’era Davies riparte alla grande, prossima settimana nuovo episodio e vediamo se riuscirò a colmare il divario, intanto vi ricordo lo speciale della Bara!

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