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Game of Thrones – 8×02 – A Knight of the Seven Kingdoms: Ultima notte a Grande Inverno

Nuovo appuntamento settimanale con “Giocotrono”, se vi siete persi qualcosa, vi ricordo il riassunto dello scorso episodio, e come sempre anche se è abbastanza superfluo ribadirlo, da qui in poi… SPOILER! Ma tanto so che siete i migliori lettori del mondo quindi già lo sapete.

Oddio, bisognerebbe anche essere onesti, malgrado tutta
questa enorme “ansia da Spoiler” che ruota attorno a “Giocotrono”, questo
episodio è il nulla farcito dal niente. Parliamoci chiaro, non troverete
nessuno più di me appassionato di storie d’assedio, e ci sta anche gestire il tempo – prima di una battaglia dove
molti dei personaggi probabilmente ci lasceranno le penne – concentrandosi sui
personaggi, ma trovo che ci sia modo e modo di farlo, e questo per me è il modo
sbagliato.
Il processo a Jaime got a gun Lannister poteva essere
l’occasione per tirare le somme dell’intero arco narrativo di uno dei
personaggi che nel corso degli episodi ha avuto un’evoluzione tra le più
marcate di tutti. Come viene risolta? Con Giosnò ancora offeso che interpellato
risponde: «Fate un po’ il cazzo che vi pare» mentre Bran(don Lee) Stark, il
testimone chiave, quello che potrebbe inchiodare Jaime alla sua massima colpa,
fa melina a centro campo, facendo tornare in scena Brienne, che per altro era
sparita più o meno da metà della settima stagione, e che in questo episodio
pare godere della stima di tutti. Le è bastato recitare sotto un casco argentato in Star Wars per guadagnare punti stima. Ora che la serie sta per
finire e quasi tutto il cast resterà per sempre senza lavoro, anche una mezza
comparsata diretta da GIEI GIEI Abrams è oro!

“Potrei almeno mandare un corvo al mio avvocato?”

Insomma ora tutto è stato risolto, Brienne ci ha messo
una buona parola e via, Jaime ora è “amico di tutti” come il cuGGGino di Elio e
le storie tese. Tutto sistemato Jamie, ora siamo Best Friend Forever! Dammi il cinq… Vabbè ehm ci
siamo capiti.

Ma Jaime come Rambo sa che non è finito niente, infatti
si reca sotto l’albero dove hanno parcheggiato al freddo e al gelo il povero
Bran(don Lee) Stark, per cercare davvero di risolvere la situazione, ma questo
povero invalido qualcuno lo considera? Perché lo abbandonano sempre solo!?
Vabbè ma tanto Bran ormai è un illuminato, la sua condizione di corvo Rockfeller
a tre occhi lo pone sopra tutta questa ansia da spoiler attorno a “Giocotrono”.
Il ragazzo è così avanti che come il Dottor Strange, ha già visto tutti i finali possibili, pensate, ha già letto anche
i romanzi che Giorgio Raimondo Riccardo (Giuseppe, Fillippo, Mario, Luca)
Martino deve ancora scrivere! Anzi se volesse raccontarli all’autore, magari
non dovremmo più aspettare così tanto per poterli leggere.

“Vuoi sapere come finiscono i libri? I morti sono i
lettori, defunti durante l’attesa dei nuovi romanzi, venuti a reclamare,
contento?”

Il più avvincente episodio di “Giocotrono” probabilmente
di tutti i tempi, continua con momento veramente interessAAAAAHHHHHWWWWW!
Scusate mi è scappato uno sbadiglio mentre scrivevo. Cosa stavo dicendo? Ah si gli eventi avvincentAAAAAHHHHWWWWW! Oh niente questo episodio mi scatena gli sbadigli.

Sansa e Shakira Targaryen nemiche amiche? Un brio che non
vi dico gente! Siamo qui per vedere un drago zombie e una lotta contro un
esercito di morti, e pare di guardare un film con Margherita Buy, con due donne sull’orlo di. Una crisi di nervi che
parlano nel tinello di casa loro a Gran Inverno, una roba proprio PUM PAM! Tutta
azione e pathos!

“Mi trovate al bar, se succede qualcosa in questo episodio chiamatemi, ok?”

Tra i momenti imperdibili anche Ser Cipolla che distribuisce a tutti la sua zuppa
speciale, preparata con un ingrediente che ti trasforma l’alito in un’arma
letale contro i morti. Anche qui, grandissimi momento di coinvolgimento, il
tutto mentre Brienne (che non è mai stata cagata in questa serie come in questo
singolo episodio) deve praticamente da sola preparare la linea difensiva contro
i morti in arrivo. Cioè, io adesso non voglio fare quello che batte sempre
sullo stesso tasto, ma persino Ash Williams si organizzava di più per fare fronte all’armate delle tenebre in
arrivo, dubito che Brienne e compagni possano contare su una Oldsmobile Delta
88 modificata, un “Bastone di tuono” e l’enorme preparazione scientifica (si fa per dire) del
nostro Ash.

Troppo sperare in una sua visitina nella prossima
puntata? Si vero?

Il piano messo su da questo “seven nation army” viene
organizzato usando il tabellone del Risiko e i resti del plastico di Bruno
Vespa, direttamente dal suo speciale “Chi ha spinto Bran giù dalla torre?” di
qualche anno fa. Il piano? A prova di bomba! Usare il ragazzo a rotelle come
esca, ma tranquillo Bran a proteggerti ci sarà uno dei più tosti, uno con degli
attributi così: Theon Greyjoy.

…Non bisogna essere dotati dei poteri di preveggenza di
Bran per capire che questo piano finirà malissimo.

“Qualcuno potrebbe darmi una spinta? Che non sia Jaime
però, l’ultima volta non è andata benissimo”

Tra gli altri momenti veramente appassionanti, come non
citare Arya Stark a cui sale improvvisamente l’ormone e decide che se proprio
deve morire, meglio non farlo vergine, al massimo del capricorno. «Gendry tu
quando sei nato?», «a gennaio», «perfetto togliti le braghe!».

Ora, in otto stagioni di “Giocotrono” le abbiamo viste
tutte, donne nude, uomini nudi, donne con donne, uomini con uomini, n’omo, ‘na donna,’ na donna, n’omo. Tyrion che ci dà dentro, persino Verme Grigio
che si dà da fare, ma Arya Stark è troppo! No sul serio, anche perché una volta la Stark giusta pensava solo ad ammazzare le persone nella sua lista dei “Morti ammazzati”, qui invece si trova addirittura davanti a due di quelle “Tristi merdine decrepite” (cit.) e
niente, l’ormone vince su tutto. HBO non si smentisce mai!

Se valgono le regole dei film Horror, mi spiace Arya,
davvero una pessima scelta di tempi.

Insomma su questo principio, tante grandi vendette dell’immaginario potrebbero essere ridimensionate.

Frank Castle? Una visita di Elektra oppure della Vedova Nera ed è tutto risolto.
Il conte di Montecristo? Alla fine era solo uno che voleva farsi la Mercédès. No, non una berlina tedesca.
A questo punto anche la parodia porno di “Kill Bill” – che non ho visto, ma di cui posso facilmente intuire il titolo – sarebbe da rivalutare.

Tra le altre cose che vediamo accadere di fondamentale
importanza, qui scopriamo che Lyanna Mormont è la cugina di Ser Jorah Mormont. Cioè, il fatto che abbiano lo stesso cognome poteva essere un buon indizio, ma
siccome gli autori hanno capito che Lyanna è un meme su due gambe – e proprio
per questo una delle preferite dal pubblico – non possono più fare a meno di
inserirla negli episodi, anche per mezzo secondo come accade qui.

“La mia zuppa alla cipolla fa tornare in vita i morti, e poi non ditemi che non vi avevo avvisato!”

Sapete cosa manca a questo bell’episodio? Tormund, ultimo
rappresentati del fiero popolo dei Bruti (ormai scomparsi da questa serie, come
Melisandre, il vetro di drago, ogni approfondimento sul Re della notte, e
potrei continuare per ore) che fa le faccette sceme ogni volta che vede
Brienne. Cosa dicevamo a proposito di meme per accontentare il pubblico a
casa?

Certo la scena della nomina a cavaliere di Brienne non è niente male, anche a livello emotivo, però mi viene da pensare: se bastava qualche cavaliere connivente ed una spada? Perché aspettare un attimo prima delle morte? Questa poveretta è tutta la vita che sogna il titolo!

“Dopo una vita in lotta contro il patriarcato, ora potrai
avere anche tu un titolo da uomo da sfoggiare per cinque minuti… poi saremo
tutti morti”

No, per completare l’episodio alla grande ci vorrebbe una
bella canzone! Siccome quel gran simpaticone (si fa per dire) di Ed Sheeran è
una carta che ci siamo già giocati, ho temuto seriamente di sentire Tormund
intonare “Osteria numero mille”.

“Abbiamo ancora dieci minuti di episodio, che facciamo?”,
“Mah non so… una bella canzone?”

Il potenziale di questo episodio era incredibile, radunare quasi tutto il cast, con anni di storie, drammi e scontri, tutti insieme per un “Ultima notte a Warlock Grande Inverno”, era l’occasione perfetta per gestire un po’ di sotto trame come si deve, ma forse tutto questo richiedeva non dico più talento, anche solo la voglia di farlo, non sarebbe stato male. Di questa serie non critico più il “cosa” ma il “come”, ed è abbastanza chiaro che la direttiva di scuderia sia di concludere, il più velocemente possibile.

Per questa settimana è tutto gente, la prossima dovrebbe (e dico dovrebbe) arrivare un episodio un po’ più movimentato, fino a quel momento, vi ricordo le pagelle del Cumbrugliume a questo episodio!
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