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Game of Thrones – 8×03 – The long night: Buona notte e buone botte

Benvenuti amici delle battaglie di GOT, al palazzo reale
di Gran Inverno per la decisiva gara 8×03 tra le due finaliste. Se vi siete
persi i match precedenti tra le due contendenti, vi ricordo il riassunto di gara 8×02 e lo speciale con tutte le altre partite del campionato, da qui in poi come
al solito: SPOILER!

“Cassidy mi ha detto una battuta che può fare spoiler sul
finale di questo episodio e di ‘Endgame’, vuoi sentirla?” 

Era destino che queste due squadre si trovassero opposte una
all’altra, da una parte abbiamo l’armata delle tenebre guidata dal Re delle
Notte, un Darth Maul che ha fatto dell’azzurro il suo colore sociale. Ad
apporsi alla sua lenta (lentissima) ma inesorabile marcia, l’esercito guidato
da Shakira Targaryen, la liberatrice di schiavi, colei che è stata toccata dal
fuoco, da Khal Drogo, da Daaaaaaaario (primo estratto), da Daaaaaaaario
(secondo estratto) e da Giosnò. La bionda naturale (seee!) che ha fatto toccare
anche un sacco di spettatori a casa, l’amica degli oculisti, madre dei draghi
Grisù e Prezzemolo ma soprattutto zia di Jon Snow, che tanto quello non capisce
niente.

…Oh meno male che siamo già a metà stagione, che qui solo
con i nomi della Targaryen sto a mestiere.
Il direttore di gara oggi è il regista Miguel Sapochnik,
colui che ci ha regalato un’altra grande battaglia di Giocotrono, quella del
Bastardi, anche nota come la battaglia diretta dallo spazio. L’internet brulica
di commenti attorno a questo nuovo virgulto della regia, qualcuno lo vorrebbe
già vedere alla regia di qualche film costoso. Strano perché il suo “Repo Men”
(2010) lo abbiamo visto in sette, forse il fatto che sembrasse lo sketch dei Monty Python sul recupero degli organi
interni senza l’ironia, non era proprio pesche e crema.

“Repo Men” verrà rivalutato in tre… due… uno…

Al suo fianco un direttore della fotografia che verrà
bistrattato, ma è l’unico che ha capito che dopo otto anni a sentir parlare di
inverno che sta arrivando, in un episodio che si intitola “la lunga
notteeeeeeeeeeee” (perché è lunga, altrimenti sarebbe stata solo “notte”), magari
un po’ di buio ci vuole anche, si, un po’ ragazzo mio! Se seguite la battaglia
in diretta su Sky o su Now Tv, sappiate che la compressione dell’episodio ha
anche peggiorato il risultato finale. Quindi se non volete che tutto sembri quel vecchio episodio con le vignette tutte nere di “Cattivik” in cui si leggevano solo le didascalie,
mettete in preventivo anche questo.

Ma qui alla Bara Volante abbiamo visto troppi film e
filmacci per non sapere che il buio, è il miglior alleato di chi vuole coprire
qualche magagna degli effetti speciali, e considerando quanto risulta posticcio
Spettro nella sua corsa (scongelato dalla panchina, vede il campo per due
minuti e poi non si sa che fine faccia) la fotografia pasticciata è
diventata la miglior amica di Sapochnik.

Per mostrarci Spettro così, meglio la fotografia oscura credetemi.

Prima della palla a due però abbiamo un grande ritorno, Melisandre
la donna in rosso, la badante rumena dell’Ei fu Stannis, una tutta pepe che ha
lavorato con Verhoeven, infatti i Dothraki la salutano sollevando la spada… non
quella!

Tutto questo è una metafora, vero?

In tutta risposta Melisandre – il cui massimo contributo
sarà fare “Spoiler” del finale della battaglia ad Arya Stark, nemmeno fosse appena uscita dalla visione di “Endgame”
e soprattutto, tentare di aiutare il direttore della fotografia dando fuoco a robe a caso – risponde
scaldando gli spadoni dei guerrieri…

…No sul serio, per fortuna siamo a metà stagione, per quando
avrò finito qui, mi sarò fatto un curriculum come autore di racconti soft porno.

… Il suo sguardo voglioso si posava su un’orda di nerboruti guerrieri… sul serio, ormai ho un talento!

Ma incredibile amici sportivi! La battaglia comincia con una
mossa inattesa, i Dothraki attaccano a testa bassa nel buio più totale,
sfracellandosi come moscerini sul parabrezza di un avversario numericamente
superiore. Una mossa tattica davvero suicida, che ci costringe a salutare
prematuramente i Dothraki. Grazie ragazzi, vi ricorderemo sempre così,
gagliardi e tosti con le vostre spade al ven… Eh basta!!

Team Targaryen sembra guidata da una strana strategia,
perché mandare in prima linea i suoi regnanti a cavallo di un drago?
Considerando che Giosnò ha appena tolto le ruotine al suo draghetto poi, strana
mossa, in compenso rifugiarsi nelle cripte di Gran Inverno (detto INVERNONE)
quando sai che il tuo avversario ha il potere di resuscitare i defunti… ma dove
siete state negli ultimi otto anni eh? A guardare le repliche di Grey’s Anatomy!?
Il contro attacco dei non morti è letale, per due ragioni,
la prima è che i morti viventi di Giocotrono corrono – il maestro George “Amore” Romero non sarebbe d’accordo – ma attaccano in massa a testa bassa.
Distinguerli nel buio è quasi impossibile, ma sono spietati, aggressivi,
assetati di sangue. Come un gruppo di casalinghe duranti gli sconti del Black
Friday.
La battaglia é avvincente, vorrei essere una mosca per poter mettere le mani sulla sceneggiatura originale, mi immagino i dialoghi scritti per gli attori: Brienne «Aaaahhh!», Jamie got a gun: «Sgrunt!», Ser Jorah: «Uhm arrgh». Il trionfo dell’azione sulle ehm, parole.

In the mood for love botte.

Il primo attacco dei morti fa ripiegare le ali dei Draghetti di Team Shakira, che per fermare l’orda devono dar fuoco al fossato. Se ne incarica Verme Grigio che gira tra le fila della sua compagine, al grido di «C’hai d’accendere?». Niente! Un disastro, qui abbiamo gente armata di spade de foco, calienti sacerdotesse del Dio del fuoco, draghi sputa fiamme e vacca boia nessuno fuma? Un accendino! I sette regni per un accendino!

Sfruttando la sua mano calda (eh?) Melissandre accende il fuoco per la grigliata, ma i non morti reduci da pasquetta si buttano sulle fiamme al grido di «Ben cotto non bruciato grazie!». 
Diventa una tonnara! Una di quelle in cui però a lasciarci le penne sono solo i personaggi secondari, vorrai mica far dispetto ai fan a casa vero? Ormai siamo in piena zona Camminamorti, sia per il fatto che i beniamini del pubblico sono immuni alla morta, sia per per beh, i morti che camminano, corrono e soprattutto menano.
Eppure in una battaglia qualcuno dovrà pur lasciarci le penne, e nel tentativo di vincere il Re della Notte (con un nome così, come minimo in vita sarà stato John Travolta), si gioca i suoi “lunghi”. Ve lo ricordate il gigante della battaglia dei Guardiani della notte? Episodio 4×09, quello che ai tempi fu criticatissimo perché dedicare un’intera puntata ad una battaglia? Sacrilegio! Oggi invece non aspettiamo altro, anche se la cura per il montaggio di Neil Marshall possiamo scordarcela, tocca farsi bastare il breve – ma davvero ben fatto – piano sequenza su Jon Snow e via così.
Chi fermerà il gigante zombie? La più bassa di tutti (dopo Tyrion) Lyanna, la cui capacità di lanciare sguardi scuri non teme nessuno, e poi si sa, più sono grossi più fanno rumore quando cadono a terra. Grazie di tutto Lyanna, l’avessi organizzata tu questa difesa, avremmo già un vincitore.

Vogliamo ricordarti così, tanto piccola e tanto incazzata.

Team Targaryen si gioca il tutto per tutto, Brienne fa
valere sul campo il suo titolo di Cavalier(essa) fresco fresco di nomina. Jamie
got a gun è in seria difficoltà a tenere a bada avversari che un tempo avrebbe
sconfitto con una mano legata dietro alla schien… Vabbè pessimo esempio.

Mentre Ser Jorah, ormai da tempo relegato alla panchina
della “Friendzone” (perdonatemi l’orrido anglicismo) combatte come un vero uomo
per la sua vagina, dimostrando una moti… REGINA!! Volevo dire regina! Maledetto
Giocotrono! Non ero così prima di iniziare a guardare questa serie!
Ma la squadra composta da draghi e lupi ha una panchina
molto lunga, tanto da potersi permettere delle belle giocate anche dai
giocatori lasciati sul “pino” delle cripte. Essere costretti a sopravvivere ad
un assedio, bloccato insieme alla tua ex moglie non deve essere il massimo,
eppure Tyrion e Sansa, malgrado il fatto che insieme sembrino “l’articolo il”
per evidente differenza di centimetri, sono la coppia regale di tipi più svegli
di tutti i sette regni. Al posto di Shakira e Jon “Grazie zia” Snow, avere loro
due seduti sul trono di spade alla fine, brutto?
Che poi a vederli così, sono anche alti uguali.
La direzione della gara di Sapochnik è sapiente, anche se
il montaggio un po’ pasticciato, interrompe ogni sequenza nel momento migliore,
pur di mantenere alto il ritmo di gioco. Per questo improvvisamente ci
ritroviamo con Arya Stark impegnata a rifare la scena di Jurassic Park, con i
morti viventi al posto dei Raptor, e la biblioteca al posto della cucina.
Quello che non è chiara è la strategia dell’armata delle
tenebre, in fondo cosa sappiamo di loro? A parte che sono molto lenti a
camminare e che vogliono ammazzare Bran (don Lee) Stark? Certo fino a questo
momento la compagine diversamente viva, ha mietuto solo successi sul campo, ma
forse il loro gioco sta nel non avere una strategia, giocando sulla quantità delle
forze in campo, piuttosto che sulla qualità delle loro scelte. Anche perché ad
esempio, quando ormai hai accerchiato Bran, perché deve essere proprio Darth
Maul il re delle notti scatenate del sabato sera ad ucciderlo? Non basterebbe
farlo uccidere a uno qualunque dei morti lì presenti e vincere? No vero.
“Noi siamo una bella banda di sveglioni, ma anche voi ragazzi, avete il cervello in putrefazione mi sa”
Quello sarebbe stato il momento per chiudere la partita e
vincere, perché parliamoci chiaro, lasciare il povero Bran (don Lee) Stark,
sotto un albero, senza uno straccio di difesa, se non gli arcieri di Theon (per
altro armati con un numero davvero limitato di frecce) non è proprio un gran
piano di gioco. Anche se il Greyjoy più bistrattato di tutti, quello che ha
passato ehm, le pene dell’inferno per mano del bastardissimo Gordon Ramsay
Bolton, qui quasi si fa perdonare tutte le porcherie che ha combinato ad inizio
carriera, concludendo la sua ultima partita – quasi- da eroe.
Team Targaryen è contata in piedi come un pugile suonato,
Jon Snow, l’uomo che più che altro fa vendere magliette alla sua squadra poi, si
lancia in un contributo al limite del ridicolo. Sfoggiando l’intelligenza degli
Stark dei tempi migliori, pensa bene di sconfiggere il drago zombie, cercando
di impressionarlo con un suo talento speciale: pararsi davanti alla creatura e
fargli vedere quando è brano a ripetere il suo nome per intero “GIOSNO’” usando
solo i rutti. Peccato che il drago abbia una laurea in questa specialità, solo
che risponde al nome di “Vercingetorige il distruttore alato di mondi primo ed
unico”. Tutto questo per altro, senza nemmeno fare uso di Coca Cola.
“Ehm, posso chiamare time out? Non mi sento molto bene vorrei sedermi in panchina e piangere”
Ormai sembra finita per Team Targaryen, il cronometro
scorre inesorabile come il passo di Re Darth Maul, che tenendo fede alla
strategia vincente di questa otto stagione, cammina, lento, leeeeeeeeeento,
lentissimo verso Bran (don Lee) Stark. Mette mano alla sua spada, cinque
secondi alla fine, quattro secondi, questa partita ormai ha un vincit…
Dal nulla con un salto degno di “Air” Jordan arriva “Air”ya
Stark con la sua arma, una finta, tre secondi! Due secondi! Potrebbe essere l’ultimo
colpo della sua carriera a Giocotrono… Arya lo segna! AAAAAARYAAA! ARYAAAA
STAAAAAARKK! Il pubblico voleva questa vittoria e Arya Stark li ha
accontentati!
Le manca giusto la lingua di fuori, poi ci siamo.
Una partita incredibile cari amici sportivi, una
battaglia che gli appassionati di questo Giocotrono non dimenticheranno tanto
presto! Fino alla prossima settimana e ad una nuova partita tra Team Targaryen
e Team Cersei Trentasei, per la Bara Volante oggi è tutto oggi, con un saluto e
un ringraziamento dal vostro amichevole Cassidy di quartiere!
Prima di lasciarci vi ricordo, le pagelle ai giocatori curate dal Cumbrugliume e la lavagna tecnica con strategie e cotte di In Central Perk.
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