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Game of Thrones – 8×05 – The bells: Per chi suona la campana

Avete amato questo episodio? Vi ha fatto schifo? In ogni
caso bentornati all’appuntamento settimanale con Giocotrono! Come al solito vi
ricorso il post dedicato all’episodio precedente e la pagina con tutte
le altre puntate. Da qui in poi invece, come sempre…. SPOILER!

Varys il ragno tessitore, dopo anni passati a tessere in
segreto le fila dei Sette Regni, ormai ha capito l’aria che tira, infatti lo
troviamo ad inizio episodio intento a scrivere le sue memorie, gobbo e storto
come Leopardi: «Sempre caro mi fu quest’ermo colle…». Perso nel suo mondo
autistico, sembra quasi un povero pirla blogger con la missione di
commentare ogni singolo episodio di “Giocotrono”. Un po’ lo capisco.

Dopo la morte della sua amica del cuore Missandei, Shakira Targaryen
non mangia più, non esce più dalla sua stanza, ed è sempre di cattivo umore. Le
cose sono due, è entrata nella pubertà oppure la perdita della bella
traduttrice l’ha devastata, più della morte del drago Prezzemolo. Sta di fatto
che dalle sue stanze si erge un lamento, una cosa straziante che suona un po’ tipo
«Oooomoa! Oooomoa!», forse un canto funebre in lingua Dothraki? Ora, so che in
tanti si sono lamentati per l’eccessiva frettolosità con cui gli eventi si sono
svolti in questo episodio, spesso sacrificando un po’ di logica. Ormai lo sappiamo
che HBO ha fretta di chiudere “Giocotrono” e procede con l’avanti veloce, ma in
esclusiva per voi, la Bara Volante vi regalerà tutte le “scene mancanti” di cui
avete bisogno!

“Ecco, ci mancava solo ‘sto cretino che vola su una bara, ora il manicomio è al completo”

Shakira Targaryen non è impazzita di colpo, capisco che
molti l’abbiano eletta l’eroina femminista di cui abbiamo bisogno, ma parliamo
sempre di una con la crocefissione facile, la stessa che ha reso il fratello, protagonista
del remake di una celebre scena di “Agente 007 – Missione Goldfinger”
(1964). In realtà poche cose al mondo sono più pericolose di una Targaryen sola,
e la nostra Shakira nella sua stanzetta passa le giornate a baciare tra le
lacrime, il poster gigante di Aquaman
che si è appesa alle pareti, al grido di «Momoa! Perché mi hai lasciata
Moooooooomoa! Non voglio più stare con quel cretino di Giosnò! Torna da me Moooooooomoa!».
Giornate tristi, passate ascoltando “Time after time” di Cyndi Lauper, ammazzandosi
di gelato al cioccolato. Qui sotto la scena tagliata con una Targaryen –
leggermente sfatta – che si dispera perdendo gradualmente la ragione.

Volete sapere cosa stava scrivendo nella sua ultime lettere
di Jacopo Ortis Varys? Ve lo dico subito, la vecchia barzelletta di Gesù
all’ultima cena che dice «A questa tavola qualcuno mi tradirà» e Giuda che
risponde: «quando è ubriaco sempre con me se la prende». Infatti è proprio
quello che succede, Varys viene condotto dagli agenti di Equitalia e
giustiziato seduta stante in pubblica piazza. Sopravvissuto trent’anni alla
burocrazia e al “Gioco del trono” di beh “Giocotrono”, finisce ridotto ad
arrosticini da una bionda tinta. Ci mancherai zio Fester Varys! Più o meno come
a te sono mancate alcune parti del corpo.
“Se non altro presto mi ricongiungerò con le mie parti mancanti”
Di tragedia in tragedia, Shakira ormai inconsolabile manda a
chiamare Verme Grigio, per regalargli un piccolo ricordo della sua Missandei,
il vecchio collare anti pulci della traduttrice, l’ultima cosa che resta della
ragazza. Almeno insieme alla cuccia posizionata ai piedi del letto detta Targaryen,
al suo osso di gomma preferito, al giochino di corda che le piaceva tanto, a
quel guinzaglio che usavamo per portarla a spass…Verme Grigio se ne va –
facendo gli occhi scuri – e decide di prendersi un gatto.
Ormai Shakira Targaryen ha deciso, dopo aver perso la gara
di popolarità contro Giosnò alle primarie di Gran Inverno, per lei vede solo un
destino da cattiva, come in un pezzo dei Rammstein è pronta a dare fuoco a
tutto. FUOCO E FIAMME! FUOCO E FIAMME! Ah no scusate, questo era “Il corvo” (1994)
che per altro per un po’ non avrebbe dovuto essere interpretato nel remake da
Jason Momoa? Vedete che tutto torna?

Chi ha detto che Bran(don Lee) Stark in questo episodio non aveva un ruolo?

L’unico modo per evitare che Approdo de Re si trasformi in
un enorme barbecue a cielo aperto, è far suonare le campane, un concetto che
Tyrion ripete circa sei volte, in modo che TUTTI lo capiscano. Semplicissimo, campane
che suonano vuol dire resa della città, vinciamo senza combattere, e poi tutti
al pub a sfondarci di birra! Ci vuole solo qualcuno di molto sveglio, che
faccia suonare quelle campane. Ma Tyrion ha già pensato a tutto, chi meglio di
suo fratello Jamie got a gun Lannister? Lui si che è un dritto, uno in grado di
sparire, nascondersi, un vero Ninja!

Infatti il “Ninja” nel tempo tecnico di ben nove secondi, si
è fatto beccare dalle guardie di Approdo del Re, passando attraverso il metal
detector posizionato davanti ai tornelli di accesso alla città, pare si sia
dimenticato il piccolissimo dettaglio di svitarsi la mano fatta di oro
massiccio. Ma anche il fatto che salutasse tutti come se fosse la regina
Elisabetta, pare non lo abbia aiutato molto.

“Stiamo cercando il ricercato Jamie Lannister, se qualcuno lo avess…”, “SONO IO ECCOMI!”

Il momento in cui i due fratelli Lannister si ritrovano è
commovente, Peter “più grande attore del mondo” Dinklage con il monologo sul
fatto che senza Jamie got a gun, non sarebbe mai sopravvissuto alla sua
infanzia da “mostro”, ci ricorda che “Giocotrono” non esisterebbe nemmeno senza
un attore del suo talento, in un ruolo chiave come quello di Tyrion. Mosso da
compassione spiega al fratello come fuggire insieme a Cersei Trentasei dalla
città: «Prendi le scale, alla terza porta a sinistra entri, vai tutto dritto,
svolti a destra poi ancora a sinistra, troverai degli altri gradini, tu prendi
la quinta porta a sinistra ed è fatta, non puoi sbagliare», suo fratello Jamie
lo guarda con lo sguardo da Carlo Verdone dicendo «In che senso?». Tyrion lo
abbraccia forte, ti voglio bene lo stesso Jamie got a gun, non è colpa tua se
sei nato biondo, non importa se la maestra diceva che eri scemo, io lo so che
con te siamo in buone man… Vabbè lasciamo perdere!

“Ma non potevo averla io la tua altezza? Che vita infame”

Approdo del Re si prepara all’attacco, le persone si
accalcano alla porta d’accesso come se la città fosse il più grande Apple store
del mondo, il giorno dell’uscita dell’ultimo modello di iTelefono. Cersei nella
sua torre ormai muove truppe che non ha più, una pessima imitazione del
compianto Bruno Ganz in uno dei suoi film più famosi, se la tattica delle
balestre ha funzionato una volta, vinceremo ancora!

Infatti Shakira Targaryen a cavallo del suo ultimo drago
superstite, il mitico Grisù, trasforma in assi bruciacchiate galleggianti le
navi di Euron James Hetfield Greyjoy, il tamarro delle isole di ferro, e poi
passa direttamente a devastare le mura della città. Time out Cassidy!

Ma farlo nello scorso episodio, brutto?

Perché con DUE draghi Shakira non è riuscita a fare la
stessa cosa, mentre con uno solo la stessa identica strategia questa volta funziona
alla grande? Per lo stesso motivo per cui ogni svolta interessante di “Giocotrono”
ormai è sacrificata sull’altare della fretta e del “Buona la prima!”, ma ancora
una volta arriva la Bara Volante a rispondere alle domande lasciate irrisolte
da HBO!

Come ha fatto Grisù a devastare tutto uscendo illeso dalle
temibili balestre? Il cinema ci fornisce la facile risposta, si è allenato! Dopo
un volo notturno sulle note di No easy way out di Robert Tepper,
Grisù ha deciso che doveva affrontare l’uomo che ha ucciso suo fratello Apollo
Prezzemolo Creed Targaryen. Sveglia all’alba, un bel bicchierone con cinque
uova, piegamenti, addominali, sacco veloce, una corsa tra le strade di Gran
Inverno, con qualcuno che lo riconosce e gli lancia un arancia, mentre gli
abitanti in coro gli cantano: «Gonna fly now, flyin’ high now, gonna fly, fly,
fly!»
Una corsa sulla scalinata davanti al museo di Gran Inverno e
Grisù che decide che d’ora in poi non si chiamerà mai più così, ora il suo nome
è Ivan Drago. Mi sembra logico no? Intanto beccatevi la scena tagliate che
nessuno voleva farvi vedere!
Ci siamo è il momento chiave! Se Jamie got a gun riuscirà a
far suonare le campane sarà tutto finito, si eviterà un massacro, una voce «Ciao
Tyrion!». Il Folletto si volta e trova suo fratello: «Che ci fai qui Jamie! Le
campane! Ti avevo detto di suonare le campane!», «Lo so, ma non ho trovato il
campanello», «Forse la maestra non aveva tutti i torti riguardo a te».

“Le campane! Solo quello dovevi fare!”

Eppure accade un miracolo! Da una finestra aperta di un
appartamento condiviso da studenti fuorisede di Approdo del Re, si alzano delle
note, qualcuno stava ascoltando “Hells Bells” degli AC/DC. Campane! Vale lo
stesso! Le campane stanno suonando. Piccolo problema, Shakira Targaryen odia
gli AC/DC, a lei piace solo Loredana Bertè. Che la distruzione abbia inizio!

Al grido di: «È un volo a planare, per essere inchiodati qui,
Crocefissi al muro, ma come ricordarlo ora, non sono una signora! Una con tutte
stelle nella vita! Una per cui la guerra non è mai finita oh no, ho no».
Shakira e Ivan Drago mettono a ferro e fuoco la città. Cersei dalla sua torre
si trasforma in un cartonato del benzinaio, ti aspetti che la combattiva regina
bombarola, abbia previsto un “Piano B”, magari a base di alto fuoco ma niente, vediamo
giusto qualche fuocherello verde in lontananza, mentre Shakira scrive il suo
nome con le fiamme sulla città. Dopo otto stagione ormai dovreste saperlo che
la Targaryen ha un nome lungo. Mooooooooolto lungo!

Shakira Targaryen madre di Ivan Drago, piromane infuocata, appassionata di Starbucks, regina della griglia e della carbonella… mettetevi comodi, non sarà una cosa breve.

La distruzione avviene sotto gli occhi attoniti di Tyrion,
che riceve la visita di Obi-Wan Ken Varys, lo spirito del ragno tessitore,
ormai ricongiunto con la Forza (e con le sue balle) che gli dice: «Te l’avevo
dettoooooooo!». Mentre i cittadini innocenti di Approdo del Re vivono la loro
ora più nera Cersei ormai possiamo trovarla davanti ad una pompa di benzina,
vicino ad un cartello con su scritto: Un lavaggio auto gratis ad ogni pieno di
Diesel.

Finché non tira vento forte, il trucco del cartonato a forma di Cersei dovrebbe bastare.

Qui l’episodio fa una serie di scelte anti climatiche, tutte
pensate per mettere a dura prova i nervi e le aspettative del pubblico. Perché
in fondo nessuno personaggio di “Giocotrono” è mai stato buono, tutti
rispondono all’antico adagio “Il più pulito c’ha la rogna”, quindi era un po’
lecito aspettarsi che la divisione manichea “Buoni” contro “Cattivi” non
sarebbe stata così netta, bello che dopo otto stagioni questa serie riesca
ancora a far parlare di se, con colpi di scena inattesi. Forse l’unica sotto
trama che si risolve in modo canonico è quella tra i due fratelli Clegane:
Sandor il Mastino vs Gregor Jason Voorhees la montagna!

I due fratelli affrontano la loro resta dei conti sulle
scale, una serie di colpi mortali che vedono in vantaggio l’inarrestabile Jason
Voorhees. Una battaglia tra due uomini che si odiano, in cui il Mastino subisce
una punizione che non merita almeno fino a quando non riesce a smascherare il
suo avversario, un momento che è un classico di Venerdì 13, ma anche del Ritorno dello Jedi ora che ci penso. Il Mastino dall’alto dei gradini, intima al
fratello: «Arrenditi Jason è finita! Sto più in alto di te», ma la Montagna coglie
al volo la citazione da Episodio III e
s’incazza per essere stato paragonato a quel tonno di Hayden Christensen caricando
a testa bassa.

Oh, but he’s back, he’s the man behind the mask (questa la capiranno in pochi)

I due fratelli precipitano ironicamente tra le fiamme, mentre in
sottofondo si sente solo: Ch Ch Ch Ah Ah Ah. Ciao Mastino, sei stato un gran
cucciolone, mi mancherai tantissimo cazzarola!

“Il fuoco, perché deve esserci sempre il fuoco di mezzo!”

Ma morte invoca altra morte, vagando senza meta per Approdo
del Re, Jamie got a gun incontra Euron James Hetfield Greyjoy, che con la solita
classe che lo contraddistingue spiega al biondo: «Questa è la tua sorellina»
(dita della mano destra a formare un cerchio) «Mentre questo sono io» (indice
della mano sinistra che entra nel cerchietto). Jamie non capisce. «Me la sono trombata!!».
Jamie got a gun non la prende benissimo.

“Lasciatelo dire, hai proprio un brutto carattere, non sai stare agli scherzi!”

Spadate! Mazzate! Colpi! Il “Kingslayer” fa ancora una volta
il suo dovere, liberandoci finalmente dal tamarro delle Isole di ferro. Per poi
correre dalla sua Cersei «Tranquilla amore mio! Tyrion mi ha spiegato la strada
basta scendere le scal…». I due si trovano davanti ad un muro, intrappolati
come topi. Cersei lo abbraccia forte: «Forse la maestra non aveva tutti i torti
riguardo a te».

“Sicuro di non essere stato adottato?”

Così se ne vanno i due Leoni della famiglia Lannister, li
abbiamo conosciuto più spavaldi e nudi, impegnati in attività non proprio in
linea con la morale comune, in una torre. Li salutiamo cambiati, un po’ più
mesti e pesti nella profondità delle catacombe, alla faccia di profezie e
teorie dei fan.

…Oh! In tutto questo Giosnò non fa una beata minchia! Mi
chiedo come faccia ad essere così amato da tutti, sarò per l’antico adagio: Chi
non fa, non sbaglia mai? Ma chissà, tanto anche facesse, quello non sa niente, ‘sto
ignorante!

Questa Gif animata riassume l’incessante attività di Giosnò in questo episodio.

Questa volontà di smitizzare tutti i personaggi colpisce
tutti nell’episodio, diretto bene dal solito Miguel Sapochnik, il nome “nuovo”
dei piani sequenza nelle serie tv. Anche Arya deve fare un bagno di umiltà, lei
che era arrivata in città presentandosi come quella venuta giù ad uccidere Cersei
– Tzè! Ora SOLO perché ha sterminato con un solo colpo tutti gli zombie, si è
montata la testa – rischia di morire come una delle tante “vittime collaterali”
della furia di Shakira. Anzi quando prova ad aiutare la madre e la figlia che l’hanno
salvata dall’essere calpestata dalla folla, non fa altro che provocarne la
morte.

“Venite con me vi poterò via!”, “No ma noi stiamo bene qui, abbiamo anche finito di pagare il mutuo”

Sapochnik fa una scelta intelligente, quando parte la furia
della Targaryen decide di non dedicare nemmeno un primo piano ad Emilia Clarke,
liberandoci dalle sue facce e faccette, ma rendendola anche una specie di
mostro alato portatore di morte. Sarà proprio Arya secondo me ad affrontarla
nel prossimo episodio, dopo essersi risvegliata, afflitta da un caso gravissimo
di forfora provocata da cenere e lapilli, il finale infatti è tutto per lei.

Ma lo vogliamo mettere un bell’animale onirico che fa tanto
Federico Fellini (oppure Rob Zombie,
fate voi)? In tanti si sono chiesti il significato di questo cavallo bianco, ma
solo la Bara Volante ha la risposta ai vostri perché! Quella che la HBO per
fretta non voleva darvi. L’equino in realtà è l’ennesimo fratello Stark perduto
da tempo, finalmente ricongiunto alla sua famiglia, il suo nome è BoJack Stark,
lo spin-off su di lui è già in lavorazione, tranquilli.

“Ciao sorellina, non hai voglia di Churro?”

Al grido di: «Che colore era il cavallo bianco di Napoleone
Arya Stark?» La piccola assassina cavalca verso il prossimo episodio, l’ULTIMO
di “Giocotrono”, nella prossima puntata non mi aspetto lupi per agnelli, ma lupi contro draghi qullo si, non mancate, ci vediamo qui mercoledì!

«Valar morghulis»
«…nel dubbio: a’ soreta!»
Come sempre vi ricordo le pagelle del Cumbrugliume e la mini
classifica di In Central Perk!
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