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Game of Thrones: Episodi 6×05/06: Sono in ritardo, tenetemi la porta!

Uff! Sono in ritardo, ho perso il treno della settimana scorsa, quindi questa settimana doppio riassunto per “Giocotrono”, come al solito, trovate l’episodio
precedente QUI e…
Occhio agli SPOILER!

Game of Thrones: Episodio 6×05 – The Door

Anticipato da
un tam tam mediatico (esagerato?) questo episodio è stato (inutilmente?)
enfatizzato come quello a più alto coefficiente di lacrime di tutta la
serie. Vabbè che cagnara, anche a me piacciono i Doors, ma non è il caso di disperarsi
in questo modo, insomma!
Iniziamo forte
con Sansa e Ditocorto che finalmente si ritrovano, l’uomo dalle falangi
diversamente lunghe ha gli occhi a forma di cuore a rivedere la sua rossa
preferita, lei diciamo, appena un po’ meno, visto che si presenta armata… Di
Brienne.



Ferisce più una Brienne che la spada…
Per la prima
volta nella serie, gli sceneggiatori si ricordano che Sansa ha subito uno
stupro, ma evidentemente l’atteggiamento “Tre scimmiette” (non vedo, non sento
e non parlo) ha effetto anche su Ditocorto, che incalzato da Sansa non
pronuncia la fatale parole: Cosa mi ha fatto? Ehm… Ti ha picchiata? Sì, oltre a
quello intendo, ehm… Ti ha offerto delle sigarette tutte ripiene di droga? Oh
Ditocò, ma ci sei o ci fai? In ogni caso, il delirante dialogo si conclude con un’altra
cosa che gli sceneggiatori avevano dimenticato da mesi: Ser Brynden Tully,
anche conosciuto come Il Pesce Nero, uno dei personaggi più cazzuti di questa
serie, scomparso ormai dalla… Terza stagione? Boh, insomma, i Tully sono ancora
i cugini furbi degli Stark, quelli che non si sono fatti ammazzare come pesci
in un baril… Vabbè, insomma: hanno un esercito, tornerà buono contro i Bolton.
Arya, intanto, è
ancora alle prese con il suo Stage per diventare “Faceless manager changeable
project administrator”… Non so cosa voglia dire, ma di solito i titoli in
inglese suonano più fighi, in ogni caso, è talmente una pippa che la sua
adorabile tutor rinuncia al bastone e la sottopone comunque ad un Brainstorming
di schiaffi in faccia, il tutto prima di lasciarla nelle capaci mani del CEO
degli uomini senza volto: Povia da Nazareth.



Cinque dita di violenza.
Il Nazareno le
mostra la sua collezione di volti, chiedendole il nome della prima faccia
collezionata, Arya prontamente risponde: “Non lo so” SBAM! Schiaffone a
tradimento, così non perdi troppo l’abitudine.
Astuto come
una faina, Povia manda la ragazza in missione, obbiettivo: uccidere Lady Crane,
attrice impegnata in uno spettacolo, veloce parodia degli eventi delle prime
tre stagioni della serie. Arya che non ha l’abbonamento ad HBO apprezza il
riassunto.
Apprezza un po’
meno la rappresentazione di suo padre Ned Stark, mostrato come un credulone con
poco cervello che si è fidato troppo della lealtà dei Lannister e ci ha rimesso
la capoccia… In effetti ha ragione, questa rappresentazione non rende giustizia
a Ned Stark. L’attore che lo impersona è troppo basso.
La questione
non si risolve, almeno non in questo episodio, anche perché HBO perde tempo a
mostrare pipini in primo piano, d’altra parte: ci sono delle priorità aziendali
da rispettare.



…Previously on Game of Thrones!
A proposito di
pipino e assenza di pipini, per gli Uomini di ferro è tempo di elezioni: Yara
si propone come uomo nuovo del partito, la folla le fa notare che lei non può
ricoprire il ruolo in quanto priva di popparuolo, molto meglio nominare Theon
Greyjoy, lui si che è uno con le pa…
La folla
inizia ad urlare: Ya-Ra! Ya-Ra! Ya-Ra! Ya-Ra!
Sembra fatta,
Yara sta già organizzando la parata per celebrare la sua elezione, quando un
candidato che nessuno voleva mette la freccia e la supera nelle preferenze, il
suo nome è Donal Trump Greyjoy (detto Euron, perché è pieno di piccioli) che
promette di costruire un muro per chiudere i confini del regno e poi fa battute
sessiste su Daenerys Targaryen… La scena in cui fa le corna a Yara durante la
foto ufficiale è stata tagliata per motivi di minutaggio.
Cosa fanno
Yara e Reek di fronte allo strapotere del nuovo arrivato? Ricorrono ad una
vecchia tecnica: “Coraggio Fieui… Scapuma!!”
.
Perdendosi
così la bellissima cerimonia d’incoronazione del nuovo sovrano che viene
prima quasi affogato (storia vera) e poi sul suo capo viene posta una corona
fatta di… Sterco di cane? Ma che schifo! Cos’è quella roba là?! A ‘sti uomini
di ferro si è arrugginito il cervello secondo me!



Il vecchio scherzo della cacca di cane finta, non passa mai di moda.
Altro giro
altra riffa di personaggi. Tocca a Shakira Targaryen impegnata a guardare la
vastità del suo regno con lo sguardo da Madonna Addolorata, più addolorato di
lei solo Ser Jorah che confessa il suo terribile problema di pelle secca e morbo
della morte, la Targaryen dall’alto, anzi dal basso visto che è alta un metro e
tanta voglia di crescere, gli suggerisce: “Hai provato a metterci della crema
idratante?”.
Quando il
cavaliere si autoesilia, Shakira alimenta il già stantio tira e molla tra di
loro, imponendogli di restare, ma prima dovrà curare la sua malattia
mortale. Scusi signora Regina dei Draghi e dei capelli ossigenati, ma dove
dovrei andarmi a curare? Ma che ne so, vai alla mutua, veloce che a quest’ora è
già pieno di anziani come te in fila per gli esami!
Intanto, nella
ridente località di Mee(eeeeee)ree(eeeeee)n, Tyrion Lannister è ancora alle
prese con i suoi problemi interni causati da quei figli dell’arpia dei figli
dell’arpia. Quello che manca è qualcosa capace di parlare al popolo
illustrando i progressi portati dalla Targaryen, la cacciata degli schiavisti,
gli 80 Euro, l’eliminazione dell’ICI sulla prima cosa… Roba così.
La candidata è
un’altra sacerdotessa del Signore della luce, il grande Dio ENEL, non ho capito
il nome della tizia, ma per capirci è una specie di Melisandre versione
2.0 che viene subito presa in simpatia da Varys, mentre il ragno tessitore
sottolinea tutte le idiosincrasie del culto della Luce, Tyrion si appende ad un
suo braccio tirandogli calci negli stinchi al grido di: “Statte zitto capellone!
È l’unica alternativa che abbiamo!”.



“Vuole cambiare il suo gestore divino e passare al Dio del Fuoco? Risparmio garantito sul riscaldamento”.
La cosplayer
di Melisandre risponde bene alle critiche, ricordando a Varys, di quella volta
che lo hanno iscritto a forza nel coro delle voci bianche, una con gli
attributi questa nuova arrivata, tanto per restare in tema.
Alla Barriera,
invece, continua la partita di Risiko di Jon Snow, impegnato a spostare
carrarmatini (che non ha) ipotizzando strategie belliche per tornare in pista,
era dai tempi di Bruno Ganz nel film “La caduta” che non vedevo qualcuno
barcamenarsi così intorno ad una mappa, Sansa e Jon i Gemellini del Lupo (ora
hanno anche la divisa uguale cucita da Sansa) partono per cercare di convincere
i Tully a giocare con loro, il più felice di tutti della gita è Tormund che
potrà passare un po’ di tempo con l’entusiasta Brienne.
Vi giuro che
sull’occhiata che Tormund lancia alla bionda, sono scoppiato a ridere per tre
minuti buoni! (Storia vera).



No sul serio, ancora adesso mi fa ridere!
Bran, invece, è
sempre più dipendente dalle sue visioni, ormai passa le giornate a spiare il
passato, scoprendo qualcosa di importante sulle origini degli Estranei. In
questa puntata scopriamo che sono stati creati da quelli esserini armati di
bombette che hanno salvato Bran e soci alla fine della scorsa stagione…
Qualcuno ci dica come si chiamano, non posso continuare a chiamarli E.A.D.B.C.H.S.B.E.S.A.F.D.S.S.
(“esserini armati di bombette che hanno salvato Bran e soci alla fine della
scorsa stagione”).
Qui chiamo il
Time out per una piccola riflessione personale.
Questi Stark
sono sempre nei posti dove le cose accadono: Jon alla Barriera, Arya con gli
uomini senza volto, Bran ora ha scoperto le origini degli Estranei, peccato che
non sappiano mai utilizzare al meglio le informazioni che hanno. A mio avviso,
se i Lannister disponessero delle stesse informazioni, questa serie sarebbe
finita a metà della seconda stagione! Fine del Time out!
Bran dimostra
di essere uno Stark (ma non Tony) quando nel mezzo di una visione, si lascia
marchiare dal capo degli Zombie Estranei, diventando una specie di GPS umano che
indica costantemente la loro posizione, nel giro di due secondi (letteralmente…)
l’esercito di non morti piomba loro addosso.
Tra il capo
degli Estranei con le sue cornine sulla testa che sembra il cosplayer di Darrth
Maul e gli esserini lancia bombette che sembrano tanti Gungan, mi sembra di
stare guardando una versione pezzente di Star Wars – Episodio I, cioè, ancora più pezzente…



I figli della foresta, in una scena dell’episodio.
L’unica cosa
che non ho capito è: come mai è tutto velocizzato? Corrono tutti da una parte
all’altra a super velocità, sembra di stare guardando una gag del “Benny Hill
Show”…
Vabbè, nel
fuggi fuggi generale, l’esserino lancia bombette si sacrifica attirando su di
sè gli Estranei e facendosi saltare con una delle sue bombette… Ma
semplicemente lanciarla contro gli avversari? Brutto?
In tutto
questo casino, Bran è ancora incastrato nella sua visione passata, Hodor usa il
suo corpaccione per bloccare la porta mentre tutti gli urlano “Hold the door!
Hold the door!”, risultato: l’Hodor del passato, per via della presenza
telecinetica di Bran, ha la sua prima crisi epilettica seria, rantolando a
terra “Hold the door” inizia a farfugliare la frase che diventerà il suo nome.
Hold the door diventa, Hodor, presumo che il momento in cui si piange
fortissimo sia questo…



“L’uomo che usciva la gente” (Cit.).
Bah, non so, ma
una volta le scene cruente in questa serie le sapevano fare un attimino meglio
(le nozze rosse le ricordiamo tutti, no?). Voglio dire: con tutto che Hodor era
uno dei più simpatici, ma nessuno si preoccupa che il Metalupo di Bran è stato ammazzato
malamente? Bah, non so, il finale è interessante perché ci dice almeno un paio
di cose in più che prima non sapevamo, conosciamo qualcosina sulle
origini degli Estranei ed ora sappiamo che Bran può influenzare gli eventi del
passato, cosa che apre tutta una serie di scenari che come direbbe il Doctor Who: saranno molto Wibbly wobbly timey wimey… Stuff.
Ah, ci sono! Oh
capito perché tutti piangono guardando questa scena! Ho visto l’episodio in
lingua originale, pensando a come lo avrebbero tradotto in Italiano: “Trova un modo”.

“Adesso
capisco perché piangete” (Cit.) 



Vogliamo ricordarlo così…



Game of Thrones: Episodio 6×06 – Blood of My Blood


In questo episodio (di passaggio in cui succede il giusto), anche il titolo “Blood of my blood” sottolinea come i rapporti di famiglia siano centrali, l’eterno scontro tra genitori fuori di melone e figli bastardi tiene banco.

Iniziamo dalla stagista Arya, ancora in missione per uccidere Lady Crane: la ragazza temporeggia perché grazie allo spettacolo del gruppo di attori, si sta aggiornando su tutte le puntate di “Giocotrono” che si è persa mentre era in giro con il Mastino. In pratica: la versione Westeros del binge watching.

Eppure, Arya si lascia intenerire da Lady Crane e anzichè lasciare che si strozzi con il veleno, le salva la vita rivelando l’identità del committente dell’omicidio. Tutto questo per la gioia della sua Tutor che già si frega le mani in vista della selva di bastonate che potrà rifilare ad Arya.

Ma forse Arya, a furia di prendere pomi d’ottone e manici di scopa sulla gobba, si è fatta furba e rimette mano alla sua spada Ago (detta Pungolo). Vuoi vedere che era tutto un piano della giovane Stark? Farsi allenare per diventare una super Ninja mutavolto per potersi vendicare? Non lo so, lo scopriremo (forse) la prossima settimana!



“…Di questo solo ti puoi fidare” (I fan di Conan apprezzeranno).
Una grossa porzione dell’episodio “Familiare” di Giocotrono prevede il ritorno a casa di Sam che ricordiamo era stato scacciato malamente dal (DEMOCRATICISSIMO) padre alla barriera perché considerato un mollaccione. Siamo sicuri che presentarsi a casa con la sua nuova compagna (Bruta) e il suo figliolo (Bastardo) sia una buona idea?

In soldoni, un sacco di minuti se ne vanno via mostrandoci Gilly alle prese con un momento drammatico nella vita di chiunque: la cena con i suoceri!
La rimpatriata in stile “Mi presenti i tuoi?” finisce davvero male, ok Sfigatto non fa cadere l’urna con dentro le ceneri del nonno, ma il papà di Sam non perde occasione per giocarsi la sua carta fatale: “Non hai bisogno di mangiare altro pane Sam, sei già un panzone”.

… Tutti gli ex bambini grassi del mondo a casa sul divano sperano fortissimo che Sam gli ficchi giù per la gola il tavolo con tutte le sedie.

“Reagisci Sam! Non hai fatto tutta quella dieta per farti trattare così!”.
Come si risolve il tutto? Come tutti i weekend da passare in famiglia: Sam prende moglie e figli, scappa notte tempo, portandosi via anche “Veleno del cuore” la spada di acciaio di Valyria del padre, ma solo dopo che gli sceneggiatori della serie hanno aggiunto un bel monologo didascalico su quanto lo spadone sia fondamentale per il Signor Sam Senior… E vabbè…

Intanto, ad Approdo del Re, l’A-Team messa su da Jamie got a gun per impedire la passeggiata adamitica di Margaery Tyrell si risolve con un colpo di scena: il volta faccia dell’Ingegner Tommen!

Gli effetti della rehab della moglie e il carisma di Jonathan Pryce confondono le idee del già confuso Ingegner Tommen, il risultato è che il biondino si sveglia e pensa di essere Carlo Magno, decide di unificare Stato e Chiesa, ma in realtà è solo un Muppet, con il braccione dell’Alto Passero infilato su per il… No, se voglio continuare a guardare i Muppet con gli stessi occhi è meglio se chiudo qui questa frase.

“Pensavate che mi sarei fatto fregare da voi biondi così facilmente?”.
In compenso, Cersei Trentasei è sempre quella che ha preso meglio (l’ennesima) brutta situazione in cui i Lannister si trovano. Jamie viene spedito in esilio all’isola d’Elba a riconquistare il castello togliendolo dalle grinfie del Setrakian di The Strain, a proposito: quando comincia la terza stagione?
Uno dei momenti più interessanti della puntata per chi ha passato le ore a leggere “Le cronache del ghiaccio e del fuoco e della terra e dell’aria e non facciamoci mancare niente mettiamo dentro anche l’acqua” scritte da Giorgio Martino è sicuramente l’entrata in scena del mitico Mani Fredde, che ad inizio episodio salva Bran e Meere dall’assalto dell’Armata delle Tenebre di scheletrini non morti.


Yippie I aye ye ye, Ghost riders in the sky…
Un mistero che nei libri è rimasto intatto per un numero consistente di pagine qui si svela arrivando a fine episodio? Chi è Mani Fredde? È Zio Benjen! Che non è lo Zio dell’Uomo Ragno, ma bensì il disperso zio di Jon Snow… Per tutti quelli che dalla prima stagione (o dal primo libro) si chiedevano che fine avesse fatto, ora lo sappiamo: era morto, ma adesso, come Chev Chelios, sta molto meglio.  Un altro mistero risolto così frettolosamente… Vabbè, questo è il nuovo andazzo di “Giocotrono”.

Vuoi non dedicare qualche minuto anche a Shakira Targaryen? Che per fare impressione sul suo nuovo esercito di cavalieri Dothraki, finalmente ritrova il suo draghetto preferito, lo riconsocete perché è quello posticcio da morire, gli effetti speciali sono talmente brutti che sembra un gonfiabile a forma di drago, di quelli che i bambini utilizzano al mare.



Roba che persino i tipi dell’Asylum un po’ si vergognerebbero.
Il discorso motivazionale della bionda è trascinante, in lingua Dothraki suona ancora meglio, lei promette terre da conquistare e gloria ai suoi uomini ed io sul divano sento solo parole tipo: Ajeje Brazorf! Evidentemente Aldo, Giovanni e Giacomo erano tre Dothraki!

Intanto, la puntata giunge alla fine, quindi ci vediamo la prossima settimana con “Giocotrono”.

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