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Geek League: Star Wars Holiday Special (1978)

Oggi nelle sale di uno strambo Paese a forma di scarpa esce “Solo:
A Star Wars Story” meglio noto come “Le avventure del giovane Han Solo”, insomma
il film di cui NESSUNO sentiva l’esigenza. Poteva la Geek League ignorare
questo dettaglio? Proprio no, quindi oggi aspettatevi una valanga di post a
tema Star Wars, anzi a tema, parodie di Star Wars, come molto probabilmente
sarà “Solo: A Star Wars Story”, ma questa, è un’altra storia.

Parodie di Star Wars, ne esistono milioni, alcune sono capolavori
della comicità come Balle Spaziali, altre sono state firmate da venerabili maestri del fumetto, sono piuttosto sicuro esistano anche parodie porno, non
che le abbia mai viste eh? Me lo ha detto mio cuGGGino.
Davanti all’imbarazzo della scelta, non ho avuto dubbi,
questa è l’occasione giusta per utilizzare tutte le informazioni raccolte in
anni di (svogliata) ricerca, su quello stranissimo oggetto misterioso noto
come: “Star Wars Holiday Special” direttamente dall’anno 1978!
Immaginatevi per un attimo il George Lucas dell’anno 1978,
avete presente Jabba the Hutt nel suo palazzo? Ecco, un dilettante. L’uomo con le
camicie da boscaiolo aveva appena spaccato i botteghini della galassia con una
cosina chiamata Guerre Stellari, potreste
averne sentito parlare, almeno una volta, nel corso della vostra vita.
Non riesco e non immaginarlo con il dopo sbronza avvinghiato
a due tipe vestite come la principessa Leila, o forse nemmeno così. Boh
insomma. Guerre Stellari è IL film
del momento, e la CBS vorrebbe renderlo protagonista del suo speciale, immagino
natalizio, anche se il programma è andato in onda una sola volta (per fortuna!)
il 17 novembre del 1978, che ora non voglio dire, non sono uno scaramantico, ma
era pure un venerdì (storia vera).

“Ho appena rivalutato l’ibernazione dentro la grafite”.

Forse per l’effetto della sbronza, forse perché Lucas non
aveva ancora ben capito che cosa aveva per le mani, accetta di prestare i suoi
personaggi alla CBS per lo speciale, attori che lì interpretano compresi. Il
risultato finale è talmente orrido, ma così inguardabile che ha traumatizzato
Lucas a vita, non vorrei dire che l’ossessiva possessività di Lucas attorno
alla sua creatura più famosa sia solamente colpa di questo speciale, ma è
impossibile pensare che non abbia avuto la sua bella influenza.

David Hofstede, autore di un libro sulle trasmissioni più
stupide nella storia della televisione, posiziona lo special al primo posto,
definendolo “Le peggiori due ore della televisione”, ma la recensione
più efficace su questo speciale, è arrivata nel 2010, proprio dallo stesso
Lucas, che ad una convention in Australia è arrivato ad affermare: «Se avessi
tempo e un martello, rintraccerei ogni copia dello show e la distruggerei».
Evidentemente Lucas un martello lo possiede (anche più d’uno
visto il suo conto in banca) perché lo speciale per interno non è reperibile
quasi da nessuna parte, ne esistono però degli spezzoni, probabilmente
videoregistrati all’epoca, quindi quella che segue è la ricostruzione e grandi
linee di quello che sono riuscito a trovare, più qualche testimonianza (ad
esempio Wikipedia, mi ha aiutato
parecchio), poi se volete saperlo, lo trovate pure QUI, ma se George Lucas vi chiede, NON lo avete saputo da me, anzi per
sicurezza: Questo non è il link che state cercando (quasi-cit.).

Perché Chevy Chase sta guidando il Millennium Falcon? Sono perplesso quanto il droide.

Tutto inizia su Kashyyyk, che do per scontato sappiate tutti
cos’è. Perché lo sapete veeeeeero? Dai su Kashyyyk, il pianeta natale dei
Wookies, dopo Tatooine, prima rotonda a destra poi tutto dritto fino al
semaforo, facilissimo non potete perdervi.

Chewbecca e di ritorno per festeggiare con la famiglia il “Life
Day” che penso sia l’equivalente Wookie dello yom kippur o qualcosa del genere.
Ma lungo la via di casa si imbatte in un problema del tipo imperiale, quindi è
leggerissimamente in ritardo e siccome il Millennium Falcon è un pezzo di
ferraglia e nel 1978 non sono ancora stati inventati i cellulari, non può
avvertire casa, per dire che farà un po’ tardi per cena, ed è qui che inizia il
dramma.
Si perché a casa ad attenderlo ci sono Malla, la bella
moglie di Chewbecca, almeno bella se vi piace il genere alta come un giocatore
della NBA e più pelosa di voi, impegnata (con tanto di grembiulino!) a
preparare la cena, il tutto mentre il piccolo Lumpy è intento a spaccare i
coglioni
fare i capricci insieme a nonno Itchy. Ve lo ripeto piano, Chewie
ha moglie, figlio e pure un vecchio padre, ed ora voglio che andiate tutti a
rivedervi la trilogia originale, con in mentre questa informazione, ogni volta
che il nostro peloso pilota sarà in pericolo, ricordatevi che a casa ha una
famiglia che lo aspetta!

Adesso capite perché preferisce rischiare la vita contro l’Impero, piuttosto che stare a casa.

Visto che due ore di spettacolo in prima serata, con tre
Cristoni pelosi che parlano con i rutti non possono funzionare, la CBS introduce
il venditore porta a porta Saun Dann, interpretato da Art Carney (premio Oscar
nel 1975, no così, giusto per dirvelo) che trasforma il tutto in un episodio di
“Super Vicky” con lui nella parte di Harriet e i Wookie in quella della robottina,
non vi dico, grasse risate alternate ad imbarazzo.

Senza soluzione di continuità, iniziano una serie di sketch
e canzoni, che hanno molto poco a che fare con il mondo di Star Wars, ma che si
sforzano tantissimo di provarci. Vi lascio immaginare che bellezza possano
essere i “Microfoni laser” o altre trovate di dubbio gusto della stessa forza.
Per darvi un’idea di cosa stiamo parlando, vi segnalo Bea
Arthur (la cantante preferita di Deadpool,
storia vera) lasciata sola sul palco, in balia di una serie di pupazzi anche
abbastanza brutti, a cantare la tristissima “Good Night, But Not Goodbye”,
adattata sul tema della Cantina Band. Se volete un commento a questa roba ve lo
scrivete da soli, perché dopo Bea Arthur e la Cantina Band insieme, io
francamente sento il bisogno di andarmi a bere qualcosa di forte.

Cosa stai bevendo Bea? Lo voglio pure io. Doppio però.

Forse l’unico momento di interesse “vero” (virgolette
obbligatorie) è il breve cortometraggio animato che arriva più o meno a metà
dello speciale, se riuscite a soprassedere sui disegni oggettivamente orrendi, in
questa storiella trovate Han e Chewie salvati da Luke, e la comparsata di un personaggio
che diventerà celebre solo nel film successivo, L’impero colpisce ancora, ma che qui viene chiamato con il suo nome
per la prima volta: Boba Fett.

Che fine abbia fatto il brontosauro allampanato che cavalca Boba Fett, non è dato sapersi.

Il tutto si conclude con la famiglia Becca (sarà il cognome?
Mah chi lo sa) tutta agghindata per festeggiare il “Life Day”, quindi
immaginatevi questi Cristoni pelosi alti più di due metri, con addosso delle
tuniche rosse, che li fanno sembrare tutti il maestro di cerimonie di “Eyes
Wide Shut” (1999) ma con più follicoli e meno donne nude.

Come si dice “Fidelio” in lingua Wookie? Forse AUUUGGGRHHHH.

Il gran finale vede protagonista Carrie Fisher, con la
faccia di chi preferirebbe essere divorato dal Rancor di Jabba, che canta in
playback un pezzo di cui non sono riuscito ad individuare il titolo (e non
voglio nemmeno farlo!) composto con gran sprezzo del pericolo, sulle note del
tema di Star Wars di John Williams, mi limito ad aggiungere solamente: Gulp!

Ecco come è iniziato il problema con la droga di Carrie.

Insomma, a ben guardalo lo “Star Wars Holiday Special” è la
prova che Lucas è sempre stato geneticamente propenso alle gag che non fanno
ridere e a personaggi posticci imbarazzanti già ben prima di Jar Jar Binks, e fino a prova contraria,
rischia di essere la parodia definitiva di Star Wars, quella capace di farti
scattare il “Facciapalmo” istintivamente, perché non esiste niente di più
pericoloso nella galassia, di una parodia involontaria e per di più autorizzata
dal suo creatore!

Forse sarebbe stato meglio, per il mio equilibrio
psicofisico, commentare l’Holiday Special di Star Wars dei Muppet (1980), ma
quello è oggettivamente bellissimo e non solo perché io adoro i Muppet!
Facciamo così allora, per fare pace con la saga creata da Lucas, vi saluto con
il pezzo che ho tenuto in cuffia tutto il tempo, mentre scrivevo questo post
(storia vera) e che mi è servito per darmi coraggio, ovvero il mitico Bill
Murray, nei panni di Nick il cantante lounge, ovvero l’UNICO al mondo che può
davvero cantare una canzone sopra il tema composto da John Williams!
Che la Forza Bill Murray sia con voi!
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