In principio era la copertina alternativa di Avengers, rifiutata dalla Marvel perché Leo Ortolani aveva disegnato la Vedova Nera e Occhio di Falco con le fattezze di John Steed ed Emma Peel, ovvero la meravigliosa Diana Rigg di “Agente speciale”, in originale “The Avengers” una storica serie televisiva britannica trasmessa negli anni sessanta, dal 1961 al 1969. Evidentemente alla Marvel non la guardavano.
Dopo anni sul fondo della testa del Venerabile e il gesto (non proprio) eroico di togliere le orecchie a Rat-Man per tornare alla “scimmia”, ovvero l’omuncolo primigenio da cui discendono tutti i personaggi di Darwin Ortolani, ecco che la serie arriva nelle nostre edicole, un numero alla volta per una miniserie in sei parti dove l’agente London incontra la sua nuova socia, la signora Paul, considerando che entrambi sono l’ennesima versione del Ratto e di Cinzia, le gag di scrivono da sole.
Anche perché “Gli Infallibili” parte da un’indagine “Hard”, non nel senso britannico di difficile, ma proprio un po’ porno, visto che il mistero ruota intorno ad un giocattolo per adulti, no, non l’incrociatore stellare della Lego, ma una bambola gonfiabile che si vendica dei suoi amanti, anche qui, con Ortolani di mezzo potete immaginare che le battute si sprecheranno.
Va detto che la formula è sempre la stessa, il numero di gag è bello alto ma la sensazione è di stare leggendo l’ennesima versione della stessa storia, con le stesse dinamiche e di base, gli stessi personaggi, è la formula Ortolani ok, ma questa volta applicata ad una storia che sembra voler dire qualcosa sul patriarcato, ma anche qui, con lo stile satirico di Ortolani, uno dei pochi rimasti sulla faccia della Terra che ancora può dire davvero tutto quello che vuole, irridendo tutti in parti uguali, provocando le risate anche dei suoi bersagli, insomma una rarità ormai.
Nelle prossime settimane seguiremo questa nuova serie Ortolaniana, intanto ripassate i classici, visto che il venerabile si è anche divertito ad omaggiare questa mitica sigla!
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