Altra domenica, altro appuntamento con la versione Ortolaniana di “Agente speciale”, anche se i John Steed ed Emma Peel del Venerabile si chiamano London e la signora Paul, l’agente in transizione, che non vuol dire che sia solo di passaggio eh?
In principio erano i Cybernauts, automi inarrestabili e come li descrive il Venerabile, con poche pretese nell’abbigliamento. Dei Terminator 1.0 che rivisti oggi, possono sembrare buffi ma terrorizzavano il giovane Leo, che ha voluto omaggiarli in questo terzo numero de “Gli Infallibili”, dove prendono le sembianze dei Robota, automi pronti a tutto, specialmente a spappolare i pulcini, al centro di una gag spassosissima e tutta senza dialoghi. Se non vogliamo considerare «Pio!» un dialogo.
Va detto che i personaggi Ortolaniani sono spesso loro stessi dei gusci, che si adattano al nuovo contesto, senza perdere il filo rosso di certe tematiche ricorrenti per Ortolani, come in questo caso la transfobia ben rappresentata da London, che non ne lascia indietro una di battutaccia. Insomma è l’utente medio di “Infernet”.
Come al solito anche questo numero de “Gli Infallibili” si legge alla velocità del vento, i personaggi Ortolaniani giocano a fare gli agenti speciali, per altro molto bene, peccato solo sia necessario attendere un altro mese prima del prossimo numero, visto che questo scambio di corpi iniziato con ginoidi assassine, sta diventando sempre più intricato.
Almeno come annuncia la “Splash page” finale, non può mancare nemmeno la versione locale di un’altra vecchia conoscenza dei fumetti di Ortolani, ma di quello parleremo il mese prossimo in occasione del quarto numero.
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