Ultima domenica, ultimo appuntamento con la versione Ortolaniana di “Agente speciale”, anche se i John Steed ed Emma Peel del Venerabile si chiamano London e la signora Paul, l’agente in transizione, che non vuol dire che sia solo di passaggio eh?
La signora Paul è davanti alla sua scelta finale, l’auto nominato Dio, il dottor Visanti le offre il corpo dei suoi sogni ma London ha scoperto che si tratta di una sòla e poi ammettiamola, questa nuova Paul è bassina, essù!
Un ultimo numero con mano gag ma tutti a fuoco e con decisamente più azione, in cui Ortolani continua il discorso iniziato in altri suoi lavori parlando di genere e usando una storia di genere, come di base era “Agente Speciale”, insomma come far incazzare i Pillon di questo mondo, bravo Leo.
Menzione speciale per l’uso della tostissima signorina Lovebol, la macchia che prende coscienza e che a differenza di molti suoi equivalenti nel mondo dell’immaginario, invece di desiderare un umanità forse anche posticcia, capisce il suo vantaggio e lo sfrutta, Rob Zombie avrebbe detto more human than human.
Nelle note Andrea Plazzi non esclude altre storie del dinamico duo, in questi giorni è uscito “Night-Man” in volume, accadrà anche per “Gli infallibili” in attesa di “Trentennial Park” a breve su queste Bare.
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