particolare con Grant Morrison, lo trovo geniale anche quando se la tira un po’
troppo (cosa che fa praticamente sempre) e sul suo irrisolto con Alan Moore ci
sarebbe da discutere, ma è innegabile che lo scozzese mi ha regalato una delle
mie run preferite degli Uomini-Pareggio e titoli eccellenti come “Animal man” e
“The Invisibles”. Accanto a questi titoli, aggiungere pure anche “Happy!” che
rischia di essere uno dei fumetti migliori che ho letto quest’anno.
Nick Sax è un
rottame. La cosa più carina che dicono di lui nel corso di tutto il fumetto è
che sembra una merda cagata da una merda, giusto per darvi anche un assaggio
del linguaggio della storia, che sarà anche scritta da Morrison, ma sembra un
fumetto del mio preferito ovvero Garth Ennis.
gran poliziotto prima che la sua vita finisse a zampe all’aria, ora è solo un
sicario con la psoriasi, che beve troppo e passa le giornata ad uccidere dei
gran bastardi, tipo mafiosi e criminali, insomma la crema della società. Pochi
giorni prima di Natale però succede qualcosa, alcuni sgherri vogliono fargli la
pelle per aver seccato chissà quale gentil uomo, il nostro Nick è alle strette
ma riesce a salvarsi grazie all’intervento provvidenziale di beh, un piccolo
cavallino azzurro con non solo svolazza con le sue alucce, ma parla, e sembra
conoscere il nostro Nick molto bene. Giuro che non ho fumato, questo fumetto
esiste sul serio!
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Quando inizi a vedere i cavallini blu, vuol dire che la botta in testa è stata proprio forte! |
non sa è che Happy, così dice di chiamarsi il cavallino svolazzante, sia reale
oppure solamente il frutto della sua mente che ormai è partita definitivamente
per la tangente. Se Jimmy Stewart in “Harvey” (1950) era l’unico che riusciva a
vedere e sentire un grosso coniglio, qui Nick è l’unico che dialoga con il
cavallino, non vi dico che spasso i suoi tentativi per accertarsi che Happy sia
reale e non un’allucinazione!
l’amico immaginario di una bambina rapita, fuggito via in cerca di aiuto, l’equino
disegnato come se fosse un cartone animato svolazzante è corso dritto da Nick, ma
il tempo stringe, c’è tempo solo fino alle notte di Natale per evitare alla
piccola la più orribile delle morti, e Nick Sax ha la testa dannatamente dura, proprio
non vuole credere ad un cavallo dai cartoni che parla. Beh voi lo fareste?
Bruce Willis più stropicciato che mai, Nick Sax farebbe sembrare un lord
inglese anche il Joe Hallenbeck del film “L’ultimo Boyscout”, però è un osso
duro, che grazie ad un colpo di scena non impossibile da intuire, ma che mi ha
comunque inchiodato alla pagina (bravo Grant!), alla fine si lancerà anima e
corpo nel salvataggio della piccola, una missione che sa tanto di redenzione
Natalizia, un miracolo di Natale tra pallottole e parolacce.
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“Buon natale maledetto animale e felice anno nuovo” (Cit.) |
Gran Morrison
prende “La vita è meravigliosa” (1946) di Frank Capra e lo condisce in salsa di
hard-boiled, con violenza, sangue senza tirar via la mano e tutta una serie di
personaggi non edificanti, la peggio feccia della società di cui Nick fa parte.
Un’atmosfera generale più vicina ai fumetti della Vertigo, anche se negli stati
uniti questo fumetto è uscito per la sempre più sorprendente Image comics (da
noi per la Bao Publish). Incredibile come la casa editrice dei super eroi ultra
pompati di Rob Liefeld in pochi anni abbia cambiato la sua percezione presso il
grande pubblico puntato tutto su toni e temi veramente adulti e una qualità generale molto alta.
cavalcata decadente in un mondo malsano, fatto di maniaci vestiti da Babbo
Natale, sacerdoti molto lontani dal perdono che predicano ed uomini d’affari
che forse sono pure peggio, con tutta questa carrellata di manigoldi Grant
Morrison piazza stilettate satiriche e ci dà dentro con la violenza, in netta
contrapposizione con il fatto che a dare il titolo al volume, sia una specie di
rifugiato politico in fuga da “Mio mini Pony” che è tenerino e caruccetto anche
quando tenta di imprecare.
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Anche il mio cane mi guarda piegando la testa da un lato. Però non vola. |
Menzione speciale
per i bellissimi e dettagliatissimi disegni del grande Darick Robertson, uno
che questo tipo di atmosfere sa disegnarle, lo ha fatto per Garth Ennis (in
quella bomba di “The Boys”) e per Warren Ellis (“Transmetropolitan” altro giro,
altra bomba) e che qui è davvero al suo meglio, riuscendo a far arrivare con il
suo tratto il cinismo e la freddezza di Nick, ma anche ad evocare il terrore e
il disgusto che una storia del genere provoca, anzi deve provocare visto il
tema di fondo.
taurino Nick passa finalmente all’azione, ormai ti sei affezionato sia al suo
destino che al tenero Happy, la coppia di compari peggio assortita
probabilmente di tutti i tempi. Risultato finale “Happy!” è un fumetto che si
divora ad una velocità irrisoria e che vi consiglio caldamente, specialmente se
siete in vena di storia violente, se Grant Morrison riuscisse sempre a sfornare
storia così dritte e asciutte, sfruttando le sue brillanti intuizioni, sarebbe
il mio autore preferito, con questo fumetto, ha fatto un buon passo in quella
direzione.
Per altro ho scoperto che questo fumetto potrebbe diventare anche una serie televisiva, no sul serio, chi è il matto che la produce? Ma se dovesse essere sicuramente io la guarderei! A proposito di matti.