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Hellboy – L’uomo deforme e altre storie (2008): un gioiello Horror di Mignola e Corben

Se ne parlava da un pezzo, ma poco prima dell’estate ha iniziato a circolare in rete il trailer del nuovo film a basso budget dedicato al diavolone di Mike Mignola, Hellboy. Un film quasi istantaneo, girato apparentemente in segreto che uscirà in questi giorni nei cinema americani, si spera presto anche da noi, quindi ho l’occasione per scrivere ancora un po’ del mio fumetto del cuore!

La trama del film scritta dallo stesso Mignola, arriva da beh, una delle storie migliori del personaggio, ma visto che avremo tempo modo e maniera di parlare del terzo adattamento del diavolone, mi concentro sul materiale originale, ovvero “L’uomo deforme”, testi di Mignola e disegni di una leggenda, il mai abbastanza compianto Maestro Richard Corben.

Rifatevi gli occhi con la magia del Maestro Corben.

Monti Appalachi, anno 1958, Hellboy è in missione per aiutare una coppia la cui figlia è stata colpita dal maleficio della strega locale, insieme a lui un uomo di nome Tommy, anch’egli a suo modo esperto di paranormale, che è tornato in paese dopo molti anni di girovagare. La strega di nome Effie Kolb che ha lanciato il malocchio è una vecchia amica dell’uomo, pronta a ricordare a tutti chi sono le vere incarnazioni del maligno in quei luoghi: lei, il suo cavallo verdastro e ovviamente l’uomo deforme.

Un cavallo verdastro. Il suo cavaliere si chiamava Morte… e l’inferno lo seguiva (cit.)

Se l’uomo deforme del titolo è una delle creature più spaventose mai viste tra le pagine di Hellboy, nemmeno Effie Kolb scherza, il morso del cavallo che trasforma gli umani in quadrupedi è una gran trovata, ma in generale ci troviamo di fronte ad una storia horror incredibile, piena di mostri veramente spaventosi, ispirata ai racconti di Manly Wade Wellmann.

Un sorriso che non promette niente di buono.

Una lunga lotta contro il male che prevede insetti, non morti e strumenti da esorcismo non convenzionali come una pala, la struttura è quella del tipico fumetto di Hellboy, il rosso arriva in un posto e prende a pugni il male, ma il risultato resta una delle migliori storie horror a fumetti mai lette, oltre che una delle più memorabili di Hellboy, merito soprattutto dei monumentali disegni di Corben.

Con quel suo tratto ruvido che faceva sembrare le figure come statue scolpite su carta, il Maestro Corben risultava fatto dal sarto per una trama piena di creature spaventose e un nerboruto protagonista con una mano rocciosa.

Motivi per cui Hellboy è ancora uno dei miei fumetti del cuore? Storie come questa.

Trovate la storia nel decimo volume della collana dedicata da Hellboy dalla Magic Press, anche se probabilmente (ancora non si sa nulla) verrà ristampata dal nuovo editore italiano, ovvero la Star Comics, anche se le notizie in merito per ora latitano, si sa solo dell’ennesima ristampa de Il seme della distruzione e di uno speciale annunciato per Natale, fine. Inoltre, sempre edito da Magic Press, trovate anche il seguito de “L’uomo deforme” ovvero Il ritorno di Effie Kolb.

Le “Altre storie” del decimo volume invece sono “Ecco quelli che scendon nel mare su navi” (testi di Joshua Dysart e Mignola e disegni di Jason Shawn Alexander), il racconto breve uscito per il “Free Comic Book day” intitolato “Il neo” su disegni del bravissimo Duncan Fegredo e per finire “Nella cappella di Moloch”, un lavoro interamente curato da Mignola, dove il rosso investigatore dovrà andare al cuore del problema, non aggiungo altro, puro impressionismo tedesco su carta.

Mignola ritrae la sua creatura nella posa degli eroi gotici, con il candelabro in mano.

Al massimo potrei aggiungere che volendo, di film sui singoli casi del diavolone di Mignola, ne potrebbero uscire uno l’anno per i prossimi trent’anni e sarebbero fighissimi, intanto, ora che vi ho consigliato una delle mie letture preferite, teniamo le dita (di roccia) incrociate in vista del nuovo film.

Ultima occasione per rifarvi un altro po’ gli occhi con le tavole di Corben.
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