Fu così che scoprimmo che Keanu Reeves, alla fine, era uno di noi. Devo farvi un riassunto della carriera di Keanu Reeves? Direi di no, a meno che non siate stati dentro una caverna su Marte, con gli occhi chiusi e le dita nelle orecchie per gli ultimi 25 anni, in linea di massima dovreste conoscerlo.
Impantanato in un mare di Meme di “Sad Keanu”, il nostro sembrava aver già imboccato il viale del tramonto, invece, come in un Kung Fu Movie, Keanu è andato ad Oriente. Il debutto come regista con “Man of Tai Chi”, classicissimo film su tornei clandestini di arti marziali, che può vantare due primati: il primo film “Occidentale” ad avere Iko Uwais… per cinque secondi e usato malissimo, ma è lì. Ma anche un protagonista che si chiama Tiger Chen (Storia Vera) e dopo questa, so che TUTTI vorrete vedere “Man of Tai Chi”.
Alla fine Reeves si sta rifacendo una carriera con i film di genere, questo “John Wick” è un revenge movie, talmente schematico, che se spostassimo la storia in Oriente, sostituissimo i completi con costumi di scena, e le automatiche con delle Katane, potrebbe essere un film di Arti Marziali fatto e finito. Due informazioni aggiuntive per inquadrare il film: scritto da Derek Kolstad, che prima di questo, aveva scritto la sceneggiatura di due film con Dolph Lundgren. E Basta. per altro nella foto su IMDB ha un bambino seduto sulle sue spalle (Storia Verissima).
Primo film da regista per Chad Stahelski, un ex-stuntman, per altro, una delle controfigure di Keanu in “Matrix”, una carriera da kickboxer in un infinitiva di DTV. Vi rendete conto con chi esce a bere la sera il nostro Keanu? A completare l’aurea da film di Genere, il film abbina TUTTE le facce giuste ai personaggi secondari, tra cui troviamo anche qualche insospettabile:
John Leguizamo traffica in auto rubate, Ian McShane è il proprietario del misterioso “Continential Hotel” un luogo che se ci vai, alla repetion ad accoglierti, trovi il Nero di LOST (Oppure il Daniels di “The Wire”), giusto per farvi capire di che posticino stiamo parlando.
Quando hai bisogno di sbarazzarti di un cadavere, puoi chiamare un impresa di pulizie, che si occupa di tutto (ve lo giuro, vorrei uno Spin-Off solo su di loro!), il capo della compagine è David Patrick Kelly, che dopo aver giocato alla Guerra con i Guerrieri, e dopo essere stato ammazzato per ultimo (“Mentivo” Cit.) da Schwarzenegger, poi viene a casa vostra, e ripulisce tutto il casino fatto.
Sul fronte Killer a pagamento, quella gnoccona di Adrianne Palicki, credibile quando mena, il resto lo fa madre natura (sbavazz!), Keanu si ritaglia una scena in cui si rotola tra le lenzuola con lei…ma non nel modo in cui CHIUNQUE vorrebbe rotolarsi tra le lenzuola con la Palicki, ma va bene lo stesso.
Nel ruolo di Amico/Mentore/Avversario/personaggio che usa il suo fucile di precisione come un “Deus ex Machina” ogni volta che lo script si sta per incartare….Willem Dafoe (Da-Foe!)…mica male no? La trama è questa: John Wick si è ritirato, vuole solo una vita tranquilla con la moglie, ma la sfiga lo perseguita, la moglie muore, e gli lascia in regalo un Cane, qualcuno a cui voler bene, un Beagle di nome Daisy, vi giuro, Daisy. Ora, se vuoi fare un torto a qualcuno…regalagli un Beagle, tanto sono carini quanto sono bastardi!
Daisy fa tutte le cose giuste, Keanu fa il duro, lei gli fa gli occhioni, Keanu si prepara la colazione, lei gli fa gli occhioni e si becca il ciotolone di latte e Corn Flakes, Keanu va a letto, lei gli fa gli occhioni e in un attimo e tra le coperte invece che dormire per terra…in pratica fa quello che fanno tutti i Cani: Fregarti.
Daisy è la parte del film in cui la porzione di pubblico non dotata di cromosoma Y può fare “Ohhhhh che carino!”, e quindi l’idea dello sceneggiatore di tirare dentro l’altra metà del cielo… Facendo benzina John incontra Losef Tarasov (Alfie Allen il Theon Greyjoy di “Game of Thrones” a proposito di facce giuste), che prima cerca di indovinare l’anno di costruzione della macchina di Wick (’70? No Mustang del ’69) poi gli chiede quanti soldi vuole per venderla, aggiungendo “Coglione” a gratis nella frase (Giuro!), l’auto non è in vendita, John se ne va, e la sera, riceve una visita da Losef e alcuni scagnozzi, che lo stendono, gli rubano l’auto e soprattutto….gli ammazzano il cane (Sul serio).
Quello che non sa Losef, nella sua giovanile boria, è che John Wick è tipo una leggenda urbana tra i Killer a pagamento, il padre Viggo Tarasov (Michael Nyqvist) mafiosazzo Russo, lo aggiorna sul curriculum di Wick: pulito, silenzioso, letale e vestito di nero, nel circolo è noto come Baba Yaga…un fan di Hellboy come me si è esaltato a sentire questo nome, e non che so, il solito “Boogeyman”…ma tanto nell’edizione italiana (Se mai ci sarà) diventerà di sicuro “L’uomo Nero” (Uff!).
Insomma, Losef non sa dove si è messo, da qui in poi, il film si trova di fronte ad una scelta:
Trasformare tutto in una variante Action di uno Slasher, in cui TUTTO il pubblico fa il tifo per il protagonista, anche perché diciamocelo, il cattivo è uno stronzetto idiota fastidiosissimo, con la faccia del Theon Greyjoy di “Game of Thrones”, e siccome George R. R. Martin prima, e la serie tv dopo, ci hanno fatto (Giustamente) odiare tantissimo Theon, io sono sempre felice di vederlo soffrire tantissimo (Eh eh).
Avrebbe potuto essere un film in cui il protagonista si vede poco, uccidendo tutti intorno a Losef, lasciando lui per ultimo, sarebbe stato una figata! Il film qua e là, semina questo tipo di idee (Tipo John non uccide Losef alla prima occasione, in maniera un po’ inspiegabile forse, con Wick che spara ai vetri mentre Losef scappa, scena che è presa uguale uguale da Blade Runner) però sceglie strade più convenzionali, specialmente nel gestire il rapporto tra John Wick e il suo ex datore di lavoro Viggo Tarasov, padre di Losef.
Il film potrebbe essere finito 30 minuti prima (è dura 1 ora e 34 minuti, sempre per la cronaca), a quel punto lo sceneggiatore si gioca la carta “hai ucciso il mio Maestro” e riempie gli ultimi 30 minuti di film, tirando fuori un revenge movie, doppio, nel senso che il protagonista si vendica due volte, per due omicidi differenti. Giusto per essere sicurissimissimo di non perdersi nessuno degli spettatori (Ah perché la trama è complessa vero?), Derek Kolstad ci ficca dentro anche il dialogo esplicativo, in cui John Wick ci dice che il cane è un simbolo, un metaforone del ricominciare una nuova vita, dopo una vita da Killer, e dopo le legnate che il destino ti rifila sua denti, per farlo, costringe Keanu a spararsi “Il Pezzo di bravura”, il classico momento in cui l’attore è talmente bravo a recitare la scena drammatica, da renderti credibile anche il dialogo più moscio…. Keanu ci prova, ma vogliamo dire che “Espressività” e “Grande attore drammatico” non sono proprio i primi due concetti che mi vengono in mente pensando a Keanu Reeves?
Quindi “John Wick” è una poverata? NO. Enne-o. Perché al netto di una trama che è un espediente, e risulta anche un po’ rattoppata, come se non sapesse bene come fare minutaggio, il film funziona, e funziona pure bene. “John Wick” potrebbe rientrare in quei film Action moderni, che devono fare i conti con il fatto che i Divi del genere, ormai hanno un età, il risultato sono Action….immobili, in cui il dinamismo è limitato.
Pensiamo a Liam Neeson, che stende i cattivi…parlandogli al telefono, o all’ottimo “The Equalizer” in cui Denzel è talmente un Mount Rushmore, che può uccidere i cattivi, anche fuori scena, per farci esaltare tutti. Ecco, Keanu Reeves non è propriamente Iko Uwais (e ci credo!!) però “Conosce il Kung Fu” (CIT. ma era chiaro no?), il completo nero, la faccia che è sempre quella, e un minimo sindacale di preparazione Marziale, il suo John Wick si muove poco, ma risulta molto dinamico…e qui interviene il regista.
Quando il film semplicemente rinuncia ai dialoghi lasciando spazio all’azione, beh allora “John Wick” diventa un film da vedere se volete qualcosa di genere fatto come si deve. John da solo che fa secchi gli sgherri in casa sua, la ginnastica da camera con botte con Adrianne Palicki e poi soprattutto: La scena della discoteca.
Ora, sembra che Chad Stahelski abbia visto la scena della discoteca di “Collateral” e abbia detto “Anche io Michael Mann! Anche io! …ma più truzzo!”
L’uso delle musiche nel film, ha questa sinistra tendenza a far sembrare tutto un video clip, stiloso, ma videoclipparo, beh, la scena della Discoteca, che deve per forza avere la cassa in quattro tempi che batte come sottofondo, è la scena dei sogni per Stahelski, qui Keanu usa la sua preparazione marziale, e le facce che fa quando spara, o quando punta un arma in faccia a qualcuno (Si è fatto le ossa in Matrix), il risultato è una bella coreorafia di mazzate, gente lanciata giù dalle balconate, bubusettete da dietro le colonne per poi spararsi in faccia, sgherri seccati sparandogli nelle tempie a bruciapelo e…due colpi al petto e uno alla testa? Brutto?
In soldoni “John Wick” è un DTV di gran lusso, ha una storia minimale e lacunosa, è popolato di facce giuste e Keanu Reeves dimostra di aver abbracciato completamente il cinema di genere, porcata di Mezzanotte? Si, sicuramente, ma avercene di Porcate di Mezzanotte così!
Cosa è una “Porcata di Mezzanotte”? sono quei film che inizi a guardare tardi, nel cuore della notte, quindi non devono impegnarti i neuroni (Facciamo anche IL neurone, mai sopravalutarsi) con troppa trama, di solito è roba puramente di genere, Action, Horror…potrei quasi farsi una serie di Post sui titoli ideali per la “Porcata di Mezzanotte” è un idea…
Tornando al film, il finale poi, è semplicemente assurdo, ma in tutta questa operazione simpatia per Keanu Reeves, lo si perdona, vi dico SPOILER, ma in realtà potreste leggerla senza nessun problema secondo me:
Wick ferito si rifugia in quella che sembra essere una clinica veterinaria, si cura con mezzi di fortuna, poi vede un cane in gabbia, tipo un english staffordshire, dalla faccia buona buona, gli mette il guinzaglio…e va a casa. Vi rendete conto? La mattina dopo, la veterinaria apre la clinica, trova l’armadietto dei medicinali devastato, e un cane scomparso, chiama il padrone, che giustamente si incazzerà…vi lascio il cane per curarlo, e qualcuno lo ruba?
Le telecamera di sorveglianza incastreranno John Wick, il proprietario si presenterà a casa sua per riavere il cane, comprensibilmente incazzato, dirà le “Parole di maleducazione” a John….vi rendete conto? Abbiamo già l’incipit per “John Wick 2: La vendetta dell’English Staffordshire”.
Non so se abbiamo un nuovo eroe dell’azione, ma sicuramente, gli amanti dei Cani hanno un nuovo alleato, forse. Tra cani e qualità generale del film, potremmo dire che “John Wick” è più cinofilo che cinefilo, però io mi sono divertito, DTV o “Porcata di Mezzanotte” di gran lusso, e Keanu Reeves guadagna altri punti simpatia sul mio personalissimo cartellino.
Sepolto in precedenza venerdì 16 gennaio 2015
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