La storica rivista 2000 AD è stata la palestra di tutti
gli autori Inglesi della cosiddetta “British Invasion”, quel manipolo di
talenti sbarcati negli Stati Uniti dalla terra di Albione negli anni ’80 e ’90
per rivoluzionare per sempre il fumetto americano. Ma il personaggio simbolo
della rivista resta di sicuro il giudice Dredd.
Qui da noi in uno strambo Paese a forma di scarpa, da
sempre periferia dell’impero, 2000 AD non è mai stata pubblicata, la prima
volta che ho avuto occasione di leggere una storia del giudice di Mega City One
è stata la novelization a fumetti del film con Sylvester Stallone, un doppio salto carpiato a ben pensarci, visto che si trattava del fumetto, tratto da un film, a sua volta tratto da un fumetto. Non vi ho persi vero? Ok continuiamo, dopo questa sarà tutto più facile.
1995 nella mia edicola di fiducia sbarcò questo fumetto numerato e avvolto
nella plastica, che aveva l’aria di essere qualcosa da collezione visto che era anche una copia numerata, anche se oggi
lo potete comprare usato su eBay per due spiccioli. Credetemi, ho verificato prima di iniziare a scrivere questo post (storia vera).
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Se lo avete comprato anche voi ai tempi, avete il mio stesso fiuto per gli affaroni. |
Siccome sono sempre stato uno con fiuto per gli affari,
lo comprai senza pensaci troppo, la storia era quella del film ma i disegni?
Quel modo di disegnare menti e nasi da pugile, quelle chine date con energia
che ho cercato di imitare per una vita e che mi hanno insegnato molto sul
disegno (storia vera), avevo appena fatto la conoscenza di Carlos Ezquerra, disegnatore che
negli anni ho ritrovato spesso al lavoro sulle fumetti scritti da Garth Ennis come molte delle sue storie di guerra, ma anche “Just a Pilgrim”.
uno degli autori del personaggio, collaborava per realizzare un adattamento a
fumetti del film, si perché il giudice Dredd è stato creato dal mitico John
Wagner e dai disegni di Carlos Ezquerra nel 1977 proprio sulle pagine di 2000
AD.
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Quante ore mi sono spaccato gli occhi, per imparare a dare la china in questo modo tosto. |
Le avventure del Giudice Dredd si svolgono in un futuro
distopico sorto dopo un’apocalisse nucleare, che ha reso il pianeta un deserto
pieno di mutanti, caratterizzato da poche megalopoli sovraffollate, gestite con
pugno di ferro da un corpo di polizia inflessibile, i Giudici sono coloro che
fanno rispettare la legge, ma hanno carta bianca anche per ergersi giuria e
giustizieri. Armati di casco sempre in testa (ben prima dei Mandaloriani), vistose armature anti
proiettile, motociclette rombanti e i Legislatori, armi automatiche in grado di
sparare diverse tipologie di proiettili, tutti azionati a comando vocale. Insomma una figata!
’70, mescolateli con i personaggi tosti e cazzuti dei film d’azione americani
degli anni ’80 e ad una satira pungente, quello che otterrete è il giudice
Dredd, un fumetto in grado di cavalcare istanze reazionarie, solo per farsene
gioco, un equilibrio difficilissimo da ottenere che ha reso il Giudice un
personaggio storico del fumetto Inglese.
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“Violazione di copyright di un’industria di bibite gasate, pena: vent’anni!” |
Si perché Dredd era la punta di diamante di una rivista che veicolava il furore underground che fermentava nell’Inghilterra del 1977, un luogo dopo le tradizioni (e le istituzioni) avevano una storia antica, che proprio in quel momento, veniva messa in discussione e dileggiata, in tutte le forme, in musica con il Punk (e il Metal poco dopo) e a fumetti, sulle pagine di 2000 AD.
comodi volumi tutte le storie scritte da Garth Ennis per il Giudice Dredd, non
me lo sono fatto ripetere due volte, malgrado il costo, dovevo aggiungere questi
fumetti alla mia collezione!
per sempre il Punitore per la Marvel,
si era fatto le ossa sulla rivista 2000 A.D. anche perché parliamoci chiaro,
il Giudice Dredd è proprio il tipo di personaggio che piace al vecchio Garth: una sorta di Ispettore Callaghan proveniente da un futuro distopico, ma 100%
umano a differenza di Robocop, con
cui condivide parecchi punti in comune, oltre al mento, unica parte del suo
volto in bella vista, un’idea che a Carlos Ezquerra, venne in mente guardando la maschera di Frankenstein, il pilota di Anno 2000 – La corsa della morte (storia vera).
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Mega City, un posto tranquillo pieno di gente raccomandabile. |
Le storie contenute nei sei volumi ristampati dalla
Cosmo, sono quasi tutte auto conclusive oppure molto brevi, composte da tre o
quattro numeri al massimo, seguendo il formato resto celebre da 2000 A.D.
Giudici, una versione un po’ meno solerte (e decisamente più propensa alla
birra) di quelli di Mega City One, ben rappresentati da Joyce, collega dell’isola
di smeraldo, spalla di Dredd in una storia in cui Ennis decide di giocare in
casa portandosi un disegnatore con cui sarebbe finito per collaborare ancora: il mai abbastanza compianto
Steve Dillon.
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Ora però vorrei una serie dedicata ai giudici Irlandesi! |
Garth Ennis si dimostra subito a suo agio nel mondo grottesco
e ultra violento del Giudice Dredd, un luogo in cui quasi tutto è illegale,
come vediamo nella storia quasi Natalizia “Tempesta di neve”, in cui Mega City
One viene ricoperta da una nevicata di zucchero, che non è una metafora per
indicare la droga, ma proprio zucchero, illegale quanto le droghe colombiane che
hanno reso ricco Pablo Escobar.
ancora una lunga sfilza di storie auto conclusive in cui Ennis spazia davvero
senza freno. “Soccorso Mortale” disegnata da Carlos Ezquerra è un La pericolosa partita, ambientato a capodanno con tanto di bomba atomica al posto dei botti
di mezzanotte.
di una chiamata di soccorso ai Giudici partita alle ore 10.10, alle 10.13 i
mutanti assalitori erano già tutti morti. Ennis ci racconta cosa è accaduto in quei
tre minuti: un massacro orchestrato da Dredd con il ritmo di un film d’azione
su carta.
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Non so proprio cosa si potrebbe volere di più da un fumetto. |
Garth Ennis si diverte a smontare tutto, il Giude Dredd è
il suo braccio armato e allora in “Twin Block” (disegni di Gary Erskine)
assistiamo al primo episodio di Twin Peaks, se ad indagare fosse stato Dredd e
non Dale Cooper, vi assicuro che la vicenda sarebbe durata molto meno di tre
stagioni! Invece nel racconto “Il bullo”, Dredd è un maestro di scuola per un giorno
molto particolare, uno in grado di risolvere il problema del bullismo alla
radice… Altro che “Pensieri pericolosi” (1995).
tutte in puro stile Ennis, ma il volume più interessante forse è il terzo, dove
possiamo trovare la ristampa della lunga saga “Il giorno del giudizio”. Una storia
in cui Ennis porta in scena una grande battaglia in cui i Giudici sotto assedio
devono resistere alle orde di soldati zombie guidati dal malvagio Sabbat.
le altre megalopoli del pianeta, lasciando temporaneamente il comando all’unica
di cui si fida, il Giudice Hershey, che nelle mani di Ennis diventa tostissima,
un personaggio subito degno di culto.
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Se Dredd è tosto, Hershey non è certo la sua spalla comica. |
Insomma mi sono divorato i sei volumi ristampati dalla
Cosmo con grande piacere, ed ora che abbiamo scaldato i muscoli, possiamo
ospitare Dredd su questa Bara, era tempo che desideravo farlo, nell’attesa vi
lascio con un po’ di musica a tema.