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Kung Fu Panda 4 (2024): hit me Po, one more time

La Dreamworks non ha intenzione di lasciare andare il suo panda dalle uova d’oro, anche se i panda non depongono le uova, tanto meno d’oro, a mani e zampe basse una delle sue creazioni più fortunate, remunerative e durature. Ma dopo tre film, una serie animata con un numero di episodi di cui ho perso il conto e un quantitativo notevole di materiale generato, Po ha ancora qualcosa da dire? Questo potrebbe essere proprio lo spunto su cui si basa il film co-diretto da Mike Mitchell e Stephanie Ma Stin.

Con i Cinque Cicloni ancora in giro ad allenarsi, Po (sempre doppiato da Jack Black in originale e da Fabio Volo qui da noi, poi ditemi se non siamo cascati male) ormai è la guida spirituale della Valle della Pace, anche se il suo Shifu (Dustin Hoffman) indice un piccolo torneo per scegliere il nuovo Guerriero Dragone, anche se Po, come un politico italiano non vuole mollare la poltrona, imborghesito come Billy Ray Valentine.

«Chi ha spento le cicche sul mio tappeto!?» (cit.)

La svolta arriva con l’entrata in scena della ladra esperta, la volpe di nome Zhen (Awkwafina anche nota come prezzemolina, visto che sta ovunque), una minaccia apparentemente da poco rispetto al nuovo spaventoso nemico chiamato “La Camaleonte” (Viola Davis, esperta in cattivone ormai), questa terribile strega che vuole riportare in vita Tai Lung (Ian McShane) e gli altri nemici già sconfitti da Po e compagni, insomma un gancio con i capitoli precedenti della saga.

Anche se più che Viola mi sembra verde (brrr… Freddura!)

“Kung Fu Panda 4” ha un ritmo più che decente e si trasforma presto in un “Buddy movie” con il Guerriero Dragone che non vuole mollare il prestigio del titolo e la volpe, cresciuta rubacchiando per strada che per certi versi, è la nuova arrivata, un po’ come ai tempi del primo film era già stato Po, ma con un livello di Kung Fu decisamente più alto del suo ormai mitico “livello zero”.

Dopo quattro film e innumerevoli episodi della serie, parlare del livello dell’animazione trovo che abbia poco senso, la Dreamworks investe sempre sul suo panda quindi dal punto di vista visivo nulla da eccepire, chiaro che dopo tutti questi anni l’effetto novità sia andato, ma anche per questo “Kung Fu Panda 4” manda a segno il suo messaggio, forse un po’ più comprensibile agli adulti che accompagneranno i piccoletti al cinema.

No, siamo ben lontani dal livello zero.

Il film affronta il tema del cambiamento, anzi, della resistenza al cambiamento, lo stesso Po non ha inizialmente intenzione di cambiare abitudini e dinamiche che conosce, precludendosi così delle novità che invece, alla lunga potrebbero rivelarsi la scelta giusta e non solo per lui. Trovo interessante il fatto che i film per ragazzi siano in grado di parlare così bene di temi che poi molto pubblico, adulto o presunto tale, bellamente ignora preferendo uno stato costante di adolescenza.

Mentre su “Infernet” legioni di millenial si scannato perché il nuovo Corvo con i tatuaggi rovina i loro vecchi ricordi (storia vecchia, non vale nemmeno la pena di tornarci), il panda Po ci parla di crescere, di abbracciare cambiamenti all’inizio magari anche spaventosi, una spinta a rompere l’immobilismo raccontata a colpi di scene di lotta divertenti e buon ritmo, per un capitolo che inventa poco, ma tutto sommato riuscito.

Menzione speciale come al solito per Jack Black, visto che ha funzionato il trucco per Super Mario Bros anche questa volta hanno chiesto a Giacomo Nero di fare il cazzo che vuole e quello che vuole il nostro Jack, è fare video per TikTok dove balla e fa lo scemone con il suo compare dei Tenacious D, risultato? La loro cover di Baby one more time in chiave Rock che si sente sui titoli di coda del film, anche se il video (semi-ufficiale) è andato in onda sul tappeto rosso della prima del film. Ve lo dico, il video più bello che vedrete questo mese.

Unico rammarico? Nessuno è ancora stato in grado di far fare a Jack Black un film dove può sfruttare il suo talento di fare lo scemo in musica, ormai gli è rimasto solo Po e qualche piccola apparizione, ecco, questo è davvero il peccato più grosso, ma non del film, proprio della carriera di Black. Comunque meglio di Fabio Volo.

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  1. Lo sto vedendo proprio in questo momento, e mi sta piacendo un sacco, certo i primi tre film erano un must che merita più di una visione, ma accontentiamoci, Po e soci ci fanno divertire, e finché lo fanno noi li seguiamo con affetto 🙂

    • Dopo tanto tempo riuscire a funzionare ancora come personaggi, non è da tutti 😉 Cheers

  2. Lo dico? Lo dico, la voce di Po/Fabio Volo mi è sempre piaciuta. Però non l’ho mai sentito in originale… Potrebbe essere un modo per rinfrescarmi la memoria, arrivare fresca a questo quarto capitolo e dargli un senso.

    Nel mentre, ti ringrazio per il video più bello del mese 🙂

    • Quando sentirai Jack Black non potrai tornare più indietro e non voglio sembri una battutaccia venuta fuori particolarmente male, ma sono tuonato da giorni di ascolto del pezzo, e non voglio smettere, lo trovo geniale! 😀 Cheers

  3. Ok, pur pesando credo la metà di Jack Black io la gamba non la alzo mica così, quindi complimenti.
    C’è stato un periodo in cui seguivo la serie animata, che a momenti mi sembrava addirittura meglio dei film (sarà perchè a doppiarla non c’era Fabio Volo?). Poi mi sono perso, hanno fatto tipo mille stagioni e delle ultime non so nulla.

    • Anche io la seguivo e la voce mi piaceva di più. Giacomo Nero si è calato nel ruolo in pieno 😉 Cheers

  4. Credo di aver visto solo il primo Kung Fu Panda… Però The Pick of Destiny non conta come film con Jack Black che fa quel che vuole e mostra il suo talento? :–)

    • Conto, ma io ne avrei voluti tanti altri così, che purtroppo non sono mai arrivati. Cheers!

  5. Anche stavolta sfrutto il Bara Servizio Pubblico e mi considero informato sui fatti: non ricordo nemmeno se ho visto il terzo film, mi sa che per il quarto aspetto qualche passaggio in TV, così catturo la schermata con il logo “1TV” di Italia1 😛
    Piuttosto spero che la Kinder presenti una nuova collana di personaggi per gli ovetti, o magari lo faccia la San Carlo con le patatine (anche se sono anni che non mette più personaggi in 3D): la mia collezione completa di Kung Fu Panda Kinder si sente sola, e spera sempre che i vari seguiti le diano un fratellino 😛

    • Tranquillo, arriverà qualcosa di sicuro, film e gadget vanno mano nella mano alla Dreamworks 😉 Cheers

  6. Volendo rispondere anche a Redferne, quel capolavoro del Gatto degli Stivali-L’ultimo desiderio è un esempio positivo in tal senso, visto che è uno dei pochi casi in cui il seguito supera nettamente l’originale.

    • Perché lo fa? Perché porta la storia dove nessuno si sarebbe aspettato, insomma sfrutta la cara vecchia creatività che un seguito, da cui nessuno si aspettava nulla, ti può offrire 😉 Cheers

  7. Ho una leggera preferenza per la saga di Dragon Trainer, ma che questo sia uno dei più riusciti universi animati (non solo Dreamworks) è fuori discussione.

    • Il primo “Dragon Trainer” è un gioiellino mai più pareggiato, ma alla Dreamworks sanno come far galoppare i loro personaggi, rendendoli icone in poco tempo ( e tanti seguiti). Cheers!

  8. Lo vedro’, probabilmente quando esce in streaming.
    Del resto i primi tre non me li sono persi.
    Insomma, ci sono sempre le arti marziali, anche se in chiave comica.
    Il grosso problema delle produzioni DreamWorks, ma anche della Illumination, e’ che seguono una politica molto diversa dalla Disney.
    Che non sempre paga.
    Ti sparano fuori i seguiti in un lasso di tempo troppo breve, col rischio di fare episodi in cui si nota fin troppo chiaramente che non avevano uno straccio di idea che fosse uno.
    Se non altro, alla Disney aspettano di avere qualcosa da dire.
    O forse e’ solo per far salire l’hype, chissa’.
    Tipo “Zootropolis 2”, che stando a quel che ho letto uscira’ il prossimo anno.
    Dopo ben NOVE anni.
    Mi auguro ne sia valsa la pena.
    E parlando di volpi, sara’ un mio vecchio vizio ma dai tempi di Robin in poi, se ci metti una volpe (qui non e’ rossa. Mi pare piu’ tibetana, giusto per restare in tema di Kung Fu) il film me lo hai venduto a prescindere.

    • Anche se alcuni seguiti Pixar, bah! In generale però si, sfruttano di più marchio e personaggi, evidentemente in termini di bilancio paga 😉 Cheers

  9. Il primo lo avevo apprezzato, gli altri li ho visti a singhiozzo in TV. Ma il tema che svisceri mi piace, forse lo recupererò 😁
    Ora però ho l’ansia, perché ho realizzato che il capostipite lo vidi nell’estate della terza superiore 🫠

    • Il primo resta memorabile, questo si basa su un tema molto interessante anche visto il momento. La sensazione è che Po sia sempre stato in circolazione, ma se invecchia lui, figuriamoci noi 😉 Cheers

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