Mi capita spesso di vedere film d’animazione, mi piacciono perché sono perfettamente in equilibrio tra la mia passione per il cinema e quella per i fumetti, di tutti i titoli usciti negli ultimi anni, però, uno in particolare mi ha mandato clamorosamente giù di testa, sto parlando di quella bomba di “The LEGO Movie” (2014).
Un film fantastico che faceva ridere, ma ridere sul serio, ma soprattutto, coglieva in pieno la gioia delle giornate passate con il culo sulle piastrelle, a rimestare tra i mattoncini in cerca del pezzo giusto per completare la nave spaziale, il robot gigante, l’automezzo post nucleare in stile Mad Max, insomma, tutto quello che la fantasia poteva suggerirti, come disse il poeta: Quando non c’erano Lego di tutto, ma con il Lego si poteva fare di tutto.
“The LEGO Movie” non si limitava a sparare ai pesci nel barile facendo leva sulla malinconia, ma portava la storia su un piano meta-cinematografico utilizzato con grande intelligenza e perfettamente adatto al racconto, tutto frutto del brio di quei due matti di Phil Lord e Christopher Miller, il cui talento ha trasformato un’operazione nata morta (il film tratto da una vecchia serie tv) come “21 Jump Street” (2012) in un vero spasso, non una sola volta, ma ben due! (“22 Jump Street” è anche migliore del primo).
Ma i ragazzi ormai hanno messo i loro nomi sulla mappa geografica, anzi per essere precisi hanno proprio dato i loro nomi al protagonista della serie tv The Last Man on Earth, iniziata alla grande e lentamente svicolata nella noia, guarda caso, quando Phil e Miller sono scesi dalla barca e, come sapete, la storia tende a ripetersi, ripetuta, ripetuta, ripetutamente.
Dopo essersi bagnati il becco con il LEGO Han Solo, Phil/Miller sono volati con il Millennium Falcon direzione prequel Disneiano dedicato al personaggio di prossima uscita (tutte le dita incrociate, anche quelle dei piedi), quindi per questo film che è a tutti gli effetti uno spin-off di “The LEGO Movie”, la barra del timone è stata lasciata nella mani del loro co-regista, Chris McKay. Per lui, l’onda lunga del successo del primo film con i mattoncini, è un protagonista già impostato alla grande uscito proprio da quella pellicola, semplicemente uno dei personaggi più famosi della storia dell’immaginario: Batman!
Mi fate un favore? Nella vostra testa mentre leggete potreste fare una voce bassa e cavernosa ogni volta che dico Batman? Così, perché suona più figo.
Sdoganati i Lego al cinema, questo film aveva solo il compito di vincere facile, sfruttando il fatto che Batman (voce cavernosa) è il super eroe preferito di… Praticamente tutti (tranne me che sono un ragazzo della Marvel). Il potenziale è infinito, considerando che la Lego ha già in commercio kit di costruzioni di tutti i personaggi cinematografici delle nostre vite (lasciatemi l’icona aperta che su questo punto ripasso), bisogna solo stare qui e aspettare i prossimi venticinque film “LEGO Qualunque cosa” che arriveranno, già annunciato, con tanto di trailer, il film sui Lego Ninjago.
Risultato finale: “LEGO Batman – Il film” è un capolavoro assoluto e totale? No, purtroppo, ha un paio di difetti grossi che lo azzoppano, ma resta comunque un film molto divertente e con tante buone idee, a cui manca il guizzo (anche in fase di animazione) di Phil Lord e Christopher Miller che, purtroppo, Chris McKay non ha. Ve lo dico, da qui in poi MODERATI SPOILER sulla trama, poca roba, ma almeno lo sapete.
Detto questo, la prima mezz’oretta di film è CLAMOROSA! Non riesco ad utilizzare un termine meno entusiasta, il Batman già visto in “The LEGO Movie”, era un tamarro con chitarra elettrica, compiaciuto del suo essere figo (come cantavano i Gem Boy), un bambinone viziato ripieno di gadget ed è proprio da qui che si parte: Gotham City è minacciata, l’unico che può salvarla, ovviamente, è l’uomo pipistrello, per la gioia degli abitanti della città che per il loro Cavaliere Oscuro vanno già di capoccia.
L’aereo carico di bombe della “MacGuffin Airlines” (nome di certo non scelto a caso), l’alleanza di tutti i cattivi di Batman e quando dico tutti intendo dire proprio tutti, anche quelli sfigati e semi sconosciuti tipo Zebra-man (il preferito degli Juventini), vengono gestiti dall’uomo pipistrello con una mano sola dietro la schiena, facendo roteare una palla sul naso e tirando giù sgommate nei piazzali con la sua fighissima Bat-Mobile, molto più bella di quella vista in Batman v Superman, ma questo film è TUTTO molto meglio di quello di Snyder.
Tutto il film e l’inizio in particolare, sono un vero e proprio frullatore impazzito di citazioni pescate a piene mani da tutto l’enorme universo narrativo dell’uomo pipistrello, una galassia che spazia dai fumetti originali della Distinta Concorrenza, passando per la serie animata, le varie incarnazioni cinematografiche del personaggio creato da Bob Kane e Bill Finger e anche il mitico elefilm, quello della Bat-Dance, del “PUM!” e degli “SBAM!” e del repellente per gli squali (quale squalo? SQUELLO!). Vi siete sempre auto definiti super fan del cavaliere oscuro? Mettetevi alla prova indovinando tutte le citazioni del film, sono circa un miliardo (storia vera), avrete pane per i vostri Bat-Denti.
Le mie preferite? Oltre ai vari riferimenti a Prince, anche la tana del Joker che sembra uscita di peso dalla pagine di “The Killing Joke”, ma in particolare, sono morto dal ridere sul “meglio delle due navi”, sono anni che dico che quello era veramente un piano criminale delle balle!
Quello che funziona di “LEGO Batman – Il film” è sicuramente l’umorismo che lo rende una riuscita parodia dei cine-comics che si mette in scia a lavori come Deadpool, guarda caso, appena quei tristoni della Distinta Concorrenza hanno aperto all’umorismo, scimmiottando i loro cugini della Marvel, hanno mandato a segno il primo film veramente riuscito con i loro personaggi, verrebbe quasi da sperare che la smettano di ammorbarci con robaccia tipo la Suicidio Squadra e producano solo film con i mattoncini!
Batman è un personaggio che si presta a questo tipo di operazioni, ha avuto talmente tante incarnazioni che persino le casalinghe di Voghera (un applauso per le casalinghe di Voghera!!) lo conoscono, quindi puoi concederti di tutto, anche far commentare i titoli di testa del film al personaggio che in originale è doppiato da Will Arnett, ormai specialista in solitari dall’ego smisurato, vista la sua esperienza come doppiatore di BoJack Horseman, mentre nella versione italiana è sostituito alla grande da un ottimo Claudio Santamaria che, anche lui, ha il passato da super eroe giusto per la parte e visto che ho aperto il vaso di Pandora, parliamo del Bat-Elefante in mezzo alla stanza: il doppiaggio.
Lo sapete che preferisco guardare film e serie tv in lingua originale, ma siccome sono nato in uno strambo Paese a forma di scarpa e non a Gotham City, la questione doppiaggio ha il suo peso e va trattata come si deve, perché la bandiera del “Il miglior doppiaggio del mondo” è facile da sventolare, ma allora mi chiedo: perché se abbiamo fior fiori di talenti, poi i doppiaggi di certi personaggio vengono affidati a NON professionisti? Barbara Gordon in questo film esordisce come la super figa di Bel Air Gotham City, in originale è doppiata da Rosario Dawson (bene!), in italiano? Geppi Cucciari.
Sorvolo sul fatto che Geppi Cucciari come il 99% dei comici televisivi italiani non mi fa ridere, mi sembra la versione Sarda della Litizzetto, per restare in tema di comici che mi stanno sulle palle, qualcuno mi spiega perché? C’è davvero qualcuno che si scomoda dal divano di casa, bestemmia per trovare parcheggio, fa la coda alla cassa, compra i pop-corn, pur di sentire la voce di una che potrebbe vedere comodamente sulla tv di casa sua, visto che la ficcano in ogni dove, tanto che pure io che odio i canali in chiaro so chi è Geppi Cucciari? Se là fuori c’è qualcuno che ha detto “Devo andare a vedere Lego Batman perché è doppiato da Geppi Cucciari” per favore venga qui a dirmelo, ho bisogno di conoscerti!
Non solo la Cucciari è incapace come doppiatrice, ma ti tira proprio fuori dal film, ogni volta che apre bocca non senti Barbara Gordon, ma Geppi Cucciari e la sospensione dell’incredulità si becca una doccia gelata in piena faccia. Risultato, proprio come per “The LEGO Movie”, le mie prossime visoni di questo film saranno tutte in lingua originale, cosa che consiglio di fare a tutti.
Ma assurde decisioni del direttore del doppiaggio a parte, il difetto vero di “LEGO Batman – Il film” è quello di avere una storia davvero banale, la solitudine di Bruce Wayne, si risolve con il più trito e ritrito dei messaggi riguardo il giocare di squadra e trovarsi una famiglia che, percarità, non è affatto un brutto messaggio, soltanto è davvero troppo poco, in particolare dopo la prima, fittissima, mezz’ora di film. Il risultato è un notevole calo di ritmo che si sente tutto, non aiuta nemmeno che l’animazione sia si di buon livello, ma non super come quella di “The LEGO Movie”.
Anche nella seconda metà del film ci sono almeno un paio di trovate azzeccate, la parodia del classico rapporto il super eroe e la sua nemesi, qui supera la “Zona Bromance” per finire quasi in “Zona Brockback Mountain” (ho detto quasi), la trovata di usare un certo film di Tommaso Missile come termine di paragone è in parti uguale spassosa e scioccante, forse con la seconda opzione leggermente in vantaggio.
L’ultimo colpo di coda è il piano messo su dal Joker che, diciamolo, non è affatto impossibile da intuire (tranne da Batman, alla faccia del super Detective di Gotham City), senza fare ulteriori rivelazioni sulla trama, posso dirvi che il citazionismo mi ha esaltato, in particolare per un paio di camei di extra lusso (diciamo restando sul vago quello “British” e quello “Dantesco”, occhiolino occhiolino), ma senza troppo bisogno di rifletterci, mi viene da dire che Joker qui, è riuscito a realizzare quello che il Benedict di Last Action Hero aveva solo minacciato.
Proprio veder realizzato sul grande schermo quel piano, fa intuire la vastità dell’operazione mattoncini Lego in trasferta al cinema, detenendo già i diritti di sfruttamento di una gamma infinita di personaggi, l’unico limite è il cielo, o gli incassi al botteghino, ma visto il Bat-Boom che questo film sta facendo, presto sul grande schermo potremmo vedere realizzato quello che un tempo facevamo seduti sul pavimento nei pomeriggi d’infanzia, spero solo con lo stesso quantitativo di esuberante fantasia.
Sepolto in precedenza mercoledì 1 marzo 2017
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