Neil Gaiman è
un autore che si espande in lungo e in largo in tutti i media, anche se non
aveste mai letto fumetti in vita vostra (vi perdono), potreste conoscere il suo
nome per “Coraline” o “Stardust”, ma per tutti sarà sempre il papà di Sandman.
storia che Gaiman ha scritto che si è allungata comoda su tutti i media a
disposizione è stata proprio Neverwhere / Nessundove.
pensata come una serie Tv, la storia venne bocciata perché palesemente troppo
avanti per il tempo. Neil, l’uomo meglio vestito della storia dei comics, ha
convertito la sceneggiatura sotto forma di romanzo e da lì a poco, il passo
verso una trasposizione a fumetti è stato breve.
Carey, già autore di “Lucifer” e “The Unwritten”. Alle matite invece Glenn
Fabry, mitico copertinista di “Preacher” (occhi a forma di cuore quando cito
questo titolo…), la Planeta ha infine deciso di ristampare tutto in questo tp,
ottima occasione per immergersi di nuovo nella Londa… Di sotto.
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“Non fate così, non avevo mai sentito parlare di Neverwhere!” |
Richard Mayhew
è il classico executive londinese, trascorre parecchie ore della sua giornata
in ufficio, mentre nel tempo libero è tartassato dalla sua bella, ma
dittatoriale fidanzata. Un giorno la sua vita cambia, quando camminando per
strada, decide di soccorrere una misteriosa ragazza.
dal look bizzarro si chiama Porta, afferma di arrivare da una città sotterranea
denominata Londra di Sotto. Per scortare la ragazza al sicuro nella sua città
di origine, Richard attraverserà il confine che divide le due Londra, ottenendo
uno spiacevole effetto collaterale, ovvero quello di diventare invisibile alle
persone di Londra di Sopra.
colleghi e parenti non si ricordano più di lui, come se non fosse mai esistito,
per cercare di riconquistarsi il suo posto nel mondo, Richard affronterà una
coppia di bizzarri e sanguinari sicari (immaginate un enorme sosia di Elvis e
una copia sadica di Tom Petty), angeli infidi, assurdi vagoni della
metropolitana e l’animale simbolo della città, la Bestia di Londra.
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Che dite la mia descrizione è calzante? |
Carey riesce a
non stravolgere l’andamento della storia originale di Gaiman, rendendo molto
semplici i passaggi più complicati della trama: il risultato è un volume che si
legge con gran piacere.
con le sue matite si trova perfettamente a suo agio nel tratteggiare
personaggi bizzarri, Porta risulta sexy, l’angelo Islington ha un aspetto
androgino degno di un cantante di una Hair band degli anni ’80 e la Bestia di
Londra sembra uscita da un libro di favole particolarmente propenso
all’Horror.
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There’s only one thing i can say to you… I wanna rock! |
A fare la
parte del leone nella storia, resta l’idea di base di Gaiman, se in “American
Gods” il grande scrittore inglese riusciva a mostrarci gli Dei dimenticati,
nascosti tra le strade d’America, qui riesce a fare lo stesso con
i luoghi simboli di Londra. Non vi darò altri dettagli per non rovinarvi la
lettura, ma una cosa posso dirvela: fate attenzione ai nomi dei personaggi, non
sono stati scelti a caso!
non è sicuramente un capolavoro, ma è un esempio di Fantasy che rende onore al
nome del genere, perché di fantasia ne troverete un sacco e
sicuramente nessuno aveva mai mostrato Londra come ha saputo fare Neil Gaiman
in questa storia.