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Pets – Vita da Animali (2016): imperdibile per i cinofili, divertente per i cinefili

Preferisco gli animali a molti bipedi che conosco, a casa ho due cani, uno
e mezzo via, perché la piccoletta conta la metà. Di solito si fa di tutto per
non lasciarle sole a casa, ma ogni tanto non ci sono alternative.

Se anche voi
avete degli animali, già sapete che esiste in mercato infinito di articoli più
o meno utili, pensati per i nostri amici, a parte le cose ovvie tipo cibo,
cucce, collari, si trova una quantitativo di roba tutta matta, tipo la webcam
per monitorare il tuo appartamento a distanza, in modo da poter tenere sotto
controllo le bestiole lasciate sole. Ho pensato per circa, due secondi di
comprarla, poi mi sono detto: preferisco non sapere, a volte l’ignoranza è un
bene.



Cosa immagini faccia il tuo cane quando esci di casa…

Non che mi
abbiano mai fatto danni, ma una delle due è più furba che alta, quindi
davvero meglio non sapere, ma la domanda è ricorrente: cosa fanno i nostri
amici animali quando noi inutili bipedi non siamo a casa?

… Cosa succede veramente!

Parte proprio
da questo spunto il nuovo film della Illumination Entertainment, casa di
produzione fondata da Christopher Meledandri, celebre per i vari L’era Glaciale, “Cattivissimo Me” e per
gli onnipresenti Minions. Questa
volta i ragazzi hanno fatto le cose in grande, mandando a segno un nuovo titolo
con cui invadere il pianeta di pupazzi e merchandising vario legato ai riusciti
protagonisti del film. Uscito nelle sale americane quest’estate ha
incassato un botto, infatti è già in cantiere il secondo capitolo che vedrà la
luce a luglio del 2018.

Alla regia il
veterano dei primi due “Cattivissimo Me”, Chris Renaud coadiuvato da tre
sceneggiatori, sicuramente tutti possessori di animali, perché davvero hanno
saputo centrare in pieno tutte le caratteristiche peculiari delle varie specie
in ballo in questo film.
Il cane Max (Louis
C.K. in originale, qui da noi Alessandro Cattelan, un giorno capirò perché “il
miglior doppiaggio del mondo” fa lavorare dei VIP senza esperienza anziché
dei professionisti) vive in grazia di Dio nel suo appartamento di New York, ha
una cuccia, una pallina verde e una padrona che adora, va tutto bene, fino a
quando la sua routine canina viene turbata da un nuovo arrivo: l’enorme Duke,
una specie di Chewbacca a quattro zampe arrivato dal canile.



“Chewie we’re home” (Cit. da un film che preferirei dimenticare).

Costretti a
convivere i due non vanno propriamente d’accordo, il loro primo giorno
insieme si trasforma in un disastro: i due si ritrovano lontanissimi da casa e
senza targhette di riconoscimento, ma soprattutto, in balia di una banda di
animali ex domestici ora nuovamente selvaggi, capitanati da un coniglio tanto
caruccio quanto fuori di melone di nome Nervosetto (uno spassoso Kevin Hart,
sempre in originale).

Diciamolo
subito: la trama è semplice e non inventa davvero molto. A ben guardarla, ci
sono parecchi punti in comune con la saga di “Toy Story”, ad esempio il rapporto
tra Max e Duke ricorda moltissimo quello tra lo Sceriffo Woody e Buzz
Lightyear, diffidenza (per non dire proprio odio) che si trasforma in
collaborazione forzata a causa degli eventi prima e amicizia vera dopo.
A dirla tutta,
gli animali selvatici con base nelle fogne di New York (infatti c’è anche un
coccodrillo, voi che non volete credere alle leggende urbane!), decisamente
incazzati con i loro ex padroni ricordano molto i giocattoli abbandonati di “Toy
Story 3”, con tanto di leader, dall’aspetto tenero ma bastardo dentro, la Pixar
aveva Lotzo, l’orso rosa che odora di fragola, mentre la Illumination si gioca
il coniglietto nervosetto.



I piccoletti sono sempre i più pericoli, e quelli con le orecchie flosce i peggiori di tutti.

Superato
questo, “Pets – Vita da Animali” funziona alla grande, grazie a degli
ottimi tempi comici, ad un’infilata di gag davvero spassose e a un ritmo
indiavolato che riesce a rendere il film una giocosa e riuscita corsa contro il
tempo, con un paio di citazioni cinematografiche. Una mi ha
ricordato molto “Il fuggitivo” con Harrison Ford e l’altra, la scena più
riuscita di Jurassic Park 2, quella
del camion in sospeso nel vuoto e del parabrezza che minaccia di rompersi.

Lo so ragazzi, non è roba per i deboli di cuore.

 Ma il vero
fiore all’occhiello di “The secret life of pets” è la perfetta
caratterizzazione dei singoli personaggi, in grado di portare sul grande
schermo una selva di animaletti adorabili, ma perfettamente credibili in tutti
i loro tick comici, se siete amanti degli animali, guardando questo film vi
capiterà più di una volta di riconoscere qualcuno dei comportamenti del vostro
animale domestico, nelle azioni dei protagonisti del film, garantito al limone.
Ad esempio, la scena ambientata all’area cani mi è risultata molto familiare e
non solo per gli scoiattoli provocatori!

Ma il film
riesce anche a sfruttare alla grande tutte le potenzialità dei personaggi,
grazie soprattutto ad una sequenza introduttiva magnifica, il mio preferito
resta il posato barboncino che una volta uscito di casa il suo padrone, mette a
palla i System of a down e pianta un gran casino!



Jump pogo pogo pogo pogo bounce!

Anche i
personaggi di contorno funzionano, ad esempio la cagnetta da salotto Gidget
ruba la scena più volte ai protagonisti, non mi stupirei di vederla diventare a
mani basse la preferita dai bambini, sicuramente il reparto marketing della Illumination
ha grandi piani per lei.

“Oggi il dominio sul merchandising, domani il mondo”.

Ma in generale
il film funziona non solo per le trovate comiche (il maiale tatuato è geniale!)
o quelle d’azione, con i soliti Beastie Boys in sottofondo (qui tocca a “No
Sleep Till Brooklyn”, ormai il trio di New York si sente in tutti i film, ma tutti tutti!), anche le scene tenere sono piuttosto riuscite, ad esempio il
passato di Duke è davvero ben fatto e realistico.

Insomma, il
film funziona alla grande perché senza inventare molto, sfrutta al meglio la
situazione di partenza e i protagonisti della storia, il risultato è qualcosa
di molto godibile per chiunque, ma imperdibile per chiunque è abituato a trovarsi
qualche bestiola scodinzolante dietro la porta di casa, ad ogni ritorno a casa.
Gatti esclusi, i gatti non fanno le feste a nessuno, chiedere a Chloe per
conferma.
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