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Preacher – Inferno sulla Terra: Risparmiate le munizioni, presto ne avrete bisogno…

La cavalcata
di Preacher volge quasi al termine, nell’ottavo (e penultimo) volume del
fumetto di culto di Garth Ennis e Steve Dillon.

Prima di
affrontare la battaglia finale, l’ultimo atto della sua Crociata alla ricerca
di Dio, Jesse Custer ha qualche conto in sospeso da terminare. Dopo essere
sopravvissuto alla cittadina di Salvation, il Predicatore punta dritto su New
York, dove a casa della sua amica Amy (vista in Incontri e Addii) si è
rifugiata anche Tulip, finalmente libera dalla dipendenza di Cassidy. Jesse
prima di affrontare uno scontro diretto con l’Onnipotente, dovrà prima fare
chiarezza sul suo migliore (ex) amico…
Tutti i personaggi
della serie hanno avuto storie dedicate al proprio passato, l’unica che mancava
all’appello era proprio Tulip, nelle due storie che aprono il volume,
intitolate “Freedom’s just another word for nothing left to lose” e “Even
Hitgirls gets the blues”, finalmente ci viene raccontato il passato della
sicaria. Un racconto flashback che ci mostra il primo incontro tra Tulip ed
Amy, ambientato nel periodo in cui la bionda ancora rimpiangeva l’assurda (e in
quanto scritta da Ennis, anche piuttosto grottesca) morte del padre.


La colazione dei campioni.
Lo scrittore nord irlandese riassume molto bene l’essere donna in un mondo di uomini, facciamo
quindi, la conoscenza del padre di Tulip: maschio alfa che prende sul ridere
l’idea di una figlia femmina, quando poi si ritrova improvvisamente padre di
una bambina, cosa che cambia (un po’) il suo punto di vista sulla vita, ma non
di certo i suoi metodi educativi, fatti di caccia nei boschi e pesca allo
squalo. Tutta roba che tornerà utile per Tulip visto il suo stile di vita.


I flashback sul passato di Tulip da soli meritano la lettura di tutto il volume.

Ma il centro di questo ciclo di storie è senza ombra di dubbio l’indagine di Jesse nel passato di Cassidy, quello che il vampiro Irlandese ha omesso di raccontare. Cassidy, un vampiro di vita ed emozioni altrui, l’amico che vorremmo avere per uscire a bere, capace di mettere lo stesso impegno a difenderti o pugnalarti alle spalle, uno che inevitabilmente finirà per far del male alle persone a cui vuole bene, come dicevo parlando del volume precedente, sono abbastanza convinto che Ennis abbia messo qualcosa di autobiografico in “Preacher” ed è uno dei motivi per cui amo moltissimo questo fumetto. Tutti quanti vorremmo essere Jesse Custer, ma più spesso di quanto vogliamo, ci ritroviamo a comportarci come Cassidy. Una lezione che bisogna sforzarsi di tenere sempre a mente, voi, io, Ennis, chi legge “Preacher” per la prima volta, o chi non lo ha mai letto.

Tutti i
personaggi si preparano ad affrontare gli ultimi 100 metri della loro corsa,
storicamente i più difficile di tutti, lo stesso vale anche per Herr Starr, ormai
alto padre del Graal, convinto di poter fare il bello e il cattivo tempo
nell’organizzazione (e quindi sul pianeta Terra), si ritrova ad affrontare
anche lui un “fantasma del Natale passato”, ovvero: Eisensten, l’uomo che tanti
anni fa lo reclutò tra le fila del Graal… Tranquilli, non sarà una rimpatriata
tra vecchi amiconi.


Parla piano e porta un grosso Rottweiler.
“Inferno sulla Terra” offre anche la storia più romantica mai scritta in tutta la serie
“Preacher” la bellissima “Ho costruito i miei sogni attorno a te”, protagonisti,
ovviamente, Jesse e Tulip. Una storia che andrebbe letta ascoltando come
sottofondo “Fairy tales of New York” dei Pogues, che non a caso sono il gruppo
preferito di Garth Ennis, come ha candidamente ammesso più volte lo scrittore
nato ad Holywood (occhio al numero di “L” che fanno la differenza).


Copertina geniale di Glenn Fabry… I Cupidi sono un colpo di genio!
Non manca
anche un piccolo aggiornamento sul mitico Facciadiculo, ormai marionetta nella
mani dell’industria musicale, un giorno sei un idolo, il giorno dopo sei fuori
dai giochi. Il ragazzo resta in braghe di tela quando il suo manager sparisce
con tutti i suoi soldi, non può nemmeno suicidarsi, l’ultima volta che ci ha
provato si è ritrovato con quella faccia…
Non è compresa
nella raccolta in volume di Magic Press, ma nelle mie vecchie copie di
“Preacher Presenta” ho potuto leggere anche la mini in due parti “Tall in the
Saddle”, una cosina ambientata nel passato di Jesse e Tulip, quando erano
giovani, folli, innamorati e… Ladri di auto di professione. Di suo la storia
non aggiunge davvero nulla al passato dei personaggi, ma è l’occasione per
Garth Ennis di prendere un po’ per il culo i Francesi, cosa che pare fare
sempre molto volentieri.
Una cosa non
ho mai capito di questo ottimo ciclo di storie: il titolo. Perché si chiama
“Inferno sulla Terra”, che per altro è un’espressione che utilizzerà Jesse
nella prima storia dell’ultimo volume (prossimamente su questi schermi…)? Penso
che sia stato un problema di traduzione, in originale questo ciclo di storie si
chiama “All Hell’s A-Coming”, che dà molto più il senso del gran casino che i
nostri protagonisti affronteranno nel loro prossimo futuro. Altre spiegazioni
non riesco a trovarle.
Problemi di
traduzioni a parte, “Inferno sulla Terra” è letteralmente la boccata d’aria
prima del salto nel vuoto, sistemare tutte le cose prima di partire per l’ultimo
viaggio, tutto è apparecchiato per lo scontro finale e, siccome
“Preacher” è fondamentalmente un Western, tra le altre cose, l’ultima battaglia
avverrà ad Alamo. Restate tonnati!
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