Cosa vi devo dire, continuo a sentirmi perseguitato da Steven Soderbergh, regista che non ho mai amato particolarmente, che ormai da un pezzo le sta provando tutte per entrare nelle grazie di questa Bara Volante, non sono paranoico, ho le prove.
Va detto che ero interessato a “Presence” più che altro per la presenza (ah-ah) nei crediti di David Koepp, sceneggiatore che un tempo scintillava e poi boh, non so cosa sia accaduto, in questo caso sicuramente non è una di quelle volte in cui si è distinto, ma facciamo un passetto indietro, torniamo ad un titolo che mi aveva piacevolmente colpito, ovvero Unsane.
Quel film, oltre ad una protagonista, Claire Foy, in gran spolvero, si giocava il trucchetto dell’essere stato interamente girato con un telefono “Made in Cupertino”, una storia di stalking, un po’ come il mio perseguitarmi da parte di Soderbergh, narrata utilizzando l’origine stessa della persecuzione, il telefono. Fighetto? Molto. Sensato? Altrettanto, infatti Unsane resta un film molto riuscito in grado davvero di dire qualcosa, oltre che a provare a risparmiare tanti, ma tanti soldi, normale se si utilizza lo smartphone per dirigere e non più una macchina da presa.
Purtroppo “Presence” parte dallo stesso principio, utilizzare l’i-Telefono per dirigere, anche in questo caso mantenendo bassi i costi, ma è proprio la storia a mancare o meglio, ci sarebbe anche, generica e un po’ infarcita di temi, tanti e abbozzati (la solita mascolinità brutta e cattiva ma soprattutto l’elaborazione del lutto) per una storia che inizia con mamma Lucy Liu, il suo figliolo numero uno è un campione di nuoto tenuto in altissima considerazione a differenza di figlia numero due, che ha già i suoi problemi, ha perso un’amica da poco e sembra che solo papà abbia intuito la gravità della situazione, anche se poi, non sappia bene come gestirla.
Il trucchetto utilizzato da Soddy-Boy questa volta? Le mille mila inquadrature del suo iTelefono, alternativo alla macchina da presa, servono a mostrarci il punto di vista del fantasma che vive dentro casa. Avete presente le inquadrature sui protagonisti che ci suggeriscono che qualcuno li stia osservando? Sono la base del cinema Horror e qui non sono nemmeno un dubbio, o un suggerimento, sono proprio quello che la presenza vede e di conseguenza, anche noi spettatori. Credo che questa sia anche la frase ad effetto con cui Soddy-Boy ha convinto i finanziatori.
Lati positivi? “Presence” è esteticamente molto bello, Soderbergh è un tecnico, un vero Nerd quando si parla di inquadrature quindi qui si è sbizzarrito, ci sono movimenti di macchin ehm no, di telefono davvero notevoli che sarebbero risultati notevoli già così, averli realizzati tutti insieme, spendendo pochissimo, fa di “Presence” un esempio virtuoso, peccato che poi ci siano i contenuti, e quelli mi dispiace dirlo, non sono presenti, anzi, direi proprio che sono assenti ingiustificati.
La trama procede senza guizzi, la fiera del precotto oserei dire, di tutto quello che viene ficcato giù per la gola alla storia, quasi nulla viene sviluppato seriamente per davvero, abbiamo già assistito ad un lavoro simile recentemente, mi riferisco a In a violent nature, che potrà piacere o meno, ma per lo meno rifletteva sul punto di vista degli Slasher, con alcune scene inquadrate da lontanissimo (penso a quella del bagno nel lago) ci rendeva complici di qualcosa di cui già conoscevamo il risultato – perché visto in mille altri horror con assassino mascherato – ottenendo l’effetto di enfatizzarlo, qui? Niente, non pervenuto, zero, zip!
“Presence” di sicuro non fa per le storie di fantasmi, quello che In a violent nature ha provato a fare per gli Slasher, sicuramente resta un film ben girato e se siete appassionati del capire dove è stata posizionata la macchi… Ehm, il telefono in una singola inquadratura, qui potrete divertirvi, ma superato questo dettaglio da impallinati (come il sottoscritto), quello che resta dell’ultima fatica di Steven Soderbergh sembra tanto uno sterile esercizio di stile, in odore di occasione sprecata. Faccio bene a preoccuparmi quando avverto nell’aria la presenza di Soddy-Boy!
Creato con orrore 💀 da contentI Marketing