mancati oppure sfiorati per un soffio, Fabio mi ha affidato un gran bel
compito: perché non gettare uno sguardo su tutti i film che il Maestro John
Carpenter è arrivato ad un passo dal dirigere? Continuiamo oggi questa piccola
rubrica a tema con uno dei titoli più sfiziosi in assoluto, e se… John
Carpenter avesse diretto un film con dei soldati zombie?
Non credo sia mai esisto un singolo progetto che non ha mai
visto la luce, in grado di radunare tutti insieme, così tanti dei miei
preferiti come “Shadow Company”. Una specie di leggenda urbana in cui mi sono
imbattuto più e più volte, facendo ricerche sulla vita (ma soprattutto le opere)
dei nomi coinvolti, che vi avviso, sono tanti e davvero notevoli.
cominciata l’amicizia tra Shane Black e Fred Dekker, due con le stesse passioni
in fatto di cinema e fumetti, talmente amici che durante gli anni al College,
Black & Dekker (come la nota marca di trapani) condividevano un
appartamento a Los Angeles. Proprio Dekker ha spinto l’amico a scrivere la
sceneggiatura completa per quell’idea tutta matta che avevano avuto, una sorta
di incrocio tra “Platoon” e “L’esorcista”, come lo ha definito Black al New
York Magazine nel 1990: «Si tratta di soldati dispersi in azione, che
perseguitano le loro famiglie dopo la fine della guerra».
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Questo ragazzo qui appassionato di fumetti e romanzi Hard boiled sarebbe stato lo sceneggiatore del film. |
Black a garantire allo scrittore un minimo di visibilità. Passando di mano in
mano la bozza del copione è entrata in una lunga pre-produzione troppo
stressante per Black, che preferì mollare tutto e dedicarsi all’offerta di Joel
Silver, ovvero scrivere un poliziesco in una manciata di settimane, lo avete
visto di sicuro, Arma Letale ha cambiato per sempre il mondo dei Buddy-Movie
polizieschi, e non mi capaciterò mai del fatto che un capolavoro del genere,
Black lo abbia scritto a soli 26 anni. Altro che Mozart!
Black, anche quelle sicurissime di un’altra leggenda, Walter Hill, ve lo avevo
detto che questo film radunava insieme tutti i miei preferiti o no? Se avete
familiarità con il cinema e il modo di lavorare del Re della collina (e mi
auguro per voi di sì), pensate davvero che uno sceneggiatore come lui si
sarebbe limitato al ruolo di produttore esecutivo per un film così? Impossibile,
Hill ha contribuito massicciamente alle sceneggiature di quasi tutti i film da
lui diretti, ed è il vero padre dietro al personaggio di Ellen Ripley di
“Alien”. Il suo zampino si nota molto anche nella bozza di “Shadow
Company” datata 20 ottobre 1988 disponibile in rete. Ora, provate a dire chi è il
matto che ha pensato di leggersela? Bravi, proprio il vostro amichevole Cassidy
di quartiere!
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Se vi interessa leggerla, la trovate QUI. |
Dekker e Walter Hill, l’ultimo grande nome arruolato nella compagnia ombra è
quello del Maestro John Carpenter, che tutta questa bella robina, avrebbe
dovuto dirigerla. Infatti tra le revisioni del soggetto, la sceneggiatura di Black & Dekker viene rivista proprio per essere il prossimo film di Giovanni, l’uso del genitivo sassone più bello e famoso del cinema prima del titolo (“John Carpenter’s”) è un indizio bello grosso.
permesso a Carpenter di dirigere un altro film ad alto budget, dopo
l’immeritato flop al botteghino di quel capolavoro di Grosso guaio a Chinatown, ecco perché quando il progetto è sfumato, Giovanni Carpentiere ha
firmato il contratto capestro per tre titoli con la Universal Pictures, Il signore del male, Essi vivono e Avventure di un uomo invisibile. Due capolavori e uno beh, decisamente no.
Poteva andarci peggio, due su tre a Basket è una buona media, e il Maestro è un
grande appassionato di pallacanestro.
specialmente dopo l’umorismo sfacciato di Grosso guaio a Chinatown, perché la
sceneggiatura di Shane Black, rivista da Fred Dekker e vitaminizzata dal lavoro
di Walter Hill, nelle mani di Giovanni Carpentiere sarebbe stata dinamite!
gli ultimi mesi della guerra del Vietnam, il protagonista sembrerebbe essere il
tenente colonello Frank Nikko, almeno fino a pagina sei, dove viene ucciso (con
mossa alla Hitchock) da un gruppo di militari impegnati in una tesissima
partita di poker, dove la posta in gioco sul tavolo consiste in una polizza
assicurativa sulla vita, ma anche alcuni mignoli recisi di netto.
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Questi sono i soldati di The Predator, cugini alla lontana della compagnia ombra. |
Questa banda di soggetti con cui è meglio non scherzare sono
la compagnia ombra, sei tipacci guidata dal maggiore Garrett Stark, utilizzati
per le missioni segrete più zozze e spietate, quelle di cui il governo
americani preferisce non tenere traccia, insomma non proprio dei pacifisti
nemmeno in vita, figuriamoci da morti! Ma andiamo per gradi.
veterano del Vietnam Jake Pollard non se la passa bene, si è speso gli ultimi
spiccioli per un caffè, siete liberi di immaginarlo come una sorta di Joe
Hallenbeck ante litteram. In visita al cimitero militare della cittadina di
Merit in California, il soldato fa la conoscenza del giovane Kyle Traeger e
della sua ragazza Heather. La madre della ragazza è la vedova di uno dei
soldati della compagnia ombra, ed ora si è risposata con lo sceriffo della
città, cominciate a vedere lo scenario? Occhio che ora Black & Dekker si
giocano la carta che solo due fanatici di fumetti come loro potevano
utilizzare.
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Questo signore baffuto e molto stiloso, il film lo avrebbe diretto. |
Il generale Philip Woodhurst, responsabile del trasporto
delle salme non ha preso per niente bene l’esito della guerra, grazie ai suoi
contatti ha messo le mani sul misterioso “Agent Orange”, composto chimico in
grado di riportare in vita i defunti. Seguendo il suo intento di portare la
guerra in casa di coloro che hanno tradito tutti i soldati al fronte, il
generale riporta in vita la compagnia ombra che attorno a pagina trentatré, riemerge dalle tombe, si arma fino ai denti e inizia ad uccidere tutti sul suo cammino, con la precisa missione di boh, non è chiarissimo,
comunque, di fare un gran casino seminando il caos.
zaino pieno di dinamite, sono gli unici che possano fermare la compagnia ombra, mentre tutti i grandi nomi coinvolti nella sceneggiatura, fanno valere il loro peso.
Perché “Shadow
Company” è un bagno di sangue, però piuttosto cupo e serio, alleggerito da
alcuni tocchi di umorismo nero, tipico di quella coppia di trapani di Black &
Dekker.
zombie, e la testa mozzata del soldato si mette ad urlare «Medic!», oppure
quando un altro soldato scopre il filo teso usato come trappola nell’armeria,
proprio mettendoci il piede sopra, con risultati esplosivi: BOOM!
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Questo cowboy prestato al cinema, il film invece lo avrebbe prodotto. |
Il contributo di Walter Hill, mi piace pensare che sia stato
dato nella presentazione dei soldati della compagnia ombra, per certi versi
molto simile a quella dei soldati nel suo Ricercati: ufficialmente morti. I sei soldati sono i tipici guerrieri in stile Hill: Armbuster con i
suoi occhiali da sole a specchio e il gilet smanicato mimetico, Stockton il
belloccio biondo con il nome “Doris” ricamato in un cuore sfoggiato sulla
camicia. Perez, armato di lanciafiamme (come De Luca?) e con un adesivo di Woody Woodpecker che
fuma sigaro sull’elemetto, seguito a ruota da Kozalli con il suo M16 con un
lanciagranate M79 da 40 mm. McCall è quello con la fascia da Rambo in testa e
le dita mancanti (pessimo giocatore di Poker), mentre Noonan è l’addetto alla
radio, fanatico dei New York Knicks di cui indossa il berretto. Ora ho capito
perché è così incazzato, avete visto giocare i Knicks di recente?
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Trattandosi di una sceneggiatura, è un gioco a somma zero
immaginarsi una pellicola terminata, di cui non è stato girato nemmeno un fotogramma, i film sono soggetti anche a numerosi
cambiamenti in corsa dettati dal set e dalle condizioni di lavoro, ma è
divertente immaginare cosa avrebbe potuto tirare fuori John Carpenter da questa
storia piena d’azione e ambientata a Natale (come TUTTI i film di Shane Black),
con tanto di canzone natalizia di Bing Crosby prima dei titoli di coda.
finale è forse la parte più debole della storia, e Carpenter che invece nei
finali offre sempre il meglio, di sicuro avrebbe rimaneggiato la trama a suo
modo, sono piuttosto certo che davanti ad un gruppo di soldati tornati dalla
morte per vendicare l’uso scellerato delle truppe in Vietnam, un sovversivo
come il Maestro non si sarebbe trattenuto da fare della sana critica. Ma siamo nel campo
delle teorie, quello che invece pareva quasi certo, era il coinvolgimento di un
grande amico di Carpenter, se la pre-produzione di “Shadow Company” non si
fosse arenata, state tranquilli che Kurt Russell avrebbe recitato in questo
film.
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Mentre questo ragazzaccio dalla faccia ingrugnata, sarebbe stato il protagonista. Ho visto di peggio per un solo film! |
Anche leggendo la sceneggiatura, bisogna proprio fare un
grosso sforzo per non immaginare Kurt Russell nei panni di Pollard, quindi “Shadow
Company” avrebbe aggiunto una tacca alla cintura delle collaborazioni tra Carpenter
e Russell, ed ora voi ditemi, con tutti questi nomi in gioco e questo tema di
fondo, in una scala da uno a subito, quanto avreste voluto vedere un film come
“Shadow Company”? Io personalmente gli voglio bene anche se non esiste!
leggenda urbana, uno di quei titoli che vengono fuori leggendo articoli ed
interviste a John Carpenter a Walter Hill e a Black & Dekker. Ma “Shadow
Company” ha scaldato la fantasia dei fan di tutti questi grandi autori, tanto che
qualcuno si è anche divertito a creare un ipotetico Trailer per questo film:
lo ricordano in pochi, ma Sbirri oltre la vita era un gustoso B-movie del 1988, in cui uno scienziato pazzo (Vincent Price) riportava in vita alcuni poliziotti defunti,
trasformandoli in sbirri-zombie. Sapete chi ha scritto la sceneggiatura di
quel film? Terry Black, il fratello maggiore di Shane (storia vera).
vita in altre forme (come zombie), e nel resto di questa rubrica, vedremo altre storie che
avrebbero potuto essere raccontate dal Maestro John Carpenter, restate da queste parti, siamo solo
all’inizio!
Vi ricordo di passare a trovare Fabio sulla pagina Il Seme Della Follia – FanPage italiana dedicata a John Carpenter e sul suo blog, che ha ospitato per primo questo post dedicato alla compagnia ombra.
Poi trovate sempre la pagina dedicato allo speciale sul Maestro!