Ultimo
capitolo per la pseudo-parodia Ortolaniana di “The Walking Rat”, trovate i numeri precedenti QUI e QUI. Si parte
subito forte, con il primo caso di resurrezione di morti registrato, ovvero il
celebre “Lazzaro, alzati e cammina”… Ovviamente in puro stile Leo Ortolani…
Leo ci mostra
uno spaccato del mondo prima dell’Apocalisse zombie e non perde l’occasione
per fare qualche battuta politicamente non corretta, come quella dei bambini
dalla finestra. Probabilmente qualcuno si offenderà, ma se voi aveste dei
vicini di casa come i miei ridereste di gusto come ho fatto io…
uno spaccato del mondo prima dell’Apocalisse zombie e non perde l’occasione
per fare qualche battuta politicamente non corretta, come quella dei bambini
dalla finestra. Probabilmente qualcuno si offenderà, ma se voi aveste dei
vicini di casa come i miei ridereste di gusto come ho fatto io…
Lo scontro tra
Brick e Anubi vede gli umani in svantaggio, a complicare l’assunto ci pensa
anche l’arrivo dell’Orda di zombie, nella doppia Splash page disegnata da
Ortolani, non perdetevi il cameo di un improbabile personaggio, anche lui in
marcia con i non morti, non è difficile notarlo e personalmente mi ha fatto
sganasciare dal ridere!
Brick e Anubi vede gli umani in svantaggio, a complicare l’assunto ci pensa
anche l’arrivo dell’Orda di zombie, nella doppia Splash page disegnata da
Ortolani, non perdetevi il cameo di un improbabile personaggio, anche lui in
marcia con i non morti, non è difficile notarlo e personalmente mi ha fatto
sganasciare dal ridere!
Il buon
vecchio Leo piazza un buon numero di gag riuscite, ad esempio porta avanti la
storiella delle nuove parolacce per un nuovo mondo, ma il momento che ho
trovato più divertente in assoluto è stato il momento del parto, specialmente
per il commento di Rat-Man (“Oddio allora esiste, non era un leggenda di
Internet!”), o per la scena degli occhioni tipo gatto di Shrek, alla fine
anche Ortolani ci ha dato la sua interpretazione di questa ormai collaudata
gag.
vecchio Leo piazza un buon numero di gag riuscite, ad esempio porta avanti la
storiella delle nuove parolacce per un nuovo mondo, ma il momento che ho
trovato più divertente in assoluto è stato il momento del parto, specialmente
per il commento di Rat-Man (“Oddio allora esiste, non era un leggenda di
Internet!”), o per la scena degli occhioni tipo gatto di Shrek, alla fine
anche Ortolani ci ha dato la sua interpretazione di questa ormai collaudata
gag.
Ho trovato
azzeccato il finale, Fetoardo ha giò scalato la classifica dei migliori
“aiutanti” di Rat-Man visti in questi anni. Niente male anche le stoccate
riservate alla serie tv di “The Walking Dead”, quando Brick e soci parlando di
raggiungere un posto sicuro chiamato “Trappoloni” è difficile non pensare alla
famigerata “Terminus” della serie tv!
azzeccato il finale, Fetoardo ha giò scalato la classifica dei migliori
“aiutanti” di Rat-Man visti in questi anni. Niente male anche le stoccate
riservate alla serie tv di “The Walking Dead”, quando Brick e soci parlando di
raggiungere un posto sicuro chiamato “Trappoloni” è difficile non pensare alla
famigerata “Terminus” della serie tv!
Il monologo
finale del protagonista, è quasi una riflessione sui finali in generale, se non
fossimo prossimi alla chiusura di Rat-Man, forse passerebbe inosservato, ma
piazzato a questo punto della storia del Ratto di Ortolani, sembra quasi un
discorso tra Leo e il suo pubblico…
finale del protagonista, è quasi una riflessione sui finali in generale, se non
fossimo prossimi alla chiusura di Rat-Man, forse passerebbe inosservato, ma
piazzato a questo punto della storia del Ratto di Ortolani, sembra quasi un
discorso tra Leo e il suo pubblico…
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Ciao Ade, ci vediamo nei fumetti… |
Giù il
cappello davanti all’articolo dedicato ad Ade “Il vichingo” Capone, roba da
lacrimoni…
cappello davanti all’articolo dedicato ad Ade “Il vichingo” Capone, roba da
lacrimoni…
Continuo a
pensare che prima o poi questo ciclo di storie di “The Walking Rat” lo vedremo
anche in un volume monografico (magari a colori), devo dire però che anche
questa volta Ortolani è riuscito a spaziare, partendo dalla serie Tv obiettivo
principale della parodia, fino ad arrivare all’ennesimo discorso sulla figura
del super eroe. Forse non raggiunge gli apici di altre parodie Rat-Maniane, ma
alla fine mi è piaciuta. Ed ora inizia la grande rincorsa verso il finale di
questo fumetto, l’ora per la verità per uno allergico ai finali come Ortolani.
pensare che prima o poi questo ciclo di storie di “The Walking Rat” lo vedremo
anche in un volume monografico (magari a colori), devo dire però che anche
questa volta Ortolani è riuscito a spaziare, partendo dalla serie Tv obiettivo
principale della parodia, fino ad arrivare all’ennesimo discorso sulla figura
del super eroe. Forse non raggiunge gli apici di altre parodie Rat-Maniane, ma
alla fine mi è piaciuta. Ed ora inizia la grande rincorsa verso il finale di
questo fumetto, l’ora per la verità per uno allergico ai finali come Ortolani.