Dopo la fine della parodia The Walking Rat dello scorso numero, comincia qui
l’inizio della fine di Rat-Man, non è ancora chiaro quando finirà, come viene
messo nero su bianco dallo stesso Ortolani in un articolo interno, ma siamo
sicuri che il primo passo è stato fatto.
l’inizio della fine di Rat-Man, non è ancora chiaro quando finirà, come viene
messo nero su bianco dallo stesso Ortolani in un articolo interno, ma siamo
sicuri che il primo passo è stato fatto.
Quasi in
concomitanza con l’uscita in sala del nuovo film della saga di Terminator, Leo
Ortolani manda in scena un numero che ha tanto del primo film del 1984 diretto da Jimmy Cameron. Janus Walker compare (nudo… Se ve lo state chiedendo sì, sì
vede il Bobby) in un giorno qualunque del 1972.
concomitanza con l’uscita in sala del nuovo film della saga di Terminator, Leo
Ortolani manda in scena un numero che ha tanto del primo film del 1984 diretto da Jimmy Cameron. Janus Walker compare (nudo… Se ve lo state chiedendo sì, sì
vede il Bobby) in un giorno qualunque del 1972.
Ma non è un
giorno qualunque per i lettori di Rat-Man, che ben ricordano una certa svendita
(i cui prezzi sono una vera ladrata), la storia ci riporta lì alle vere origini
di Deboroh La Roccia e della sua smemorata famiglia.
giorno qualunque per i lettori di Rat-Man, che ben ricordano una certa svendita
(i cui prezzi sono una vera ladrata), la storia ci riporta lì alle vere origini
di Deboroh La Roccia e della sua smemorata famiglia.
Ortolani manda a
segno alcune gag gloriose, nella scena di preparazione all’apertura del supermercato ci possiamo ritrovare un po’ tutti, personalmente ho riso come un
cretino sulla scena della Papaya.
segno alcune gag gloriose, nella scena di preparazione all’apertura del supermercato ci possiamo ritrovare un po’ tutti, personalmente ho riso come un
cretino sulla scena della Papaya.
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Vola di nuovo a scuola ora, piccolo Ratty. Vola, vola, vola. Vola, vola, vola |
Ma dove il numero
secondo me ha una marcia in più, è nei dialoghi di Janus Walker, era da
parecchio che Ortolani non sfornava dialoghi così frizzanti e fluidi, in
perfetto equilibrio tra freddure e battute degne di un poliziesco, basterebbero
questi (e le origini di Piccettino) a giustificare la lettura dell’intero
volume, il problema è che ora come al solito, dovremmo aspettare due mesi per
leggere come continuerà la storia, o forse dovrei dire, come finirà, sì, perché
questa volta finisce davvero…
secondo me ha una marcia in più, è nei dialoghi di Janus Walker, era da
parecchio che Ortolani non sfornava dialoghi così frizzanti e fluidi, in
perfetto equilibrio tra freddure e battute degne di un poliziesco, basterebbero
questi (e le origini di Piccettino) a giustificare la lettura dell’intero
volume, il problema è che ora come al solito, dovremmo aspettare due mesi per
leggere come continuerà la storia, o forse dovrei dire, come finirà, sì, perché
questa volta finisce davvero…
P.S. Quale film omaggia Ortolani con la copertina di questo numero non ve lo dico nemmeno, so che siete delle brave creaturine delle notte e avete già indovinato.