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Rat-Man collection No. 117-118: Meno quattro al gran finale…

Fletto i muscoli e vi propongo una doppietta
di numero del Ratto! Se vi siete persi qualcosa trovate tutto QUI.

Rat-Man
No. 117 – Il prezzo della solitudine!

Deboroh ne ha viste tante di sfortune in vita
sua, alcune grosse, altre tutte da ridere ed è anche il motivo per cui abbiamo
sempre fatto il tifo per lui, anche se è un cretino patentato, motivo per cui
lo trovo così affine a… Beh… Me.
Ma in vent’anni (gulp!) di storie, c’è sempre
stata una costante: la sua maschera è gialla, ma lui con le donne è sempre
andato in bianco, fin dai tempi della Gatta, passando per Thea, o meglio, per
Aima, che in questo numero continua a corteggiare, tra una figura da niente un’altra
gag mandata a segno da Ortolani, non vi rovino la lettura, ma sappiate che
succede una cosa da fine del mondo, da calendario Maya e, in effetti, la fine è
sempre più vicina, visto che mancano cinque numeri alla fine della serie, “Gulp!”
secondo estratto.


Ma dopo la fine di Rat-Man, uno spin-off su Plazzi? Brutto?

Si delinea una teoria: Aima era anche il nome invocato dal povero Ik, nell’ormai antica storia “L’incredibile Ik!”, quindi mi sembra abbastanza chiaro che Aima, era ila materiale originale, portatrice sana del DNA da cui è stata creata Thea, bisogna ancora capire tante cose, ad esempio, il ruolo del redivivo capitano Krik, domande, dubbi, come Brakko su Cinzia, viene voglia di consultare padre Angelini.

Rat-Man
No. 118 – L’ombra di Tòpin
Avevo dei dubbi sulla continuità interna della
storia, messa a dura prova dai vari balzi temporali fatti da Leo Ortolani in
questi ultimi numeri, ma il Maestro non perde un colpo, si vede una luce nel
mistero di Aima e Thea.
Intanto, proseguono i piani dell’alleanza
ribelle per fermare l’Impero il Ratto, ormai sempre più un’entità divina
venerata come un Dio in Terra ed è lo stesso Ortolani a scherzare con i parallelismi
su Guerre Stellari, d’altra parte, anche lui, da buon nerd venera la saga di
Lucas come gli abitanti della città senza nome venerano il Ratto.


Siamo della materia di cui sono fatti i sogni fumetti.

Al capezzale di Rat-Man, però, ci vengono
forniti dettagli su altre parti del suo passato: il suo lungo e
complicato recupero dopo il pestaggio subito nell’arena e una rivelazione
sulla sua storica (si fa per dire…) spalla, ovvero Tòpin, mistero che se
dovesse davvero risolversi come Ortolani lascia intuire, sarebbe un minimo deludente,
ma ho fiducia del buon Leo, mancano quattro numero alla fine (gulp!) e come
sappiamo è importante avere charme nella vita, chiedetelo pure a Cinzia e a
padre Angelini.

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