Qual è il
vostro Monty Python preferito? Rispondete voi a questa domanda perché io
non sono in grado, no sul serio, non ci provo nemmeno, quello che vi posso dire,
però, è che Michael Palin potrebbe convincermi a guardare qualunque cosa solo
con la sua presenza: mi sono guardato persino tutta la serie di documentari da
lui presentati, figuriamoci se non mi guardo una serie tv horror dove Palin è
il protagonista!
“Remember Me”
è una miniserie in tre puntate prodotta dalla BBC e creata da Gwyneth Hughes,
già autrice del buono, ma non irresistibile “The Girl” film sull’ossessione del
Maestro Alfred Hitchcock per l’attrice Tippi Hedren.
protagonista è Tom Parfitt (Michael Palin) probabilmente l’unico anziano della
storia felice di abbandonare la sua casa, dove ha passato anni isolato dal
resto del mondo, per essere portato in una casa di riposo. Appena arrivato, una
delle dipendenti muore malamente, volando giù da una finestra ed è solo il
primo di una serie di fatti misteriosi che seguiranno.
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“Quando tu dovevi ancora nascere io già recitavo in Brazil” |
L’infermiera Hannah
(Jodie Comer) viene mandata a casa di Tom a recuperare alcuni suoi vestiti, qui
scopre che l’appartamento è una specie di sacrario dedicato a “Scarborough Fair”
canzone popolare inglese antichissima, le cui origini si perdono nel tempo, ma
tranquilli: la sentirete fino alla sfinimento durante gli episodi e avrete tempo
di impararla a memoria!
avanti nella descrizione delle trama per non rovinarvi i colpi di scena. In “Remember me” non è la trama a tenere banco (anche perché è veramente
risicata) la parte più riuscita della serie è l’atmosfera: un buon lavoro sul
montaggio sonoro, stacchi di montaggio, quasi dei Jump Scare, ma un pelo più
raffinati. Niente di rivoluzionario chiariamoci, tutta roba già vista, però la
messa in scena austera viene incontro all’atmosfera di questa Ghost story.
dimestichezza con il genere, avete già capito che un effetto del genere si
ottiene allungando i tempi, infatti i 180 minuti totali di “Remember me”
tendono a sentirsi abbastanza. Ma il ritmo, non proprio brioso, viene interrotto
ogni volta che uno dei personaggi fa un passo in avanti nel tentativo di
dirimere il mistero…
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“Stai indietro Michael, penso di aver visto John Cleese” |
Proprio i
personaggi danno spessore alla serie, non ci sono veri cattivi, a loro modo
sono tutti personaggi positivi: l’infermiera, il poliziotto, persino il vecchio
matto non fa mai davvero del male a nessuno. Il male è rappresentato da una
presenza maligna, nemesi a mio avviso molto radicata nella cultura inglese che
contribuisce all’atmosfera del tutto British di questa serie.
aspettatevi un super make-up, scene gore e sangue lanciato a secchiate, questa
è una serie che cercherà di spaventarvi mostrando una piccola conchiglia che
rotola dalla scale o delle gocce d’acqua che generano una macchia di umidità
di origine misteriosa… Se fate gli idraulici di mestiere dovreste conoscere
quel genere di terrore!
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“Pare che sia il signor La Morte, venuto per la mietitura” |
Ma inutile
stare qui a nasconderci dietro ad un dito, tutta l’attenzione viene attirata da
Michael Palin: talento micidiale, senza mai esagerare o senza bisogno di andare
sopra le righe, riesce a dare spessore al suo personaggio, mostrandoci la sua
stranezza e la sua bontà di fondo, ma anche la stanchezza o il tormento interiore
con uno sguardo. Palin potrebbe essere vostro nonno o il vostro vicino di
casa e vi giuro che anche dal vivo è proprio così, ve lo posso assicurare!
Terry Gilliam (come sempre) quando diceva che Michael Palin erano l’unico Python
che non voleva fare il regista. Vero, gli è sempre bastato essere un bravissimo
attore.
Adesso posso
mettere scene del Flying Circus per puro e semplice diletto? Posso vero? Posso?
Beccatevi ‘sto Capolavoro!