![]() |
Pure la canzone ci hanno scippato. |
Peccato che la grande critica al Capitalismo del Professore si riduca ad una linea di dialogo con lo spessore morale di un commento sul Faccialibro dei classici “Indignados” da Social-cosi, una roba del tipo: “Lo sai che il governo ha stampato dei soldi??? VERGONIAAAA condividi se sei indignato”. No, sul serio, io vorrei stare esagerando, ma le motivazioni del personaggio sono più o meno di questa caratura ed è ancora più assurdo che sulla base di un discorsetto del genere, riesca anche a far cambiare bandiera a personaggi che fino ad un minuto prima sarebbero stati pronti a dare la vita per fermare il suo piano.
Cosa salvo di questa serie? Un cosa sola, così chiudo anche l’icona lasciata lassù aperta: salvo proprio “Bella ciao” che sarò pure di parte (e tranquilli, lo sono), per me dovrebbe essere l’inno nazionale di questo strambo Paese a forma di scarpa, altro che quella mazurca che dice “Siam pronti alla morte”, gli Italiani non sono pronti alla morte quasi per niente, se non quando le cose si fanno dannatamente serie e allora non si scherza più. Proprio per questo “Bella ciao” è un po’ troppo bella per fare la sua presenza in una serie scritta così male, poi apprezzo l’uso fuori contesto della musica, quindi siete perdonati amici spagnoli, ma il prossimo che viene a dirmi che questa serie è bella bellissima, lo costringo a vedere tutte le scene d’azione di “La casa di carta” in stile “Cura Ludovico” e con l’Inno alla gioia come sottofondo, ok?