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Rock ‘n’ Blog: La casa di carta

La musica e il cinema mi mandano da sempre giù di testa, quindi perché non celebrarli entrambi in una rubrica di musica e colonne sonore che serva a farvi alzare il volume per festeggiare il 25 aprile.

Titolo del pezzo: Bella ciao

Artista: Il cast di “La casa di carta”
Tratta dal film dalla serie tv: La casa di carta
Aggiungo solo un estratto dal mio commento alla serie dedicato proprio a questo pezzo:


Ma dove “La casa di carta” manca il bersaglio di svariati metri, è quando cerca di giocarsi un sotto testo politico che sulla (casa di) carta, sarebbe anche molto interessante, peccato che sia realizzato in modo imbarazzante. Il Professore e i suoi si sono autonominati la resistenza, il loro piano è una stoccata al sistema capitalistico che rende schiavi tutti, motivo per cui, con adorabile accento spagnolo, i nostri rapinatori rosso vestiti (e mi rendo conto fare parte di un grande METAFORONE) cantano “Bella ciao”.

Pure la canzone ci hanno scippato.

Peccato che la grande critica al Capitalismo del Professore si riduca ad una linea di dialogo con lo spessore morale di un commento sul Faccialibro dei classici “Indignados” da Social-cosi, una roba del tipo: “Lo sai che il governo ha stampato dei soldi??? VERGONIAAAA condividi se sei indignato”. No, sul serio, io vorrei stare esagerando, ma le motivazioni del personaggio sono più o meno di questa caratura ed è ancora più assurdo che sulla base di un discorsetto del genere, riesca anche a far cambiare bandiera a personaggi che fino ad un minuto prima sarebbero stati pronti a dare la vita per fermare il suo piano.

Cosa salvo di questa serie? Un cosa sola, così chiudo anche l’icona lasciata lassù aperta: salvo proprio “Bella ciao” che sarò pure di parte (e tranquilli, lo sono), per me dovrebbe essere l’inno nazionale di questo strambo Paese a forma di scarpa, altro che quella mazurca che dice “Siam pronti alla morte”, gli Italiani non sono pronti alla morte quasi per niente, se non quando le cose si fanno dannatamente serie e allora non si scherza più. Proprio per questo “Bella ciao” è un po’ troppo bella per fare la sua presenza in una serie scritta così male, poi apprezzo l’uso fuori contesto della musica, quindi siete perdonati amici spagnoli, ma il prossimo che viene a dirmi che questa serie è bella bellissima, lo costringo a vedere tutte le scene d’azione di “La casa di carta” in stile “Cura Ludovico” e con l’Inno alla gioia come sottofondo, ok?

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