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Rock ‘n’ Blog: speciale Little Richard

La musica e il cinema mi
mandano da sempre giù di testa, quindi perché non celebrarli entrambi in una
rubrica di musica e colonne sonore che serva a farvi alzare il volume
ricordando il leggendario 
Little Richard, che ieri è tornato sul pianeta del Rock ‘n’ Blog da cui era sbarcato.

Titolo dei pezzi: Long Tall Sally e Good Golly Miss Molly

Artista: Little Richard
Tratte dai film: Predator e Red Scorpion
Aggiungo
solo un estratto dal mio commento al film Predator dedicato proprio a questo pezzo:

Visto che l’ho citato, Mac ha la faccia ben poco rassicurante di Bill Duke che era quello che si beccava la mitica “I berretti verdi me li mangio a colazione” da Swarzy in “Commando” e che prima di diventare regista, di cose come “Sister Act 2” è comparso in ogni film. Ma se chiedete a me, qui offre la sua prova migliore, McTiernan lo presenta come un sociopatico prontissimo, la cura dei dettagli di Johnny in questo film fa la differenza, ad ogni visione resto colpito dal geniale utilizzo del rasoio bic.


Qualcuno si rasò sul nido del cuculo.
Sembra un dettaglio da poco, ma il personaggio si passa ossessivamente il rasoio sulla faccia, un po’ come passatempo, un po’ per scaricare la tensione, l’apice è la scena in cui in preda ad un sommesso panico, Mac si passa il rasoio così forte da tagliarsi la faccia prima e poi fino a spezzarlo. Sembra un dettaglio da niente, ma da lì in poi Mac parte di testa, vaga per la giungla con l’occhio sbarrato recitando frasi sconnesse (“I’m gonna have me some fun. I’m gonna have me some fun…”) come se insieme al rasoio, si fosse spezzata anche la sua sanità mentale. Dettaglio magistrale!

Non perdetevi il dettagliatissimo post di 30 anni di Aliens, proprio su questo pezzo!

Qui invece trovate un estratto dal mio commento al film Red Scorpion:


Nikolai usa un metodo tutto suo, si finge ubriaco, devasta il bar locale a colpi di mitra mentre intona a tutta forza l’inno dell’Armata Rossa e quando la sicurezza interviene per fermarlo, in tutta risposta rutta loro in faccia. Eroe non è la parola giusta, ma è la prima che mi viene in mente (Cit.).

Il modo sovietico di affrontate la tensione e lo stress.

In cella fa la conoscenza di Kallunda, ma anche del ruspante giornalista americano Dewey Ferguson (il leggendario M. Emmet Walsh, l’uomo che avete visto in tutti i film) arrivato in Africa per essere cronista degli orrori perpetrati dai Sovietici nei villaggi locali, diciamo leggerissimamente in opposizione al nostro Nikolai che disapprova il suo abbondante utilizzo di parolacce («chi cazzo è quello? King Kong?») ed inizialmente dovrà anche mandare giù la passione dello Yankee per Little Richard, ben rappresentato qui con molte canzoni, da “Long tall Sally” (si quella di Predator), fino a “Good Golly Miss Molly” che vi resterà in testa durante i titoli di cosa. D’altra parte cose c’è di più americano del Rock ‘n’ Roll? Forse solo l’invadere paesi in giro per il mondo portando loro la democrazia… Ooops!

[…]
Ora, io penso che quasi nessuno diriga inseguimenti come sa fare Steven Spielberg, uno di quelli che gli sono riusciti meglio è sicuramente Indy con la frusta che sale a bordo del camion, che corre nel deserto in I predatori dell’arca perduta. Non sto dicendo che Joseph Zito giochi nello stesso campionato, non è nemmeno lo stesso sport, però grazie a “Long tall Sally” in sottofondo sparata a volumi criminali, un ragguardevole numero di mezzi militari impiegati – anche molto variegati tra loro, tipo un autoblindo – e Dolph Lundgren che con la gagliarda spavalderia che lo contraddistingue, fa davvero di tutto, compreso sollevare di peso l’autista per scaraventarlo fuori, saltare dal camion ad un sidecar (e viceversa) e, in generale, devastare tutto, la scena in questione resta una delle tante memorabili di questo film.

“Devo farle la contravvenzione. Non si passa con il russo”

Anche perché “Red Scorpion” procede con un ritmo davvero notevole per tutti i 105 minuti della sua durata, quando il film rallenta, lo fa solo per approfondire i personaggi e tirare fuori qualche altra scena memorabile, quindi c’è davvero da divertisti.

Ma non dimentichiamo il suo cameo in Last Action Hero!

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