mandano da sempre giù di testa, quindi perché non celebrarli entrambi in una
rubrica di musica e colonne sonore che serva a farvi alzare il volume
ricordando il leggendario
Titolo dei pezzi: Long Tall Sally e
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Qualcuno si rasò sul nido del cuculo. |
Qui invece trovate un estratto dal mio commento al film Red Scorpion:
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Il modo sovietico di affrontate la tensione e lo stress. |
In cella fa la conoscenza di Kallunda, ma anche del ruspante giornalista americano Dewey Ferguson (il leggendario M. Emmet Walsh, l’uomo che avete visto in tutti i film) arrivato in Africa per essere cronista degli orrori perpetrati dai Sovietici nei villaggi locali, diciamo leggerissimamente in opposizione al nostro Nikolai che disapprova il suo abbondante utilizzo di parolacce («chi cazzo è quello? King Kong?») ed inizialmente dovrà anche mandare giù la passione dello Yankee per Little Richard, ben rappresentato qui con molte canzoni, da “Long tall Sally” (si quella di Predator), fino a “Good Golly Miss Molly” che vi resterà in testa durante i titoli di cosa. D’altra parte cose c’è di più americano del Rock ‘n’ Roll? Forse solo l’invadere paesi in giro per il mondo portando loro la democrazia… Ooops!
[…]
Ora, io penso che quasi nessuno diriga inseguimenti come sa fare Steven Spielberg, uno di quelli che gli sono riusciti meglio è sicuramente Indy con la frusta che sale a bordo del camion, che corre nel deserto in I predatori dell’arca perduta. Non sto dicendo che Joseph Zito giochi nello stesso campionato, non è nemmeno lo stesso sport, però grazie a “Long tall Sally” in sottofondo sparata a volumi criminali, un ragguardevole numero di mezzi militari impiegati – anche molto variegati tra loro, tipo un autoblindo – e Dolph Lundgren che con la gagliarda spavalderia che lo contraddistingue, fa davvero di tutto, compreso sollevare di peso l’autista per scaraventarlo fuori, saltare dal camion ad un sidecar (e viceversa) e, in generale, devastare tutto, la scena in questione resta una delle tante memorabili di questo film.
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“Devo farle la contravvenzione. Non si passa con il russo” |
Anche perché “Red Scorpion” procede con un ritmo davvero notevole per tutti i 105 minuti della sua durata, quando il film rallenta, lo fa solo per approfondire i personaggi e tirare fuori qualche altra scena memorabile, quindi c’è davvero da divertisti.
Ma non dimentichiamo il suo cameo in Last Action Hero!