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San Andreas (2015): movimenti tettonici

Ora le ho viste tutte nella mia vita, qualcuno ha deciso di fare un Disaster Movie, ispirandosi a Roland Emmerich, ma non per la qualità degli effetti speciali o il livello di distruzione generale, no…. Per la storia! Ci vuole una doverosa premessa parlando di “San Andreas”: dobbiamo puntare lo sguardo sul regista Tedesco naturalizzato Americano, esperto di Blockbuster fracassoni. Personalmente non amo particolarmente i suoi film, nel senso: ha messo a segno un paio di film di culto e molti altri che risultano fighissimi, finché non compi 13 anni.

Badate bene: io non me ne perdo uno dei film del vecchio Rolando, apprezzo il suo utilizzo degli effetti speciali e se facesse film muti, dove la roba scoppia, crolla e casca in mille pezzi, io gli vorrei un gran bene. Il problema è che Emmerigo si ostina a voler inserire anche una storia nei suoi film e lo fa seguendo uno schema preciso, quasi ossessivo.

Questo schema è stato pedestremente seguito anche dagli sceneggiatori (se così vogliamo chiamarli) di “San Andreas”, ora procederò nella mia analisi, ma vi avviso che da qui in poi ci sono degli SPOILER, considerando il film che è a mio avviso se ve lo racconto tutto e vi risparmio la fatica di vederlo non è poi tutta sta gran perdita, però almeno lo sapete.

Se questo vi sembra un disastro è soltanto perché non avete ancora visto “San Andreas”.

Nei film di Emmerich, abbiamo sempre un padre che fa un lavoro molto specialistico, in questo caso The Rock interpreta un pompiere (ex Marines) pilota di elicotteri, quindi la specializzazione c’è e anche la quota minima di patriottismo, per essere più patriottici di così bisognerebbe solo far sventolare un enorme bandierone americano sulla macerie mentre i protagonisti si stringono insieme pronti a ricostruire (SPOILER: C’è anche questo!).

Di soliti i protagonisti dei drammi Emmerichiani, sono separati da una moglie con cui sono in rapporti tesi per via di qualche precedente, ma non bellicosi, qui troviamo Carla Gugino (tenetemi l’icona aperta sulla Gugino) a coprire il ruolo di MILF-Moglie.

Sempre seguendo lo schema, nella storia è previsto anche che ci sia un figlio/a dai 15 ai 30 anni, che adora il padre, vorrebbe che i suoi tornassero insieme come i Litfiba e che di solito sa tutto di tutto, nel senso che seguendo le orme paterne ha una preparazione di tipo tecnico/tattico/scientifico/militaresca che gli permetterà di sopravvivere durante il disastro. A coprire il ruolo troviamo Alexandra Daddario che inizia il film in bikini e lo finisce in canottiera da Final girl, però bagnata, anche qui, tenetemi l’icona aperta che ripasso.

Il modo più efficace per rendere invisibili i due inutili personaggi sullo sfondo.

Una figura molto importante nei film di Rolando Emmerigo è il “Cassandro”, colui che anticipa la tragedia, ma che prontamente non viene ascoltato da nessuno, qui troviamo lo sprecatissimo Paul Giamatti nei panni di un ricercatore/insegnante, che prima spiega ai suoi studenti che moriremo tutti male (storia vera), poi ci illustra la spiegazione precisa e dettagliata di come, utilizzando un paio di laptop, sia possibile capire con largo anticipo (circa 60 secondi… pieni eh!) l’arrivo di un terremoto, e proprio a questo punto, il regista Brad Peyton piazza la scena della Daddario in bikini, in modo da essere sicuro di mantenere l’attenzione degli spettatori sull’importante passaggio della trama.

Questa cosa dei 60 secondi è interessante, perché Giamatti vede sul suo computerino dei picchi pazzeschi nel Nevada, stacco, lui e il suo socio orientale, compaiono sulla diga di Hoover, quella che già andava in pezzi in uno dei film della serie “Superman”, proprio prima che questa crolli uccidendo il compare di Giamatti, ma solo dopo il suo eroico salvataggio di una bambina. Voi direte: “E i genitori?”. Chissenefrega, l’importante è aver salvato la bambina. E voi direte anche: “Ma come sono arrivati in Nevada da Los Angeles nel giro di pochi minuti?”. La spiegazione è da cercare nella scena successiva, in cui sia la Gugino che la Daddario indossano vestiti molto scollati, così non vi distraete.

«Perché nessuno mi ascolta? Ma soprattutto perché continuo a fare questi Blockbuster scemi?»

I cattivi dello Schema Emmerich per il perfetto Disaster movie? Di solito sono dei politicanti, o dei militari, burocrati ottusi che negano la tragedia e si dimostrano vili nel momento della verità. Ora, io mi chiedo quale attore potrebbe trovare stimolante interpretare un personaggio del genere, ma siccome qui a coprire questa parte c’è Ioan Gruffurdd, mi sono dato una risposta da solo: Ioan è ormai un esperto di Disaster Movie, lui era sul set di non uno, ma ben due film sui “Fantastici Quattro”, quindi il disastro lo ha vissuto in prima persona.

Il personaggio di Gruffurdd è un palazzinaro viscido, nuovo fidanzato della Gugino e aspirante padre della Daddario, ora, se vi state chiedendo perché Carla, ha mollato quel manzo dai denti perfetti di The Rock, in favore di un pirla come Gruffurdd, vuol dire che siete delle persone dotate di raziocinio e quindi NON avete avuto voce in capitolo della composizione del casting di questo film. Per la nuda cronaca: Ioan Gruffurdd per tutto il film si comporta da stronzo, sacrifica innocenti per salvarsi la vita e muore come un idiota, lo so, avrei dovuto dire – SPOILER -, ma in realtà tutti quelli che hanno visto “Fantastici Quattro” vorrebbero Gruffurdd morto, quindi l’ho fatto per voi.

Il disastro nello “Schema Emmerich” sarà la scintilla che farà riunire la famiglia, appianando i vecchi dissidi, qui rappresentati da una figlia morta, a causa del mancato salvataggio di The Rock. Il Big One, che separa la California dal resto degli Stati Uniti (quello che i Leghisti vorrebbero succedesse per la Padania) è l’occasione perfetta.

Su questa scena, i leghisti in sala si sono alzati in piedi ad applaudire.

The Rock con il suo elicotterino (dal carburante infinito) salva prima la Gugino dal crollo di un palazzo dove è andata a cenare con Kylie Minogue (che compare due minuti e poi muore. Storia Vera), dopodichè tutti insieme, rinnovano il loro amore andando al grido di andiamo a salvare la Tettonica! (ovvero la Daddario).

Intanto, la Tettonica, ehm volevo dire la Daddario, è alle prese con due inutili personaggi: un imbranato fratello maggiore e il suo odioso fratello minore munito di guida turistica di San Francisco. Questi due personaggi servono sostanzialmente a rallentare la Daddario, ma anche a evidenziare quanto sia di bell’aspetto e bravissima a cavarsela in tutte le situazioni, in quanto figlia di un pompiere e non uno qualunque: un pompiere Americano (America… Fuck Yeah!).

La cosa divertente è che durante il salvataggio della figlia, pare non esserci nessun altro in giro per la città coinvolto nel disastro. Le pochissime persone che Rock e la Gugino incontrano, sono sani e assolutamente NON bisognosi di aiuti, questo può sembrare un brutto passaggio di sceneggiatura, o un uso poco accorto del Budget (magari prendi 30 comparse invece di strapagare Kylie Minogue no?), ma in realtà è il messaggio dell’America al resto del mondo: gli Americani durante un disastro apocalittico, o si salvano da soli, con i padri che accorrono ad aiutare solo i parenti più stretti, oppure semplicemente muoiono, senza lasciare in giro un cadavere, che poi fa anche disordine, noi stupidi Europei mollicci e piagnucoloni non possiamo capire, siamo solo Euro-Spazzatura.

Un classico esempio di Papà pompiere ed ex marines, che porta i figli a scuola con il suo Blackhawk.

Quando decidi di assimilare così tanto la lezione di scrittura di un rinomato Maestro delle sceneggiature come Roland Emmerich, non hai nemmeno bisogno di begli effetti speciali, di ricostruzioni accurate e in alta definizione, o di un 3D coinvolgente, infatti, “San Andreas” non ha NIENTE di tutto questo.

Il massimo che fa è far guidare a The Rock ogni mezzo di locomozione possibile, si passa dal Pick-Up (ovviamente un RAM, unica macchina con le proporzioni adatte a Rock) all’elicottero, per poi arrivare al biplano e al motoscafo. La scena in cui Rock punta a superare l’onda dello Tsunami con la sua barchetta, dovrebbe essere la più spettacolare del film, in realtà è un trionfo di tragicommedia, è talmente scontato che uno come Rock riuscirà sicuramente in un’impresa del genere, che per rendere la cosa un minimo complicata, prima gli mandano addosso un transatlantico, e poi dalla suddetta barca, cadono degli enormi container da schivare, perché altrimenti non c’è gusto a vincere facile.

 
Un grafico che ci illustra il movimento della grandi placche tettoniche.

Cosa resta di un film di Roland Emmerich, se togli la capacità del regista di dirigere enormi scene di distruzione di massa? Resta questo film, in cui gli unici motivi di interesse possiamo dirlo, erano i membri del cast, perché The Rock è simpatico e la Daddario dopo “True Detective” può fare quello che vuole ed è proprio qui che ho avuto la rivelazione… E siccome vi ero debitore di due icone lasciate aperte, ora la condividerò con voi.

Lasciatemi usare un giovanilismo che poco mi si addice, “San Andreas” è un’enorme trollata. Sì, perché io, personalmente, ho sempre ammirato moltissimo il miscuglio di etnie che The Rock si porta dietro, ha un nonno (Wrestler) Samoano e un papà (Wrestler) Canadese di passaporto e nero di pelle.

Papà, figlio e nonno… Immaginatevi i pranzi di Natale a casa The Rock.

Nei film sono i figli che determinano la sua etnia, in “G.I.Joe” aveva due figlie piccole afroamericane, così come in Fast & Furious 7. Mentre in “Snitch – L’infiltrato” suo figlio era un ragazzone bianco.

Qui la figlia sua e di Carla Gugino è bianca e con gli occhi azzurri… E’ ufficiale: sono il primo che ha guardato la Daddario dai tempi della sua pubertà! Se non è l’etnia e il colore degli occhi? Qual è il tratto distintivo della famiglia protagonista di questo film? Facile, se papà ha i pettorali di Dwayne Johnson e mamma le curve di Carla Gugino, la figlia non poteva che essere Alexandra Daddario!

Insomma, il trio più tettonico che Hollywood possa schierare, nell’anno di grazia 2015, viene piazzato per tutta la durata del film, sulla più grossa placca tettonica del mondo, che guarda caso, si trova sotto ad Hollywood, se tutto questo non è un enorme (e costoso) Troll, allora non so proprio cosa sia! Sicuramente non è un bel film… In ogni caso, io non vedono tutti questi salvataggi e queste tettoniche sballonzolanti dai tempi di Baywatch!

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