Se sentite un pessimo odore, non è colpa del cadavere del lazzaro del titolo, più che altro è colpa di quei lazzaroni degli autori di questo film, che puzzava di fregatura già da chilometri di distanza…
Fa venire la depressione vedere in che status giace il Cinema horror commerciale, ti rendi veramente contro che la vetrina del genere tanto amato (non solo da me), quella che ha il compito di portarlo al grande pubblico, è vuota come gli scaffali della Lidl quando ci sono le offerte. Se negli horror indipendenti si possono trovare ancora cose interessanti, nel campo dell’Horror commerciale arrivano a vedere il buio della sala delle robe in grado di far (quasi) rimpiangere Ouija (ho detto quasi eh!).
Pensavate che “Lucy” di Luc Besson fosse arrivato a toccare il punto più basso del filone dei film “Gli esseri umani usano solo il 10% del loro cervello”? Ecco, purtroppo ci tocca rimettere mano a quella classifica: Besson è stato improvvisamente sbalzato al penultimo posto da questo film.
Tutto il dilemma etico e morale del riportare in vita i defunti, non viene nemmeno preso in considerazione da questo scialbo filmastro, ennesimo titolo messo su per tentare di gabbare quanti più giovani alla ricerca di brividi facili possibili. Lo sappiamo dal momento in cui nasciamo, che prima o poi, ci busserà alla porta di casa qualcuno dicendo “Io sono la moooooorte” (“Cara! C’è il Signor. La Morte” CIT.), se siamo davvero tutti destinati a morire, perché perdere tempo a produrre film così brutti? Ma soprattutto: perché sprecare minuti preziosi guardandoli?
“The Lazarus Effect” è un buco nero che risucchia talento e restituisce inutilità concentrata. Il cast è una parata di talento sprecato e di gente svogliata: Mark Duplass inizia a fare faccette al minuto uno del film e non si ferma di fronte a nulla. Evan Peters e Donald Glover hanno lo spessore e il carisma della carta da parati, ma la più deludente di tutti è Olivia Wilde, guardarla recitare qui, sembra di rivederla ai tempi di “Dr. House” dove il massimo della recitazione era sbattere le ciglia, normalmente è capace di calamitare lo sguardo solo entrando in scena, qui sforna una serie di faccette che sembrano prese dal manuale delle svampita da film Horror. N,o sul serio, fa male a cuore vederla recitare così…
Il regista David Gelb è piuttosto famoso per il documentario (che non ho visto) “Jiro Dreams of Sushi”, guardandolo dirigere, se così possiamo dire, mi è sembrato di assistere al classico mestierante, chiamato a fare un compitino per puri e semplici doveri contrattuali. E’ chiaro che Gelb non sia nemmeno un appassionato di film Horror, è talmente poco motivato, che non prova nemmeno a fare il classico film da esordiente entusiasta, niente, zero, nisba.
Guardandolo sembra uno di quegli orroricchi DTV, che vengono via per un soldo alla dozzina e che nessuno calcola nemmeno di striscio, il problema è che ‘sta roba è costata la bellezza di 3 milioni di ex presidenti deceduti stampati su filigrana verde! Ora non ho i numeri alla mano, ma pare che in patria abbia pure incassato, che poi è un po’ il motivo che mi ha spinto a commentarlo, bisogna mettere in guardia lo spettatore di queste trappole spilla-soldi che arrivano in sala.
Il minutaggio è standard, siamo intorno ai 70 minuti canonici, ma soltanto perché il soggetto è talmente stringato, da permettere solo questa durata, i dialoghi sono sull’espositivo andante e ogni svolta di trama sembra stata selezionata in quanto più semplice e veloce da scrivere, come se gli sceneggiatori dovessero consegnare entro un paio d’ore, per poi andare a fare qualcosa di più importante, tipo rimettere apposto il cassetto dei calzini.
La cosa ancora più inspiegabile, è che questo film, girato nel 2013, sia arrivato in sala solo adesso, ma io dico: se lo avete tenuto nascosto per due anni, un motivo c’era no? Ecco, non potevate tenerlo nascosto per sempre?
Voi, invece, fate una cosa: fate finta che questo film non esista, la vita è troppo breve per perdere tempo con filmacci come questo, fate come Lazzaro, alzatevi e camminate lontano da questo film!
Sepolto in precedenza domenica 14 giugno 2015
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