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The Walking Dead: Episodio 6×12 – Not Tomorrow Yet: Del doman non v’è certezza

Per una buona
metà ero pronto a commentare questo nuovo episodio de “I Camminamorti”
collegando le scene con un unico filo rosso comune, ma la svolta finale mi ha costretto a cambiare le carte in tavola, meglio così, almeno
abbiamo potuto assistere ad un episodio che si discosta (un po’) dal fumetto
originale di Robert Kirkman. Se vi siete persi qualcosa trovate l’episodio precedente QUI ed ora, senza
altri indugio, arriva il riassuntone, occhio agli SPOILER!

Tutto va alla
grande a Puffolandia, persino Suor Carol Rambo è di buon umore, tanto che ha
organizzato un servizio di consegna cibo porta a porta per tutto il vicinato,
come sottofondo, una canzoncina che mi ha fatto dubitare di stare guardando la
serie Tv giusta, non ho riconosciuto il pezzo, ma nella mia testa mi sono
immaginato Carol ballicchiare allegra sulle note della (maledetta) “Happy” di Pharrell
Williams… Forse preferivo gli Zombie.
Suor Carol
cerca di piazzare i suoi biscotti a tutto il vicinato, compreso Tobin, che non
pare molto convinto della ricetta: noci, licheni, peperoni, friarielli e una
punta di cannella.


“Mmm che buono, non mi sento più la lingua…”.
Ma l’allegria
di Carol è solo una facciata, in realtà la donna si strugge per tutte le
persone che ha ucciso nel corso di sei stagioni, tanto che passa le sue notti
insonni a contare i cadaveri lasciati alla spalle, 11, riporto di due, però
quello vale due punti, radice quadrata, sposto la virgola, il numero magico è
18 (morto che non parla più) da giocare sulla ruota di ALEXPOandria. Va bene
tutto Carol, ma se non riesci a dormire la notte, non puoi contare le pecore
come fanno tutti? Brutto?
Il senso di
colpa tortura Carol che si sente responsabile della morte del piccolo, del
piccolo…. Coso, ehm, bambino-biscottino! Il fanatico dei biscotti sacrificato
sull’altare degli snack, Carol decide di onorarne la memoria lasciando un
biscotto sulla sua tomba, ricetta speciale: mentine, muschio, vaniglia e una
grattata di parmigiano (che sta bene con tutto).


Ho temuto di veder spuntare la bimbo-manina dal terreno ad agguntare il biscotto.
In suo
soccorso arriva Tobin, che risente degli effetti afrodisiaci dei biscotti di
Carol tentando un approccio. La nostra guarda il suo spasimante e pensa: “Ma
com’è carino e dolce Tobin!” (boing boing boing) e gli getta in bocca un metro
di lingua.
Nel frattempo,
il pacifista Rick raduna la comunità di ALEXPOandria (12 abitanti) per
aggiornarli della loro missione contro Negan (pronunciato nIIIIIgan) e i suoi “Salvatori”,
un’operazione di “Peacekeeping” condotta da dei “Freedom Fighter” intenti a
portare una “Enduring freedom” nei territor…. Si alza in piedi Morgan
(pronunciato da Rick, Mörgan) dicendo: “Rick, ma che cacchio stai dicendo?”.


“Rick aspetta un attimo che metto sulla pagina 777 di televideo per capirti”.
Lo sceriffo si
cala nei panni de il Libanese di “Romanzo Criminale” e dichiara: “Ce starà ‘na
guerra, però durerà n’attimo… Perché gliela famo noi a loro, no loro a noi!”.
Gli abitanti di ALEXPOandria dichiarano la loro gioia nel partecipare a questo
missione di pace sparando in aria con i loro AK 47, inneggiando al mullah Rick
Grimes.
Prima di
partire per la missione di pace soprannominata “Kill Nig” è il momento dei
saluti, gli sceneggiatori rompono gli indugi portando in scena la prima coppia
omosessuale della serie, composta da Tara e Denise, che per sfidare le
convenzioni e il perbenismo del pubblico, dopo essersi dette “Ti Amo” si
salutano… Con una virile stretta di mano, perché un bacio tra donne in prima
serata su “AMC” non si può fare, per quello dovete guardare Giocotrono su
HBO.
Ma il momento
più struggente arriva dalla coppia composta da Rosita e Abraham, la latina
cerca di convincerlo con parole piene di speranza: “Abramo non andare non
partire non lasciare la tua casa-A, cosa speri di trovar? La strada è sempre
quella, ma la gente è differente ti è nemica, dove credi di arrivar?
Born,
Born to be Abramo, Born to be Abramo!”.

(Cara ti amo), mi sento confuso, (Cara ti amo) devo stare un pò da solo…
Ma Abraham non
vuole sentire ragioni, prima snocciola battute sul colore dei tarzanelli… Tim
Out Cassidy!
Ok, voi ora
siete liberi di pensare che io stia scherzando, ma vi giuro che è davvero un
dialogo della puntata, anzi vi riporto il dialogo: “Perché i tarzanelli
sono marroni? Perché la merda è fatta così, punto” (storia vera), fine del
time out!
Un altro
momento struggente riguarda la futura mamma Maggie e suo marito Glenn, parole
piene di amore quando lui parte per la sua missione: “Compra il latte quando
torni”.
Forti di una
mappa dell’avamposto dei Salvatori, disegnata da Peppa Pig (e con lo stesso
rispetto per l’anatomia e la prospettiva), Rick svela le carte sul suo piano e
grida: “Voglio la testa di Garcia!”.
Poi gli fanno
notare che il capo di Hilltop si chiama Gregory e la citazione al film di Sam
Peckinpah va a farsi benedire…
Negan vuole
Gregory morto? Bene, noi gli portiamo la testa (finta) del leader della comunità
rivale e ci facciamo aprire la porta, ma dove la troviamo una testa posticcia
che somiglia a quella (altrettanto posticcia in quanto vuota) di Gregory?
Facile, chiediamo ad un altro Gregory, Nicotero, che in un attimo sforna tre
zombie-teste sosia, talmente ben fatte che Rick decide di prendere a pugni la
più convincente delle tre. Dopo venti minuti Jesus riesce a convincerlo che non
si tratta della VERA testa di Gregory…


Fun Fact: Una delle teste è ispirata a Johnny Depp (ecco spiegati i pugni di Rick).
Il piano di
Rick prevede un bel fegato: una volta introdotti nell’avamposto, bisognerà
uccidere tutti gli uomini di nIIIIIIIIgan nel sonno, a sangue freddo e senza
fare rumore. Ci vuole gente preparata, pronta a sporcarsi le mani, qualcuno di
risoluto che ha dimostrato negli anni di non lasciarsi distrarre dalle
emozioni: “Facciamo fare a Glenn!”.
Ma prima
bisogna superare le astutissime guardie lasciate fuori dalla porta: DING DONG!
Chi è?
Ho portato la
testa di Gregory
Quella è la
testa di Gregory? Si vede che è finta, 30 mila lire il mio falegname la fa
meglio
ZAN-ZAN, due
colpi di spada di Michonne e sta farsa della testa di gomma è bella che
conclusa.
A questo punto
l’episodio si gioca una colonna sonora che ho definito “Timido-Carpenteriana”
e, come sempre, quando gli sceneggiatori della serie rinunciano ai dialoghi, la
qualità de “I Camminamorti” aumenta notevolmente. Rick e soci ammazzano tutti
gli uomini di NIIIIIIIgan nel sonno a colpi di coltellate, la parte più
difficile è sperare che non si sveglino per via dei singhiozzi di “Action man”
Glenn, che frigna disperato come il primo della classe che ha preso una sufficienza
al tema di Italiano.
Tutto il
singhiozzare di Glenn sveglia una delle guardie e in un attimo si scatena il
finimondo, un tripudio di persone che sparano in tutte le direzioni, qualcuno
spara di qua! Qualcuno smitraglia di là! Non si capisce più da che parte
arrivano gli avversari, anche perché il regista non fa un controcampo che sia
uno nemmeno per errore, quindi si vede solo gente che spara a caso non si sa
bene contro chi, ma ribadisco, meglio sparare a caso che dialoghi scritti a
caso.


Manca solo la sigla dell’A-team in sottofondo, e poi ci siamo…
Quando le armi
smettono di cantare la loro canzone mononota (che si fa con una nota, è la nota
è BANG!), tocca a Jesus tirare le somme di tutto, le sue parole sono degne del
suo nome: “Guerra! E sei il protagonista!” (Cit.).
Parte un pezzo
musicale malinconico simil-Western, come a voler sottolineare: “Z-Nation ha la
sigla figa e noi no? Chi siamo, i figli della serva zombie?”. Tutto è pronto
per una cavalcata trionfale dei “Buoni” (minchia se questi sono i buoni i
cattivi cosa fanno? Come minimo rubano le caramelle ai bambini e gli regalano
le figurine con dentro la droCCCa), Michone non fa in tempo a chiedersi: “Chissà
quale di quelli che abbiamo ucciso era NIIIgan?”, che arriva il colpo di scena?
Un ultimo sopravvissuto
tenta la fuga e viene braccato, ma dalla sua radio una voce attira l’attenzione
dello sceriffo: “Comunicazione interna, sono state rapite le bambine Maggie e
Carol, che attendono lo sceriffo Rick Grimes in cassa centrale, ripeto, lo
sceriffo Rick Grimes è atteso in cassa centrale”.


“Chissà se devo portare lo scontrino per ritirarle…”.
Un finale (che
costringe tutti a ritappare la bottiglia di Champagne) di un episodio che, per
fortuna, ha saputo discostarsi dal fumetto originale. Ora che i “Buoni” hanno
portato la democrazia in questo modo, come minimo i cattivi devono essere ad un
livello di spregevolezza anche superiore, ma intendo dire proprio una cosa
esagerata, del tipo che come minimo Negan lo devono far interpretare a Matteo
Salvini, una cosa così almeno.
Per questa
settimana è tutto, ci vediamo la prossima con un nuovo episodio de “I
Camminamorti”!
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