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Top Secret! (1984): quarant’anni di resistònsa al brutto cinema

Tra i quarantenni di lusso che tagliano questo traguardo nel 2024, l’universo mi ha messo davanti una nuova occasione per portare su questa Bara tre dei miei eroi cinematografici, tre padri fondatori del mio senso dell’umorismo, mi riferisco ovviamente agli ZAZ, Zucker-Abrahams-Zucker, un trio amatissimo, giustamente stimato anche se per quello che mi riguarda, mai abbastanza, non per il loro geniale “Top Secret!”.

Anche perché parliamoci chiaramente, non credo esista bipede sul pianeta che non ha una sana passione per l’esordio di ZAZ, il fulminante (e fulminato) L’aereo più pazzo del mondo, ma per quanto mi riguarda “Top Secret!” è speciale, il titolo spartiacque tra chi ha sentito parlare dei geniali ZAZ e chi li ama per davvero, tanto che persino il trio ha sempre avuto parole dure per il loro figlioletto meno famoso. Lo so sembra grottesco mai ehi con Zucker-Abrahams-Zucker può succedere questo e altro.

Un casino scrivere anche le didascalie, perché sono troppo impegnato a ridere (storia vera)

Secondo David Zucker, il più critico del trio, “Top Secret!” sarebbe un film divertente, ma di sicuro non un buon film, il loro esordio aveva insegnato al trio che riempire una trama di trovate geniali con cui bombardare il pubblico è un bene, ma è necessaria anche una storia solida alla base per farlo. Ti voglio bene David ma grazie al c… ane pastore tedesco che la vostra storia di base era solida, di fatto era “Ora zero” (1957) però con OGNI singola scena declinata verso la follia, un fondamento su cui non si basa ad esempio “Top Secret!” che prima di essere sì, un film molto divertente, è di base una parodia di due filoni cinematografici molto popolari ma per certi versi agli antipodi: i film bellici ambientati durante la Seconda Guerra Mondiale e quelli interpretati da Elvis Presley.

Siccome come detto, con ZAZ di mezzo, tutto diventa sempre piuttosto pazzarello, il mito del Re del Rock è sfaccettato, alla fine degli anni ’70 per assecondare la sua voglia di giustizia, Elvis è stato nominato agente dell’FBI specializzato nella lotta ai narcotici, una folle storia (vera) che è stata raccontata anche in un film con Michael Shannon e Kevin Spacey, ma anche in una seria animata. Quindi l’idea di una grande stella della musica, se non la più grande di sempre, infiltrata dietro le linee nemiche è stata la scintilla che David Zucker, Jim Abrahams e Jerry Zucker stavano cercando subito dopo il successo de L’aereo più pazzo del mondo.

Lei è il mio piccione, io il suo monumento (cit.)

La Paramount non ha avuto troppi dubbi, se avevano azzeccato il primo film, quei tre matti non potevano che avere carta bianca e così è stato, con i suoi nove milioni di fogli verdi con sopra facce di ex presidenti defunti, “Top Secret!” è stato un successo al botteghino, ha moltiplicato l’investimento portandone venti di milioni della stessa valuta a casa, bene, inoltre grazie ad una pianificazione accorta, sono riusciti ad evitare di ritrovarsi con una revolverata in mezzo agli occhi, con la sua uscita strategica il 22 giugno del 1984, il film ha schivato il fine settimana dell’8 giugno dello stesso anno, evitando così di affrontare direttamente l’uscita di Ghostbusters e Gremlins, entrambi capaci di portare a casa oltre duecento milioni di dollarazzi nel mondo. Successo quindi, ma minore? Il motivo della minor popolarità di “Top Secret!” per me sta tutto qui, anche se io ho una leggerissima forma di invidia per gli americani dell’anno 1984, che nello stesso mese in sala poteva scegliere tra titoli in uscita di tale portata.

Detto questo, non ho nessun dubbio, “Top Secret!” ha incassato uno zero in meno, ma alla fine, quanto può valere poi questo zero se non beh, zero? Da quarant’anni resta una delle mie parodie preferite, oltre che un film che ha generato anche lui un quintale di iconografia, invece di una torta con quaranta candeline da spegnere usando l’estintore, preferisco regalargli l’accesso al club dei Classidy!

Una delle ragioni per cui “Top Secret!” secondo me funziona così bene, consiste nell’aver pienamente azzeccato il protagonista, Nick Rivers è allo stesso tempo sia Elvis che il re del Rock da spiaggia, insomma tutti i Beach Boys insieme condensati in un solo attore, Val Kilmer che nel 1984 per il grande pubblico cinematografico era un illustre sconosciuto, Zucker-Abrahams-Zucker lo aveva pescato un po’ per caso nel 1983, dove recitava in una commedia teatrale intitolata “The Slab Boys” insieme a due altri ragazzotti di nome Sean Penn e Kevin Bacon (storia vera). Pur di continuare a recitare in questa commedia, Kilmer rinunciò a diventare parte della “meglio gioventù” di attori schierati da Coppola in I ragazzi della 56° Strada e in questo ci vedo puro Kilmer, meglio essere il numero uno con tutti gli occhi addosso a teatro che uno dei tanti in un film con visibilità, forse anche per questo si è trovato perfettamente a suo agio nel ruolo dell’egomaniaco Nick Rivers, ma mi piace pensare che ci fosse un tocco di predeterminazione nella visione geniale di ZAZ di scegliere proprio lui per la parte.

«Arrivo ZAZ! Prendo la tangenziale»

Kilmer sarebbe chiaramente esplodo con Top Gun, ma in carriera è stato di nuovo un perfetto Elvis Presley (non chiamato così per motivi di costosi diritti di sfruttamento) per Tony, lo Scott giusto e Tarantino, ma soprattutto sarebbe stato Jim Morrison per Oliver Stone, a mani basse la sua prova migliore della carriera. Tutto questo chi lo aveva capito per primo? Tre geni riassunti in un acronimo che gli hanno affidato per primi il loro film e il personaggio di Nick Rivers, il fatto che Kilmer si sia presentato al provino travestito da Elvis (storia vera) non solo ha aiutato, ma ribadisco, dice molto della personalità non proprio da timidone del buon vecchio Val.

Un’altra faccia azzeccatissima del film, colui che si carica sulle spalle i primissimi minuti è un mito come lo sceriffo, il grande Omar Sharif, che insieme a Peter Cushing all’ultimo ruolo hollywoodiano, rappresenta un po’ il passato, la tradizione, i due grandi vecchi in ruoli piccoli, ma assolutamente brillanti per risultato sullo schermo, tanto che Sharif è protagonista del prologo tutto azione, con la fuga sul treno iniziale ed io qui lo dico e qui lo nego, quando ho visto un film che come sappiamo tutti NON esiste, con la sua sequenza iniziale con la lotta sul tetto del treno in corsa, non ho potuto fare a meno che ridacchiare perché il genio di ZAZ è così, può colpire in qualunque momento, anche con quarant’anni di anticipo e trasformare anche i film appena usciti (e sono sicuro, anche quelli che ancora usciranno) in vecchi soggetti già passati attraverso le force caudine della loro satira.

«Con David Lean mi era andata decisamente meglio»

Lo scontro tra la rigida Germania Nazista e la gioventù ballerina rappresentata dal Rock ‘n’ Roll di Nick Rivers è l’ottima base per qualunque buona commedia, infatti ZAZ in un attimo ci porta sulle spiagge della California in cui Nick è il Re che scala le classifiche con il suo pezzo bomba, che sembra unire le due massime passioni di John Milius: il surf e i fucili a doppia canna.

John Milius sarebbe orgoglioso di voi ragazzi.

Già qui le trovate visive si sprecano, dalla popputa che prende il sole a pancia sotto fino alla passione per la pittura (in treno) di Nick in viaggio per portare la sua musica nella Germania dell’Est, dove l’unica canzone approvata e l’allegrissimo (si fa per dire) inno nazionale, da cantare prima di tornare a leggere il giornale “L’oppressore quotidiano”, no ma sul serio, ma come si fa a non amare la geniale follia di ZAZ?

L’entrata in scena della bella Hillary Flammond (Lucy Gutteridge) porta lo scompiglio senza nemmeno il bisogno che io vi spieghi il significato del nome Hillary in tedesco, tra smoking su misura, megafoni per il mal di gola e un bicchiere di frizzantino, l’esordio di Nick con gli usi e i costumi tedeschi rappresenta un’infilata di gag comiche pronte ad avvenire, tutte su più livelli, dal gioco di parole, allo sfottò allo stereotipo fino alla trovata visiva, “Top Secret!” è un martellamento costante, un fuoco di fila di trovate che ovviamente, si diverte anche a spernacchiare amorevolmente i “musicarelli” in cui recitava Elvis, con val Kilmer perfettamente a suo agio anche nella parte musicale della trama, ed io qui ve lo dico, Nick lo fa con “Tutti frutti” ma è stato lui il primo a portare lo scompiglio con un classico del Rock, Marty McFly avrebbe fatto lo stesso solo l’anno successivo.

Penso che ancora non siate pronti per questa musica… Ma, ai vostri figli piacerà! (cit.)

Eppure per me “Top Secret” potrebbe essere riassunto dalla sua trovata più geniale e mai abbastanza celebrata, quella di aver per sempre smontato con il cacciavite tutti i cliché cinematografici sulla resistenza e i gruppi di combattenti per la libertà in generale, traditori, vecchi amori, torture (a colpi di macchinari schiaccia lamiere) o assedi (con una partita di Tris giocata sparando ai vetri) non è più possibile guardare un film con una resistenza senza non rendersi conto che non è altro che la resistònsa (cit. il Zinefilo) già raccontata dagli ZAZ in questo geniale film.

Dal 1984 la resistònsa è diventata leggenda!

Il problema come al solito con le parodie va ricordato ogni volta, consiste nel trasformare il post in un mero elenco di trovate geniali, per quello, come sempre, abbiamo la sezione commenti, ma più che la presa per i fondelli a titoli caldi (in tutti i sensi) negli anni ’80, come ad esempio “Laguna blu” (1980), il lascito di “Top Secret!” si misura nel valore dei suoi estimatori, il geniale travestimento da mucca, a distanza di anni ancora nessuno è riuscito a convincermi del fatto che la mucca sulla copertina di “Italyan, Rum Casusu Çikti”, il disco del 1992 di Elio e le Storie Tese non sia un omaggio ad una delle trovate più mitologiche di questo classico.

Una zebra mucca a pois. Fortunato chi ce l’ha.

Potrei prendermi del tempo per dire ancora qualcosa sul doppiaggio, valido ma in qualche caso incapace di tradurre elementi radicati nella cultura americana difficili da trasporre con qualcosa di locale senza risultare fuori luogo, tutto questo per dire che non è chiaro perché Nick si metta a cantare nel locale con il formaggio estremamente fumante se guardate il film doppiato, una trovata imputabile alla sua professione e poco altro, non una risposta con i fatti all’essere paragonato ad un cantante classico, quindi sminuito.

Più che altro mi interessa ricordare due scene visive portate all’estremo che sono la quinta essenza del talento di David Zucker, Jim Abrahams e Jerry Zucker di rendere vera arte un genere purtroppo estinto di cui il Cinema stesso avrebbe nuovamente bisogno. Se la sceneggiatura prevede una rissa, perché non giocare con i generi e renderla la tipica rissa da saloon dei film Western o meglio, perché non renderla una difficilissima scena di scazzottata sottomarina in un saloon? Un delirio da girare, che ha costretto Val Kilmer a mettere fondo a tutte le sue capacità polmonari, per una sequenza che strappa ovviamente la risata, ma corre il rischio di far passare inosservata la difficoltà tecnica necessaria a girarla una sequenza di tale portata.

I gufi non sono quello che sembrano (ma nemmeno i librai)

Stesso discorso per la biblioteca, un momento non-sense che mette in chiaro che lo svedese o una parlata al contrario proto-Lynchiana possano somigliarsi anche se poi di fatto, ti ritrovi a girare una sorta di piano sequenza, che per funzionare va prima di tutto pianificato “al contrario” e proiettato allo stesso modo per risultare geniale, anche con i suoi libri che tornano al loro posto, cosa volete dirgli ad un film del genere? Vogliamo urlargli forte: Tenet? Muto devi stare! Io posso solo fare gli auguri di buon compleanno a questo classico, se per caso siete tra quelli a cui non piace, potete sempre andare a giocare con l’incursore anale… Auguri Top Secret!

Non tutti i gusti sono al limone, alcuni sono all’incursore anale.

Ultimissima prima di andare! Passare a trovare il mio compare SamSimon per la sua su questo capolavoro.

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