Home » Recensioni » Tremors 2 – Aftershocks (1995): ho mangiato come un Graboide

Tremors 2 – Aftershocks (1995): ho mangiato come un Graboide

C’era solo un modo per rendere più divertente Tremors… Farne un seguito! Come vi raccontavo parlando del primo film, da qualche parte negli anni ’90 non facevo altro che cogliere ogni occasione buona per riguardarmi Tremors con il mio compare, immaginate la gioia quando abbiamo scoperto che esisteva un secondo capitolo, anche questo passava con una certa frequenza in tv, ma personalmente l’ho scoperto come ho sempre fatto con molti altri titoli all’epoca: spulciando tra le VHS della videoteca.

Ora, come vi ho già raccontato, il mio compare ed io ci facevamo un sacco di risate, in particolare guardando il finale del primo film, era talmente mitico, che lo abbiamo elevato subito a status di icona e di conseguenza ci abbiamo gioiosamente scherzato su. Una delle trovate più sceme che siamo stati in grado di inventarci (e ne abbiamo inventate tante), era una specie di finale alternativo, vi rendo partecipi: Gavino Pancetta è impegnato sul suo ormai epico “Sai volare, testa di cazzo?” quando il Graboide, invece di sfracellarsi sulle rocce sottostanti, si fa spuntare un paio di scemissime alucce di pollo (palesemente non proporzionate) e svolazzando mollemente nell’aria raggiunge un allibito Kevin Bacon e gli dice “Adesso sì”. Tutta questa storiella dovrebbe farti intuire due cose: da adolescente in provincia non avevo veramente un cazzo da fare ed essendo scemo mi divertivo con poco (SPOILER: Non sono migliorato con gli anni), ma soprattutto, che anche il mio compare ed io avevamo capito una cosa fondamentale, Tremors per poter continuare, aveva bisogno di una mutazione.

La colazione è il pranzo più importante nella giornata di un Graboide.

Visto il successo in home video del primo film, la Universal decide di continuare proprio in quel formato, cinque anni dopo il secondo capitolo vede la luce, è anche se è un DTV, si porta dietro una qualità nel dettaglio che non trovate in tanti altri prodotti del genere. La prima cosa è la continuità della storia, Gavino Pancetta non è più tra noi, un dialogo nel film ci fa capire che :“Ha sposato una brava ragazza e non ci pensa nemmeno a farsi ammazzare”, ma tutti sappiamo che non è tornato a combattere i Graboidi perché nel frattempo è diventato stra-famoso.

In una scena di apertura che determina l’impronta di tutta la pellicola (i primi cinque minuti di un film sono sempre i più importanti da questo punto di vista) ritroviamo Fred Ward impegnato a domare come un cowboy alcuni… Graboidi? No, peggio: degli struzzi. E non penso che avrò un’occasione più ghiotta di questa per parlarvi di quel mito di Fred Ward.

«Mentre tu parli di me posso continuare a dormire, o ti devo ascoltare per forza?»

Il nostro amico Ferdinando Reparto per tre anni ha fatto parte dell’Air Force Americana, dopo aver fatto un po’ di tutto, dal boscaiolo in Alaska, al pugile professionista, nei suoi viaggi scopre la recitazione ed inizia un po’ per caso, un po’ come quel mito di Lee Marvin. I suoi trascorsi di vita tornano buoni, infatti la duttilità recitativa applicata al muso da Bulldog lo rendono ideale per i vari “Fuga da Alcatraz” o “Southern Comfort” e “Uomini veri” (prossimamente su questi schermi), il botto arriva con il personaggio di Reno Willams e poi ovviamente Tremors, ma anche tanto Robert Altman. Per dire della capacità di essere credibile in molti generi, se poi può permettersi una particina in Detectiveri 2 è perché Fred Ward è diventato un mito presto e lo è da un sacco di anni, certe persone nascono fighe c’è poco da fare, suo figlio si chiama Django, cosa gli volete dire ad uno così?

«Lo dovevi per forza chiamare Django?» , «Era la mia seconda opzione dopo Navajo Joe, ma poi sai… Mia moglie»

“Tremors 2 – Aftershocks” è tutto sulle spalle di Ward che è convincente a mostrarci Earl Bassett che vive rancoroso dei suoi “15 minuti di gloria”, nella sua roulotte vediamo la sua foto con Kevin Bacon sulla copertina di Time e un cabinato dedicato ai Graboidi, ma purtroppo Earl non ha saputo far fruttare il momento e si ritrova di nuovo spiantato a combattere con gli struzzi nella sabbia del deserto.

Ora non vorrei scomodare Vite Vendute, ma una raffineria in Messico lo contatta perché hanno un problema di Graboide-Tipo, per arruolarlo mandano Grady (Christopher Gartin), una specie di fanboy dei Graboidi cresciuto nel mito di Earl, siccome la proposta è allettante 500 dollari a bestia ammazzata, Earl accetta… Riparte la caccia.

«Il rimborso spese per il lavaggio auto non è compreso nei 500 Dollari… Vero?»

Tutta la prima mezz’ora fila via liscia, vuoi anche per la presenza di Kate (Helen Shaver), ora, avete presente quando nei film ci sono delle strappone che interpretano delle scienziate in maniera moooooooolto credibile? Ecco, sembrerebbe questo il caso, anche perché la Signora Shaver risponde alle caratteristiche anche se coetanea di Fred Ward, ma a memoria mia, è l’unico caso di Bonazza/Scienziata che viene giustificata dalla trama, perché Kate era la famosa “Miss Ottobre 1974” che Earl teneva appesa alla parete per ricordarsi di non correre dietro alle cose impossibili… Se vi sembra che io conosca i dialoghi del film a memoria, è solo perché l’ho visto giusto un paio di volte nella mia vita.

Eh si la riconosco, è Miss Ottobre 1974… Si vede!

Vi ho detto che questo sequel è molto in continuità con la mitologia creata dal primo capitolo, e quindi non può mancare il personaggio simbolo di questa saga, quando i Graboidi iniziano a diventare un po’ troppi, Earl chiama la cavalleria: Burt Gummer!

Burt si presenta attrezzato come farei io se dovessi affrontare i Graboidi: un camion gigante ripieno di armi, qualcuna anche per la sua collezione privata, tanto paga il governo Messicano, quindi perché trattenersi? Da qui in poi le esplosioni e gli ammazzamenti ricominciano, tra macchine radio comandate cariche di dinamiche divorate dai vermoni e Burt che capisce che 25 Kg di C4 per un solo Graboide magari sono un po’ troppi.

Avrei sempre voluto averne uno in soggiorno… Di Graboide non di Burt Gummer sul divano.

La differenza sostanziale di questo sequel è una soltanto: tutta l’atmosfera è più scherzosa e rilassata, non che il primo Tremors non fosse il film giusto per farsi due risate, però era anche così ben fatto, che ti faceva venire voglia di alzare i piedi da terra mentre stavi sul divano a guardartelo, così, tanto per sicurezza.

Circa a metà film, la pellicola cambia direzione e torna buona la mutazione di cui parlavo all’inizio. I Graboidi mangiano, mangiano tutto quello che trovano, mangiano come durante le feste di Natale, roba che c’è il suocero Graboide che gli grida: “Mangia! Sei sciupato! Mangia!”, dopo un po’ di tempo (precisissima unità di tempo indicata dalla Scienziata ex Playmate) il Graboide si trasforma, le sue tre caratteristiche linguette/serpenti/fallici, aumentano di dimensioni, squarciano la pancia del Graboide da cui fuoriescono… Tre Shriekers! La prossima volta che vi lamenterete di aver mangiato troppo a Natale fatevi venire in mente il Graboide.

Siam tre piccoli Shriekerin siamo tre fratellin…

Le tre creaturine sono degli pseudo gallinacei nani che si muovono sulle zampette posteriori, stufi di scavare sotto terra, girottano in superfice e anche se come i Graboidi sono privi di occhi e orecchie, hanno una specie di “vista termica” che permette loro di individuare le vittime a sangue caldo. Ora, la dico male, ma sembrano il frutto di una notte di amore (alcolica) tra Predator e la gallina di Banderas.

La cosa gustosa è che gli Shrieker, essendo ermafroditi, anche loro pensano solo a mangiare e quando sono sazi a sufficienza generano a loro volta un altro Shrieker, un po’ come Sheldon Cooper con il cibo Thailandese, avete presente? Ecco, uguale, ma con più bava. Nel film non li chiama mai davvero nessuno Shriekers, ma è il nome che è stato appioppato loro dai tecnici sul set del film.

Per ucciderli è sufficiente mirare bene e sparare tanto, il problema è che i nostri protagonisti finiscono presto i proiettili, perché Earl si fa prendere la mano e fa saltare in aria il camion carico di armi di Burt, quindi il gruppo di protagonisti deve affrontare dei nemici tutti nuovi, improvvisando un modo per cercare di restare vivi.

Questo dà spazio a svariati momenti comici, tipo la scenetta dei nostri protagonisti che si fanno scudo con una porta di legno, per occultare la traccia di calore dei loro corpi. Gli attori, come detto, sono in grandissima forma, di Fred Ward vi ho parlato, da sottolineare la prova di Michael Gross: è il primo a divertirsi nel ritrovarsi di nuovo sotto il berretto degli Atlanta Hawks di Burt Gummer e la cosa si vede nella sua performance, non è un caso se è l’unico attore ad essere presente in tutti i film della saga.

Mirare, puntare…. Fuoco! Bravo hai vinto un mappamondo!

Di sicuro “Tremors 2 – Aftershock” non è un film innovativo e in ottimo equilibrio tra divertimento e orrore come il primo capitolo, eppure ha una storia che tiene botta per tutta la sua durata, il cast è in forma e i loro battibecchi sono scritti abbastanza bene da divertire. Gli effetti speciali non sono niente male, orgogliosamente vecchia maniera, le creature con un riuscito mix di pupazzoni animatronici e trucchi vecchio stampo e gli Shriekers sembreranno pure dei brutti galinacci con la bocca troppo grande, ma sono anche dei brutti clienti con cui avere a che fare, gli avversari ideali in un monster movie che non si vergogna di voler far ridere con trovate sopra le righe, nelle mie mille mila visioni adolescenziali l’ho apprezzato, avercene di DTV come questo, avercene a coppie. 

Sepolto in precedenza giovedì 1 ottobre 2015

0 0 voti
Voto Articolo
Iscriviti
Notificami
guest
0 Commenti
Più votati
Recenti Più Vecchi
Inline Feedbacks
Vedi tutti i commenti
Film del Giorno

Mirtillo – Numerus IX (2025): Pampepato Fantasy

Non me ne vogliano i senesi o i ferraresi, ma per quanto mi riguarda, esiste una sola ricetta di Pampepato, quello giusto, quello ternano. Il Pampepato è un dolce della [...]
Vai al Migliore del Giorno
Categorie
Recensioni Film Horror I Classidy Monografie Recensioni di Serie Recensioni di Fumetti Recensioni di Libri
Chi Scrive sulla Bara?
@2025 La Bara Volante

Creato con orrore 💀 da contentI Marketing